Diminuiscono poi i lavoratori frontalieri: al 30 novembre 2020 erano 6.108 quando 12 mesi prima erano invece 6.342.
di Alessandro Carli
In un anno la Repubblica di San Marino ha perduto oltre 100 imprese, questo il risultato più evidente di una crisi economica che, anche a causa dell’impatto Covid, si fa sempre più forte. È quanto emerge dall’anteprima del bollettino di Statistica dell’UPECEDS che nei giorni scorsi ha pubblicato i numeri di novembre 2020: rispetto a 12 mesi prima il “saldo” è passato da 5.026 a 4.912 aziende.
LE FORZE DI LAVORO
Nel complesso si contraggono, sempre rispetto al novembre 2019, le “Forze di Lavoro” (la somma dei dipendenti, degli indipendenti e dei disoccupati), che sono scese da 23.119 a 22.743 unità. Nello specifico, i dipendenti sono passati da 20.137 agli attuali 19.891, gli indipendenti da 1.707 a 1.641 e i disoccupati da 1.275 a 1.211.
IL SETTORE PRIVATO
In calo quasi tutti i “settore”, con le “Attività Manifatturiere” che hanno fatto registrare una contrazione di 21 unità (da 525 a 504) e le “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” di 38 unità (da 1.003 a 965). In controtendenza invece i “Servizi di Informazione e Comunicazione” – a novembre 2019 erano 192, a12 mesi dopo 196 e “Istruzione”. Quest’ultimo settore ha registrato una crescita di 10 unità (da 28 a 38).
I lavoratori dipendenti del Settore Privato per ramo di attività economica sono in territorio negativo, scendendo da 16.345 di novembre 2019 ai 16.193 di novembre 2020. In questa “classifica” emerge però un dato: a fronte di una robusta diminuzione di imprese manifatturiere operative, il settore è riuscito a limitare i danni sotto il profilo dell’occupazione: a novembre 2019 contava 6.527 lavoratori, 12 mesi più tardi invece 6.518. Diminuiscono poi i lavoratori frontalieri: al 30 novembre 2020 erano 6.108 quando 12 mesi prima erano invece 6.342.
IL SETTORE PUBBLICO
Segno meno anche per i lavoratori dipendenti del settore Pubblico allargato per Ente di appartenenza, passati da 3.792 a 3.698.
IL TURISMO
Sono proseguite anche a novembre 2020 le difficoltà degli afflussi turistici, che hanno visto dimezzato il totale dei visitatori (da 71.595 a 36.849). Un dato su tutti: il numero di pullman e corriere è passato da 272 a 2.