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Elezioni, centrodestra vince al fotofinish

da Redazione

Con le vittorie al fotofinish nel Lazio e in Piemonte (ma soprattutto nel Lazio) il centrodestra si aggiudica sei Regioni contro le due che già controllava nel 2005 e di fatto può cantar vittoria dopo gli esiti di queste elezioni regionali 2010 che hanno sì visto il centrosinistra tenere 7 regioni (contro le 6 appunto del centrodestra), ma che hanno sancito la sostanziale tenuta della maggioranza e che hanno visto il vero trionfo della Lega.

Alla fine è un 6-7. Sei regioni al centrodestra, sette al centrosinistra. Ma a cantar vittoria – un po’ a sorpresa – sono Berlusconi e la Lega. Perché si partiva da un difficile 2-11 (Lombardia e Veneto da confermare a tutti i costi), perché in alcuni casi (Piemonte, ma soprattutto Lazio) il centrodestra si era complicato la vita da solo, perché l’ombra della sconfitta di Sarkozy in Francia era ancora ben marcata e faceva paura anche al centrodestra italiano. Invece le coalizioni di centrosinistra si confermano al governo di Puglia, Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Marche, Basilicata e Liguria, mentre Pdl-Lega al Veneto (un trionfo del Ministro leghista Zaia) e alla Lombardia hanno aggiunto i successi preventivati o preventivabili in Calabria e in Campania e le due vittorie al fotofinish in Piemonte e, quella ancor più clamorosa, nel Lazio.
L’astensionismo, si diceva, avrebbe pesato e non poco sul voto. E in effetti è stato così, ma ha colpito in maniera trasversale, entrambi gli schieramenti. Il dato definitivo fornito dal Viminale fissa i partecipanti al voto al 64,22% rispetto al 72,01% del 2005: il che costituisce un record negativo nella storia elettorale dell’Italia del dopoguerra. Un terzo degli aventi diritto al voto non ha voluto partecipare alle elezioni.
Interessanti sono anche i dati che riguardano le percentuali ottenute dai partiti. La Lega cresce in Veneto, Lombardia, Piemonte e si attesta intorno al 13% su scala nazionale. In Piemonte il Carroccio sale al 15%, in Veneto si attesta al 37% e in Lombardia al 26%. Il sorpasso sul Pdl avviene solo in Veneto, dove il partito di Silvio Berlusconi si ferma al 22%. Il Pdl si attesterebbe intorno al 26,7% come media nazionale, quindi sarebbe in calo rispetto al 32% delle europee del 2009 e al 33% delle politiche del 2008. Il Pd si ferma invece al 26% rispetto al 26,6% delle europee e al 34% delle politiche. L’Idv si attesta al 6,9% (7,8% alle europee e 4,3% alle politiche), mentre l’Udc si ferma al 5,8% (contro il 6,2% alle europee il 5,3% alle politiche).

 

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