Home NotizieAttualità Aggiornamento black list San Marino resta dentro?

Aggiornamento black list San Marino resta dentro?

da Redazione

La notizia non costituirebbe una sorpresa. Il condizionale è d’obbligo perché la notizia del decreto firmato dal Ministro Giulio Tremonti sulla nuova black list non è confermata ma è praticamente certa. Dalla nuova lista nera scompariranno Malta, Cipro e Corea (del Sud) ma non il Titano. La pubblicazione del Decreto è imminente, dunque ci sarà ancora poco da attendere, quello che gli operatori (quelli dei in lista nera come San Marino e quelli italiani che operano con essi) è che si faccia chiarezza, finalmente. Intanto la prima scadenza degli elenchi dovrebbe slittare al 31 ottobre.

Corea del Sud sì, Malta sì, Cipro sì, San Marino no. Sono le anticipazioni del Sole – 24 Ore sulla nuova Black List che dal primo agosto dovrebbe andare a sostituire le due vecchie liste nere, talvolta in contrapposizione, indicate dal Decreto Incentivi. Nessuno sconto al Titano dal Ministro Giulio Tremonti, a quanto pare, anche se manca ancora l’ufficialità. E manca ancora la conferma, ma anche questa notizia pare ormai estremamente probabile, che la prima scadenza degli elenchi nella comunicazione dei rapporti con clienti e fornitori dei paesi in black list (anche con San Marino, dunque) slitti al 31 ottobre.
Il decreto in questione, segnala il Sole, sarebbe stato firmato il 27 luglio ed è un aggiornamento delle black list attualmente in vigore. Il Decreto va ad eliminare dalle liste dei paesi a fiscalità privilegiata i due Paesi europei entrati nel frattempo nell’Unione Europea (Cipro e Malta). Fuori dalla black list, per motivi evidentemente diversi, anche la Corea del Sud.

Nei prossimi giorni, anticipa ancora il Sole, dovrebbe, poi, arrivare anche il decreto che, in base al dettato del decreto 40, dovrebbe portare all’eventuale esclusione di alcuni settori dagli obblighi legati alle comunicazioni Iva. E non è escluso che in questa occasione possa arrivare qualche ulteriore limatura alle liste.

Nel frattempo le imprese sammarinesi si sono adeguate al mutato scenario normativo. Quello che viene chiesto, da più parti, è che si faccia finalmente chiarezza, che è ciò che in tutta la faccenda manca.

 

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