Complessivamente l’Università di San Marino oggi coinvolge circa 500 studenti nei vari corsi di laurea e un altro centinaio impegnato tra i Master e le Scuole, numero questo che naturalmente oscilla a seconda delle iniziative.
di Loris Pironi
Sei sono i Dipartimenti in cui oggi è divisa l’Università di San Marino: la riforma li dovrebbe portare a 2. Sono cinque invece i corsi di laurea: tre triennali (Design industriale, Ingegneria Civile, Ingegneria Gestionale) a cui dal 2015 si aggiungerà quello di scienza della comunicazione – nuovi media, e due magistrali, ovvero biennali (ingegneria civile e industrial design). Sono 8 invece i Master che completano l’offerta formativa, a cui si aggiungono altre iniziative meritevoli di menzione, dalla Scuola sulla Dislessia alla Summer School.
Complessivamente l’Università di San Marino oggi coinvolge circa 500 studenti nei vari corsi di laurea e un altro centinaio impegnato tra i Master e le Scuole, numero questo che naturalmente oscilla a seconda delle iniziative. Venendo al personale, i docenti strutturati sono 13, di cui 2 sammarinesi, mentre le collaborazioni a spot (dal singolo incontro all’intero anno accademico) sono circa 300. Ben più alto rispetto al numero dei docenti di ruolo il numero del personale non docente: per far ‘girare’ il motore della macchina dell’Università di San Marino servono infatti ben 48 persone, una mini-PA nella PA.
E veniamo infine ai costi. Lo Stato spenderà nel 2014 per la propria Università circa 3,3 milioni di euro (in leggera contrazione rispetto all’anno precedente), con 1,5 milioni di euro impiegati per le docenze e altri 2 milioni di euro per il personale non docente. Il bilancio dell’Ateneo tuttavia comprende anche altre voci di entrata, le tasse d’iscrizione e le eventuali sponsorizzazioni, che portano il totale a circa 6 milioni.