Home Tempo LiberoEventi Il 17esimo Congresso della CDSL sotto la stella dell’Ue

Il 17esimo Congresso della CDSL sotto la stella dell’Ue

da Redazione

Cantieri aperti – di idee e di proposte – all’interno della CSDL, che già scalda i muscoli in vista dell’atteso Congresso: parte infatti mercoledì (e si protrarrà sino a venerdì) “Il lavoro prima di tutto”, e l’antipasto è già servito. Secondo la confederazione il futuro del Paese passa attraverso tre vertici: Unione europea, trasparenza e scambio automatico di informazioni.

Il segretario generale della CSDL Giovanni Ghiotti, in occasione della presentazione del congresso “Il lavoro prima di tutto” (in programma da mercoledì a venerdì), ha snocciolato i numeri che daranno forza all’evento: i delegati saranno 432, di cui un terzo donne; gli iscritti 5.762, in crescita del 12% rispetto al 2007. Tanti anche gli ospiti, a partire da Morena Piccinini segretario confederale CGIL. Nessun invito è stato fatto recapitare al terzo sindacato sammarinese, l’USL. La proposta politica della CDLS sarò articolata e si snoderà attraverso 21 schede, create anche grazie alle fotografie scattate durante i cinque rapporti di settore presentati sino ad oggi (sistema manifatturiero, sistema turistico, sistema bancario-finanziario, sistema dei servizi alle persone e alle imprese e sul percorso di sviluppo della Repubblica), che hanno tracciato la strada. “Il nostro obiettivo – ha chiarito Ghiotti – non è solo difendere gli interessi di lavoratori e pensionati, ma anche dare il nostro contributo per risolvere i problemi del Paese". Al centro delle riflessioni del segretario confederale Giuliano Tamagnini c’è Roma: “Il nostro sistema va messo in relazione con l’Italia", facendo della "trasparenza un elemento di competitività". E da questo punto di vista "lo scambio automatico di informazioni può favorire l’economia sana. Sappiamo che ci sono resistenze, ma il governo sia determinato ad andare su questa strada perché la black list avrebbe effetti devastanti". Finora, aggiunge, non sono arrivati "segnali incoraggianti e al nostro interno si discute ancora di giochi: mettere un silenziatore sulla crisi non va assolutamente bene". La ricetta timbrata dal sindacato parla anche di green economy e le nuovi fonti energetiche; la giustizia fiscale; i giovani e la formazione; la sanità, senza per questo dimenticare l’informazione e il territorio. Tutte proposte attraversate da un fil rouge: l’adesione all’Unione europea.

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