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San Marino, Osservatorio del Commercio: i dati per l’anno 2012

da Redazione

Il Presidente Libero Barulli nel presentare il rapporto ha affermato che nonostante il calo del numero delle  attività, il commercio continua a tenere, perché il fatturato è stabile e sono aumentati gli occupati e il saldo netto della monofase.

 

Giovedì 13 giugno si è riunito, alla presenza del Segretario all’Industria Artigianato e Commercio, Marco Arzilli, l’Osservatorio del Commercio, per esaminare i dati relativi all’anno 2012

Il Presidente Libero Barulli nel presentare il rapporto ha affermato che nonostante il calo del numero delle attività, il commercio continua a tenere, perché il fatturato è stabile e sono aumentati gli occupati e il saldo netto della monofase.

Le attività sono diminuite rispettivamente di 6 unità per la voce merceologica commercio riparazioni, manutenzione e vendita auto e moto; di 25 unità  per il commercio all’ingrosso e intermediari del commercio e di 28 per il commercio al dettaglio Ma  parimenti è cresciuto di 38 unità il numero dei dipendenti e l’introito netto dell’imposta monofase è aumentato di 7 milioni di euro,raggiungendo la cifra di  51milioni e 300 mila euro,con un consistente incremento del 16%.

Sono dati che attestano la tenuta del commercio e l’importanza del suo contributo all’economia di San Marino,in un momento particolarmente critico sopratutto all’esterno e confermano la propensione dei residenti a fare acquisti in Repubblica,con benefici effetti sulle imprese commerciali, sul bilancio dello Stato e sugli occupati dei quali, solo un terzo è frontaliero.

I 38 occupati in più nel commercio sono l’unico saldo positivo nel settore privato,dove c’è stato un calo complessivo di 353 unità.

Il comparto Alberghi e Ristoranti registra un aumento delle imprese e degli occupati. Rimane la criticità nel settore turistico che risente della congiuntura negativa italiana anche se questa criticità è stata in parte contemperata dall’afflusso di turisti stranieri.

Altro aspetto evidenziato è la constatazione dell’effetto dei provvedimenti intrapresi nei confronti degli intermediari dei prodotti elettronici ,dove nel giro di tre anni i volumi  importati sono scesi  a un  decimo(12 milioni di euro), dai 130 milioni di euro del 2009. Nonostante questo crollo le ripercussioni sulla entrata della monofase sono state nulle.

Alla luce delle vicende criminali e dei danni materiali, erariali e reputazionali che hanno sconquassato la Repubblica e di fronte alle documentate infiltrazioni che avvengono ai nostri confini, si invita alla massima prudenza nell’adottare provvedimenti di apertura ai non residenti, affinché sia garantita la onorabilità, la patrimonializzazione dei soggetti interessati e la qualità delle loro proposte. E che non si traduca nell’ennesima occasione di scorribande di soggetti spregiudicati che mettano a repentaglio la tenuta e la stabilità di uno dei più importanti pilastri della nostra economia. Occorre assolutamente evitare il rischio di comportamenti distorsivi a danno degli interessi commerciali di San Marino e delle sue finanze pubbliche,come abbondantemente e malauguratamente è  successo in altri fondamentali settori.

Inoltre si è ampiamente discusso sulla inopportunità della paventata introduzione del sistema Iva, sia per le casse dello Stato sia per gli operatori commerciali ed i cittadini, perchè quello che oggi proprio non serve è un inasprimento fiscale ed un aumento del costo della vita, con più il rischio di assistere ad un effetto boomerang di minori entrate per lo Stato.

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