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Dopo il voto Regionale: Speciale Elezioni 2010

da Redazione

Dopo il voto del 28-29 marzo cambiano gli equilibri in ambito regionale, con il centrodestra che si aggiudica 6 regioni (contro le 2 della tornata elettorale 2005) e con il centrosinistra che tiene nelle sue roccaforti, come Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna. Gli esiti delle urne e i commenti a caldo.

REAZIONI E COMMENTI DEI POLITICI DOPO IL VOTO

 

I NUOVI CONSIGLI REGIONALI, REGIONE PER REGIONE

LOMBARDIA

PIEMONTE

VENETO

EMILIA-ROMAGNA

LIGURIA

TOSCANA

UMBRIA

LAZIO

CAMPANIA

PUGLIA

MARCHE

BASILICATA

CALABRIA l’esito della votazione è certo, con la vittoria di Scopelliti e del centrodestra. Ma il conteggio delle sezioni scrutinate è stato interrotto a 2.390 su 2.405, per la proclamazione degli eletti si dovrà attendere il verdetto della Corte d’Appello.

 


IL QUADRO DEI NUOVI PRESIDENTI DOPO LE ELEZIONI REGIONALI 2010
(in blu il centrodestra, in rosso il centrosinistra, in corsivo i Governatori riconfermati).
PIEMONTE – Centrodestra, Roberto Cota
LOMBARDIA – Centrodestra, Roberto Formigoni
VENETO – Centrodestra, Luca Zaia

LIGURIA – Centrosinistra, Claudio Burlando
EMILIA ROMAGNA – Centrosinistra, Vasco Errani
TOSCANA – Centrosinistra, Enrico Rossi
UMBRIA – Centrosinistra, Catiuscia Martini
MARCHE – Centrosinistra,
Gian Mario Spacca
LAZIO – Centrodestra, Renata Polverini
CAMPANIA – Centrodestra, Stefano Caldoro

BASILICATA – Centrosinistra, Vito De Filippo
PUGLIA – Centrosinistra,
Nichi Vendola
CALABRIA – Centrodestra, Giuseppe Scopelliti

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IL QUADRO DELLE 13 REGIONI PRIMA DEL VOTO
PIEMONTE – Centrosinistra, Mercedes Bresso
LOMBARDIA – Centrodestra, Roberto Formigoni
VENETO – Centrodestra, Giancarlo Galan
LIGURIA – Centrosinistra, Claudio Burlando
EMILIA ROMAGNA – Centrosinistra, Vasco Errani
TOSCANA – Centrosinistra, Claudio Martini
UMBRIA – Centrosinistra, Maria Rita Lorenzetti
MARCHE – Centrosinistra, Gian Mario Spacca
LAZIO – Centrosinistra, Esterino Montino (v.pres.)
CAMPANIA – Centrosinistra, Antonio Bassolino
BASILICATA – Centrosinistra, Vito De Filippo
PUGLIA – Centrosinistra, Nichi Vendola
CALABRIA – Centrosinistra, Agazio Loiero.

 

 

CRONACA DI UNA NOTTATA CONVULSA
A dominare l’attenzione della nottata elettorale sono stati i testa a testa nel Lazio e in Piemonte. Renata Polverini del centrodestra vince con il 50,49% dei voti contro il 49,04% di Emma Bonino del centrosinistra, rovesciando nel finale la tendenza che aveva dato in testa la Bonino. Qui bisogna pure ricordare che nella provincia di Roma non era presente il simbolo del Pdl per gli errori compiuti dal partito nel presentarla in tribunale e poi il respingimento di tutti i ricorsi. In Piemonte, il leghista Roberto Cota vince con il 47,36%, mentre la presidente uscente Mercedes Bresso si ferma al 46,88%. Quest’ultima ha già chiesto il riconteggio dei voti. In Puglia c’è la conferma del governatore uscente Nichi Vendola del centrosinistra con il 49% su Rocco Palese del Pdl (42%), mentre in Calabria Giuseppe Scopelliti del centrodestra con il 59% batte Agazio Loiero, governatore uscente del centrosinistra (31%). In Campania Stefano Caldoro con il 54% si impone nettamente su Vincenzo De Luca del Pd (43%). Roberto Formigoni (Pdl) si conferma poi presidente della Lombardia con il 56% battendo Filippo Penati del Pd (33%). Luca Zaia (Lega) stravince in Veneto con il 60% (Giuseppe Bortolussi del centrosinistra si ferma al 29%). In Emilia Romagna si conferma Vasco Errani del Pd. Il centrosinistra si conferma pure con Enrico Rossi in Toscana con il 60% (Monica Faenzi del Pdl si ferma al 34%) e Catiuscia Marini in Umbria (57% contro il 38% di Fiammetta Modena). In Liguria il governatore uscente di centrosinistra Claudio Burlando si impone con il 52% su Sandro Biasotti del centrodestra (48%). Gianmario Spacca del centrosinistra si conferma con il 53% nelle Marche e Vito De Filippo (Pd) vince in Basilicata con il 62% su Nicola Pagliuca del Pdl (27%). ”Il Pdl è l’unico partito che ha resistito allo tsunami sollevato dalla Lega. E’ la sinistra che è andata a picco, è andata ko. Adesso facciamo le riforme”, dichiara Umberto Bossi.
Per Pierluigi Bersani, segretario del Pd, che alla vigilia aveva fissato la propria asticella elettorale proprio a sette regioni a sei a favore del centrosinistra, “l’inversione di tendenza c’è stata e lo si vede dal fatto che abbiamo conquistato la maggioranza delle regioni, il voto dimostra anche che siamo avanzati rispetto alle europee”. Deluso Antonio Di Pietro, leader dell’Idv: “Questa tornata se la aggiudica il centrodestra. E’ arrivato il momento di lanciare una Opa politica per il buon governo nel 2013”. Soddisfatto si dice invece Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc: ”Siamo decisivi ovunque, dove abbiamo scelto i candidati migliori. Andremo avanti per la nostra strada” (l’Udc ha appoggiato la Polverini nel Lazio ma né Cota in Piemonte né Vendola in Puglia).
Un’ultima annotazione riguarda le liste promosse dal comico Beppe Grllo che si attestano sulla media nazionale del 3, 4% con punte dell’8,3% in Emilia Romagna e dell’oltre 3% anche in Piemonte.
 

STAMPA ESTERA: TRIONFO DI BERLUSCONI E LEGA. EL PAIS: LA VITTORIA DI PIRRO DELLA SINISTRA
Nei commenti della stampa estera sulle elezioni regionali italiane prevale una lettura: hanno vinto Berlusconi e la Lega. O se vogliamo, forse, la sinistra, ma è una classica "vittoria di Pirro". Proprio di "Vittoria di Pirro" (victoria pirrica) parla El Pais che sottolinea come "l’elettorato penalizza la campagna personalistica e plebiscitaria di Berlusconi mentre la Lega Nord avanza fuori dal suo feudo". Le elezioni regionali, dice il quotidiano, "hanno inviato un messaggio di disincanto a quasi tutta la classe politica con l’aumento dell’astensione di quasi otto punti". "Unico" partito a fare progressi "è stata la Lega Nord". Per El Mundo, sempre dalla Spagna, il dato è appunto la vittoria della Lega, chi si afferma come "Il chiaro vincitore delle elezioni regionali italiane". Un "trionfo", questo, che "sembra destinato a cambiare gli equilibri dell’esecutivo". Per la BBC "Berlusconi guadagna punti" e una "lettura parziale del voto" mostra come la coalizione del premier "si avvantaggi a spese del centrosinistra". La BBC osserva anche come Berlusconi l’abbia spuntata "Nonostante i suoi recenti scandali personali e politici". Analoga la lettura del francese Le Figaro: "Italia: la destra va avanti nelle regionali" titola il quotidiano moderato osservando che la coalizione di Berlusconi "espugna quattro feudi della sinistra" anche grazie al "forte progresso della Lega Nord". Liberation invece rileva come il vero protagonista del voto sia l’astensione "(Italia: astensione in aumento alle regionali parziali". Il New York Times parla di "avanzata della coalizione di Berlusconi nel voto regionale" e scrive che l’affermazione del premier e dei suoi alleati è "significativa e inaspettata". Anche per il quotidiano americano elemento chiave dell’affermazione del centrodestra è la Lega, un elemento questo che "potrebbe avere un effetto importante sugli equilibri nella coalizione, spostandone l’agenda verso la devolution e il federalismo fiscale".

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