Il ridicolo, l’impudenza, il cinismo un tanto al chilo, sembra invece toccare gli istituti bancari italiani che hanno ricevuto a dicembre ben 203 miliardi di euro a un tasso dell’1% dalla BCE.
di Saverio Mercadante
Prima se la sono presa con Barbie facendola scomparire dai negozi: l’hanno sostituita con una Sarah in chador. Poi, addirittura con i Simpson: ”Corrodono la morale della gioventù iraniana”. Superman e Spiderman sono invece consentiti: “Combattono gli oppressi”. Le minacce USA e quelle israeliane hanno implementato (sic!) la creatività censoria dei funzionari iraniani. A la guerre comme la guerre. Tutto fa brodo, nel conflitto a distanza tra l’Iran e l’occidente.
Il ridicolo, è un dettaglio: in qualsiasi crisi non si va tanto per il sottile.
Il ridicolo, l’impudenza, il cinismo un tanto al chilo, sembra invece toccare gli istituti bancari italiani che hanno ricevuto a dicembre ben 203 miliardi di euro a un tasso dell’1% dalla BCE. Dio solo lo sa, quanto sarebbero utili in questo momento a rivitalizzare l’economia italiana, e sembra invece che siano stati usati sinora solo per salvaguardare gli interessi del settore.
Eppure, tanta abbondante liquidità avrebbe dovuto sostenere le richieste di credito alle piccole e medie imprese strozzate o alle famiglie indebitate. In molti affermano che siano serviti per compiere gran plusvalenze con il riacquisto delle proprie obbligazioni bancarie, già garantite per 7 anni dal decreto Salvabanche. A la guerre comme la guerre, tutto fa brodo, prima vengo io, vietato il senso dello stato, della comunità. Intanto il presidente della Federal Reserve è al limite della rottura psicologica: “La ripresa americana è “lenta in modo frustrante e la priorità assoluta del Governo deve essere una politica fiscale sostenibile e capace di ridurre il debito americano”.
Lo ha detto Ben Bernanke, alla commissione Bilancio del Senato. E se non c’è la ripresa, la crescita, che brodo è. Se lo chiedono anche in Grecia.
Ma lì per decenni lo hanno fatto con evasione fiscale di massa, corruzione, debiti, e tanti, tanti, tanti, inutili posti di lavoro pubblici.