Home FixingEditoriali Sciopero, prova di immaturità (del sindacato). Era generale o solo di qualcuno?

Sciopero, prova di immaturità (del sindacato). Era generale o solo di qualcuno?

da Redazione

Venerdì 22 giugno: un Paese si ferma. È lo sciopero, bellezza. Il Paese affonda e l’orchestra suona. Ma si è trattato davvero di uno sciopero generale o era uno sciopero solo di (e per) qualcuno?

SAN MARINO – Venerdì 22 giugno: un Paese si ferma. È lo sciopero, bellezza. Il Paese affonda e l’orchestra suona, senza pensare che in questo caso non si limita a suonare ma contribuisce all’affondamento. Diciamo subito, per sgombrare il campo da dubbi e pregiudizi: non siamo contrari allo sciopero in quanto sciopero, anzi. Lo riteniamo un diritto sacrosanto e guai a chi lo tocca. Diciamo di più: siamo convinti che il sindacato abbia pure ragione a prendersela contro la riforma tributaria. Oltre ad essere – la legge – in grave gravissimo ritardo (ma questo lo diciamo noi), concordiamo sul fatto che non si può arrivare a cambiare le carte in tavola, per di più malamente, in commissione consiliare proprio all’ultimo minuto, sperando di farla franca. Questione di metodo e di sostanza, alla pari.

Però ci pare che lo sciopero previsto per questa settimana sia un pretesto, pure arrogante, per giunta. Uno sciopero che arriva in un momento in cui le imprese sono in difficoltà, in cui i lavoratori, e le loro famiglie, sono costretti a fare i conti con la calcolatrice per non rischiare brutte sorprese a fine mese. Tanto di cappello al coraggio di tutti quei lavoratori che incroceranno le braccia il prossimo 22 giugno per una questione di principio, consapevoli di fare una rinuncia per un giusto obiettivo, che però non dovrebbe essere raggiunto a spese loro. Se non ci fossero stati altri interessi forse quelle modifiche alla riforma tributaria si sarebbero potute già ottenere. Anzi il problema parrebbe già virtualmente risolto, perché c’è dalla politica la volontà di trovare una soluzione. E allora? Allora lo sciopero è una questione di equilibri all’interno della CSU, non un’iniziativa per i lavoratori. Così del resto come il referendum sulla scala mobile (lasciatecelo chiamare così per brevità). A quando una prova di maturità?

Loris Pironi

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento