Home categoriePolitica San Marino, contributo in favore della popolazione dell’Iraq

San Marino, contributo in favore della popolazione dell’Iraq

da Redazione

La situazione delle minoranze religiose nel nord del Paese islamico è ogni giorno più drammatica: quotidianamente si consumano dei veri e propri massacri, con una ferocia che porta in sé i germi di una distruzione di massa.

 

San Marino, ancora una volta, ha deciso di essere vicino alle popolazioni che soffrono. Risale a fine agosto l’adozione, da parte del Congresso di Stato, della delibera che assegna un contributo di 8.000 Euro in favore della popolazione dell’Iraq, legittimata proprio in questi giorni dai competenti uffici amministrativi sammarinesi.

La situazione delle minoranze religiose nel nord del Paese islamico è ogni giorno più drammatica: quotidianamente si consumano dei veri e propri massacri, con una ferocia che porta in sé i germi di una distruzione di massa.

Per non lasciare vincere il silenzio su una situazione che supera l’inimmaginabile, San Marino ha ripetutamente levato la propria voce contro quanto sta avvenendo ai danni di migliaia di iracheni. Lo ha fatto nelle sedi preposte, associandosi agli appelli della comunità internazionale, per una presa di coscienza collettiva su un dramma umanamente inaccettabile, che mette seriamente a repentaglio la già precaria condizione di sicurezza nell’intera area mediorientale.

La decisione di devolvere un contributo di aiuto umanitario al Fondo Centrale di interventi di urgenza – CERF è un atto concreto di vicinanza solidale. La somma andrà ad alimentare il Fondo di emergenza istituito dall’ONU allo scopo di accelerare e rendere più efficienti le operazioni di aiuto umanitario nel Paese. Il Fondo, che viene sostenuto esclusivamente da contributi volontari, è uno degli strumenti in mano alla Comunità Internazionale; permette di mobilitare risorse per le crisi umanitarie definite più urgenti, fra le quali, in questo preciso momento, la tragica situazione in cui versano migliaia di appartenenti a minoranze religiose in Iraq.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento