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I sindaci Spinelli e Bindi: Green pass e San Marino

da Redazione

Sul tema green pass avevamo detto sin dall’inizio che questo modo di comunicare genera sfiducia nei cittadini e la dimostrazione sono le piazze dove si protesta per la libertà di scelta.
Tornando alla questione Sputnik, Il problema andava affrontato prima, sin da quando noi sindaci di campagna avevamo scritto anche alla Regione facendo appello affinché intervenisse nei confronti del Governo Italiano e soprattutto denunciavamo i ritardi dell’Europa attraverso EMA nel riconoscere lo Sputnik come vaccino autorizzato.
Nessuno ha ascoltato anzi nessuna presa di posizione solo quella del senatore Barboni di F.I.
Ora, a distanza di mesi, il pasticcio è surreale. Innanzitutto i Cittadini di San Marino non avendo il Green Pass non potranno venire nelle nostre attività, poi il paradosso che i cittadini italiani residenti a San Marino (15.000) che hanno fatto lo Sputnik non hanno nessun pass.
Quindi vaccinati e non vaccinati allo stesso tempo. Ora vorremmo capire perché l’Italia non ha considerato, visto che confiniamo con la Repubblica di San Marino, i vari disagi che avrebbe creato l’ultimo decreto 105 del 23 luglio?
Perché nessuno dei tecnici ha attivato la clausola straordinaria del Regolamento UE 2021/953 sul Green Pass entrato in vigore il 01 luglio 2021 e che prevede il riconoscimento dei vaccini contenuti nella lista di emergenza dell’OMS tra cui lo Sputnik?
Altri Stati lo hanno fatto, noi sempre dietro tutti gli altri.
Ci fa piacere vedere ora alcune prese di posizioni, per la verità ci conforta leggere le dichiarazioni di Sileri che era già intervenuto dicendo che lo Sputnik avrebbe dovuto essere riconosciuto. Sileri è un politico ma prima di tutto un medico.
Meno credibili sono le dichiarazioni di alcuni politici locali e regionali che nulla hanno fatto quando qui in Romagna eravamo impegnati in questa battaglia solo in 2.
Peccato l’Europa abbia scelto di delegare ad EMA il percorso che sinceramente non ha portato a nulla e che ci fa pensare più ad un percorso ad ostacoli ideologici.
Ricordiamo che i dati della sperimentazione dello Spallanzani, effettuati a San Marino sulla popolazione sottoposta al vaccino Sputnik, sono buoni e la rivista scientifica The Lancet ha valutato il tasso di efficacia del vaccino russo al 91,6%.
Ieri abbiamo partecipato ad una trasmissione Russa in cui la domanda principale è stata: “Perché da alcuni stati europei la gente è venuta a vaccinarsi a San Marino?”.
La nostra risposta da politici/amministratori e non da medici è stata semplice: “Nessuno di noi può dire se un vaccino è meglio di un altro, unica certezza che, con un rilascio così breve di emissione, le possibili criticità ci possano essere da parte di tutti i vaccini indistintamente”.
A questo punto non ci si spiega su quali basi EMA tiene ferma una autorizzazione e perché si vogliono rendere i cittadini vaccinati di sputnik degli ibridi, vaccinati senza green pass quindi una categoria di persone intermedia tra i vaccinati e i non vaccinati ed inoltre in una situazione irrimediabile perchè anche volendo non potrebbero sottoporsi ad altro vaccino.
Attendiamo fiduciosi la risposta alle 2 interrogazioni parlamentari degli onorevoli Antonio Barboni e Galeazzo Bignami.
In Italia si continua nella confusione più totale.
Abbiamo avuto modo di confrontarci oggi con il Segretario di Stato agli esteri Beccari per ribadire la nostra chiara posizione rispetto al tema e anche per sottolineare che come comuni noi continueremo a mantenere rapporti istituzionali corretti con la Repubblica di San Marino.

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