Home NotizieAttualità Barroso: abbiamo salvato l’Euro Ora servono nuove regole

Barroso: abbiamo salvato l’Euro Ora servono nuove regole

da Redazione

All’indomani dell’accordo sul maxi-scudo pro Euro, Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, spiega che si tratta non di un mero meccanismo di assistenza ma di un patto di rafforzamento della governante economica. “Perché non ci può essere un’unione monetaria senza una reale unione economica”.

“Qualsiasi tentativo di attaccare uno Stato membro è destinato al fallimento perché ciascuno ha la solidarietà di tutti i partner dell’Unione monetaria”. Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, all’indomani dell’accordo sul maxi-piano per salvare l’euro, in un’intervista a La Repubblica ne spiega le fondamenta. Non si tratta solo di un meccanismo di assistenza, ”ma anche di un patto di consolidamento delle finanze – precisa – e di rafforzamento della governance economica”. Una riforma già auspicata da anni, perché, secondo Barroso ”non ci può essere un’unione monetaria senza una reale unione economica”, e in questa direzione, secondo il presidente della Commissione ”la sorveglianza del Patto di stabilità va rafforzata, il mercato interno va approfondito, come chiede il rapporto presentato da Mario Monti e l’armonizzazione va estesa anche a parametri macroeconomici come appunto la crescita, l’inflazione e la competitività”. All’interno della zona euro ci sono Paesi che erano più esposti di altri e questo è avvenuto, secondo Barroso, perché ”l’euro ha creato l’illusione della prosperità. Ha allentato lo stimolo a migliorare la propria competitività economica, perché ha fatto venir meno la pressione della svalutazione e la crisi finanziaria ha agito da rivelatore di questi squilibri”. Ora, per Barroso, è arrivato il momento ”di fare quelle riforme strutturali che sono state rimandate per troppo tempo e io credo che se i governi faranno prova di leadership, la gente capirà”. Il presidente della Commissione ammette poi che la proposta iniziale europea per il piano era più ambiziosa e prevedeva la possibilità di creare un’unica linea di credito europea ma ci si e’ dovuti fermare di fronte a ”obiezioni di ordine costituzionale e legale sollevate da alcuni Stati” precisa Barroso, riferendosi ”non solo alla Germania” ma anche ad altri Paesi che ”non erano pronti”.

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