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Nuovo governo, alle 18 tutti i nomi. Antonella Mularoni resta fuori?

da Redazione

Antonella Mularoni Onu 2010 4

 

Oggi alle ore 18 in punto scade l’ultimatum per la presentazione della squadra di governo. Il mandato è in mano a Marco Gatti, segretario politico del Pdcs, che oggi dovrà sciogliere gli ultimi nodi sulla squadra di governo. Ma ci sono clamorose sorprese all’orizzonte.

di Loris Pironi

 

SAN MARINO – Oggi alle ore 18 in punto scade l’ultimatum per la presentazione della squadra di governo. Il mandato è in mano a Marco Gatti, segretario politico del Pdcs, che oggi dovrà sciogliere gli ultimi nodi sulla squadra di governo. Della quale – è un dato scontato – lui stesso non farà parte.

Di certo, c’è per ora soltanto la questione numerica. Le Segreterie di Stato scendono da 10 a 9 (questione di risparmio, ma è davvero così?) e queste saranno così ripartite: 4 al Partito Democratico Cristiano Sammarinese, tre al Partito dei Socialisti e dei Democratici, una ad Alleanza Popolare e una a Noi Sammarinesi (che era nel listone congiunto col Pdcs, e questo ha una valenza per stabilire chi entrerà in Consiglio al posto dei nove Segretari).

Le voci di corridoio dicono che la suddivisione scontata dei due incarichi più importanti, Finanze ed Esteri, sarà confermata: il primo al Psd, il secondo al Pdcs. E mentre Claudio Felici alle Finanze non sarebbe una sorpresa, resta il ballottaggio tra Pasquale Valentini e Francesco Mussoni, il più votato in assoluto, per il ruolo di coinquilino di Palazzo Begni.

Tra le conferme, conferme in tutti i casi, ci dovrebbe essere il ritorno di Marco Arzilli (Noi Sammarinesi) all’Industria, una eccezione alla (per certi versi discutibile) regola dell’alternanza tra le Segreterie.

Nello specifico, al Pdcs andrebbero sicuramente Esteri e Interni, più il Turismo. Noi Sammarinesi si terrà l’Industria, al Psd andranno le Finanze e la Cultura e, probabilmente, la Sanità. Il Territorio, per esclusione, dovrebbe essere assegnato ad Alleanza Popolare, che però ha qui un ulteriore motivo di attrito con gli alleati.


IL NODO ANTONELLA MULARONI

Antonella MularoniStando ai “rumors” di Palazzo, Antonella Mularoni, l’unica candidata “certa” di Alleanza Popolare al Governo, non è più così certa. Anzi, pare proprio che l’Antonella nazionale abbia già comunicato l’intenzione di sbattersi la porta alle spalle e di uscire dai giochi. L’ipotesi di andare alla Segreteria al Territorio infatti non le piace per niente, dove – avrebbe dichiarato – non si sentirebbe di dare alcun contributo. E allora? E allora si è già alzato dalla panchina e si sta cambiando per essere pronto a scendere sul terreno di gioco Matteo Fiorini. Vedremo oggi come andrà a finire.

Francamente a noi di Fixing l’ipotesi di tornare a 10 Segreterie e assegnare ad Ap (cioè ad Antonella Mularoni) quella alla Giustizia non pareva così peregrina, perché non ci vediamo questo grande risparmio e avere un alleato non sul piede di guerra dal primo atto della nuova Legislatura non sarebbe stato un desiderio così sciocco.

 

I DUBBI ANCORA DA RISOLVERE

Se si conferma l’ipotesi più accreditata prima del voto, e cioè che Pasquale Valentini si trasferisce nell’altra ala di Palazzo Begni, dalle Finanze agli Esteri, che cosa farà Francesco Mussoni? Sicuramente non tornerà al Lavoro, che è stato il suo trampolino di lancio ma che ora è diventato un incarico gli va decisamente stretto, e la soluzione più logica è quella di prendersi in carico la “super-segreteria” agli Interni, che accorpa in sé anche la Giustizia. Auguri, un compito molto arduo. Però va detto che potrebbe anche essere la persona giusta per far dimagrire e far diventare più scattante la pubblica amministrazione, che dalla Parva Domus discende e dipende.

Altro nodo, quello della Segreteria al Turismo. Qui i nomi da pescare nel mazzo di via delle Scalette sono due, quello di Gianfranco Ugolini e di Oscar Mina. A uno toccherà dunque tentare di rivitalizzare uno dei settori nevralgici del Titano, missione tutt’altro che semplice, l’altro avrà a che fare con tutte le grane del mondo del lavoro. In questo caso, auguri anche a lui.

Sempre poi che venga confermata la voce che vuole vedere assegnata la Sanità al Psd e non al Pdcs. Molto probabile come ipotesi, ma non così scontata. Nel caso i Socialisti e Democratici schiererebbero Iro Belluzzi.

 

CHI RIENTRA, CHI RESTA FUORI

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