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C’è più Gusto ad essere informati

da Redazione

Sei prodotti tipici del territorio salgono in cattedra. Vino, olio, pane&piada, formaggi, carne, e miele di San Marino al centro delle sei serate, sei laboratori, con i prodotti e i produttori dei Consorzi sammarinesi legati al marchio di qualità del Consorzio Terra di San Marino.

Potere della globalizzazione, lo chiamano. Sotto la definizione “Agropirateria” si trovano le sigle più strane e singolari. Si va dal Parmesao (Brasile) al Regianito (Argentina), al Parma Ham (Usa), al Daniele Prosciutto & company (Usa), dall’Asiago del Wisconsin (Usa) alla Mozzarella Company di Dallas (Usa), dalla Tinboonzola (Australia) alla Cambozola (Germania, Austria e Belgio), al Danish Grana (Usa). Ma la lista dei falsi d’autore non si ferma qui: la polenta che diventa “palenta” in Montenegro, per esempio, è solo il piatto di accompagnamento del bizzarro menù. Che, spesso, dietro ad un aspetto anche invitante, cela danni per la salute del consumatore. Il cibo è un arte. E’ un piacere da conoscere, riscoprire, apprezzare. Perché conoscere veramente ciò che mangiamo non è solo un dovere, ma anche una cultura, che deve essere instillata sia negli adulti che nei giovani. Su questo filone si inserisce “La fabbrica del gusto”, il ciclo di laboratori promossi dal Consorzio Terra di San Marino che – mettendo al centro sei alimenti – aiuta a valutare e riconoscere, attraverso l’analisi sensoriale, ogni singola caratteristica. In cattedra il vino, l’olio, il pane, il miele, la carne, il latte e i suoi derivati: alimenti frequentati quasi giornalmente dai cittadini della Repubblica e attraversati da un fil rouge che unisce il concetto di “filiera corta” (chilometro zero) al controllo sanitario e alla rintracciabilità. Un fil rouge rappresentato dal marchio di tipicità (visivamente dal cosiddetto “bollino”- Terra di San Marino), a tutela della provenienza e della qualità dei prodotti made in San Marino. Educare i consumatori a scelte consapevoli facendo loro capire l’importanza della provenienza e del saper riconoscere attraverso i propri sensi quali caratteristiche rendono un prodotto di qualità. Un viaggio lungo sei incontri per diffondere le tecniche per riconoscere, degustare ed apprezzare il cibo, ponendo l’accento sull’equilibrio dei comportamenti a tavola, il tutto sotto l’attenta guida sensoriale di docenti universitari, di esperti dietisti e tecnici alimentaristi e del dipartimento di prevenzione. La tipicità dei prodotti del Titano, dal 13 ottobre al 24 novembre, parlano a chi li sa ascoltare. Perché, come disse il filosofo Ludwig Feuerbach, “L’uomo è ciò che mangia”.

 

I corsi

Per brindare adeguatamente all’inizio dei laboratori, la prima serata (13 ottobre) sarà dedicata a “Un frutto di-vino”: dalle 20.30 alle 23 i docenti del Consorzio Vini Tipici di San Marino presenteranno le fasi della degustazione: decantazione, ossigenazione, temperatura e scelta del bicchiere adatto. Perché valorizzare i respiri del derivato dall’uva è un’arte. E un piacere… divino. L’oro giallo invece va “Liscio come l’olio”: il 20 ottobre l’appuntamento è con le virtù dietetiche e alimentari del re della dieta mediterranea, un prodotto profumato dal gusto pieno di aromi delicati, dolce, dai sentori di mandorlato e conosciuto sin dall’antichità per le sue qualità. La azdora della tradizione si racconterà il 27 ottobre: con “Pane, piada e… fantasia” si entra nel mondo della panificazione e delle sue infinite declinazioni. I docenti indicheranno ai partecipanti come riconoscere – attraverso l’analisi sensoriale – una pagnotta di pane fragrante, una piadina con lo strutto, un biscotto. La quarta serata – in programma il 10 novembre – sarà “Dolce come il miele”: un percorso nel mondo delle api per imparare a riconoscere e apprezzare i profumi e le diverse tipologie di prodotti presenti nel territorio. “Carne e buoi dei paesi tuoi” invece è il titolo dell’incontro del 17 novembre: i docenti si concentreranno sui diversi tagli, sulla cottura e sul suo apporto nutrizionale nella dieta dell’uomo. La chiusura (il 24 novembre) cade “Come il cacio sui maccheroni” ma non solo: la serata sarà levigata attorno al settore caseario e alle caratteristiche del latte e dei formaggi. Da quelli stagionati alle forme fresche, dai derivati dalla mucca ai misti, ai pecorini: un universo di odori e sapori assai differenti che, oggi, spesso si sposano anche con il miele. La salute si conquista e si conserva a tavola, imparando sin da bambini le regole di una corretta alimentazione. Per risvegliare quel gusto che, troppo spesso, si “assopisce” nel caos e nei messaggi pubblicitari dei prodotti che affollano gli scaffali del supermercato.

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