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San Marino, Commissione Finanze: approvata la riforma dell’aviazione civile

da Redazione

Nove voti favorevoli e due contrari. Relatore di maggioranza sarà Massimo Cenci (Ns), per l’opposizione Roberto Ciavatta (Rete). Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – Nel pomeriggio la Commissione consiliare Finanze approva la riforma dell’Aviazione civile presentata dal segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli, con nove voti favorevoli e due contrari. Relatore di maggioranza sarà Massimo Cenci (Ns), per l’opposizione Roberto Ciavatta (Rete).

I lavori della seduta pomeridiana sono ripresi dalla votazione dell’articolo 60, “Sanzioni amministrative”, della “Legge di riforma dell’Aviazione civile” e dei relativi emendamenti presentati da Civico 10 (2) e Sinistra unita (2), tutti respinti.

All’articolo 61, “Reati”, C10 chiede di inserire accanto al direttore generale l’opzione autorità. L’emendamento è respinto. All’articolo 62, “Certificato di operatore aereo”, 63, “Licenza di esercizio”, e 64, “Permessi rilasciati a operatori aerei stranieri”, C10 ripropone gli emendamenti, poi tutti bocciati, per sostituire il direttore generale con l’autorità.

All’articolo 65, “Norme relative alla importazione”, Rete propone di abrogare il riferimento al decreto 135 dando come riferimento l’articolo successivo. Emendamento riproposto agli articoli successivi, 66, 67 e 68 in modo da creare effettivamente un testo unico che evita richiami a decreti modificati. Le prime due richieste di modifica sono messe in votazione e respinte, le altre ritirate.

All’articolo 69, “Denominazione e segni distintivi egli operatori economici di settore”, C10 propone che il divieto di usare elementi identificativi dell’Autorità riguardi tutti gli operatori economici e quindi l’abrogazione del comma 4. La proposta è bocciata.

All’articolo 71, “Sanzioni”, Su propone un emendamento per una revisione annuale che viene respinto. Al successivo 72, “Modifiche alla presente legge”, Rete e Civico 10 presentano due emendamenti identici per abrogare la possibilità di modificare la normativa tramite decreto delegato entro 12 mesi dall’entrata in vigore. Rete ritira la sua proposta di modifica e quella di C10 viene respinta. All’articolo 73, “Abrogazioni”, Rete ritira un emendamento. All’ultimo articolo il segretario di Stato, Marco Arzilli, “ringrazia i commissari per il lavoro” e sottolinea che “la legge avrà un buon impatto”. Roberto Ciavatta di Rete contraccambia rimarcando il “confronto proficuo”. Dello stesso avviso Andrea Zafferani di C10: “C’è stata disponibilità su alcuni temi, non quelli centrali”. Andrea Belluzzi del Psd si augura che la legge arrivi quanto prima in Consiglio.

Terminato l’esame, l’articolato viene messo in votazione e approvato dalla commissione con nove voti favorevoli e due contrari. Relatore di maggioranza sarà Massimo Cenci (Ns), per l’opposizione Roberto Ciavatta (Rete).

Si passa così all’esame delle mozioni. Sulla prima di Rete sempre in tema di autorità per l’aviazione e la navigazione, il movimento presenta un odg bocciato con nove voti contrari e due favorevoli. Sulla mozione di Su di Francesca Michelotti per conoscere i dati della raccolta sammarinese, viene bocciato con nove voti contrari e due favorevoli un Odg di Sinistra unita.

Di seguito un riassunto degli interventi

Mozione conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata da Rete in merito al trasferimento dell’Ente per l’Autorità e la Navigazione Marittima e alle notizie riportate da testate giornalistiche relative ai rapporti dell’Ente con il broker americano Aviation Registry Group.

 

Roberto Ciavatta, Rete: “Abbiamo a lungo parlato dell’autorità per l’aviazione. Nella risposta c’era una serie di carenze. Leggo un odg: la terza commissione…considerato che dalla risposta…è passato oltre un anno…e che molte decisioni prese nel frattempo…si basano sull’auspicio che l’autorità possa rendersi indipendente economicamente…impegna il congresso di Stato a verificare l’andamento economico dell’autorità nei prossimi 24 mesi, informando il Consiglio, e di sospendere l’attività nel caso nel periodo non fosse raggiunto almeno il pareggio di bilancio…a chiarire la presenza di un dipendente assunto senza la giusta professionalità. Le risposte all’interpellanza sono state ottimistiche, occorre dunque verificare se effettivamente sarà così. Governo e autorità ne sono certi, noi vi sfidiamo a provarlo in un certo arco di tempo. Un impegno di questo tipo va preso per chiarezza verso la cittadinanza a cui si chiedono sacrifici”.

 

Andrea Belluzzi, Psd: “Alcuni passaggi sono stati valutati in questi due giorni di lavoro. La sfida la stiamo già vincendo visti i numeri dell’attività. L’interpellanza sta trovando risposta”.

 

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria: “Quando ho preso la delega ai Trasporti a dicembre 2012 ho voluto vedere con attenzione l’accordo. Ma i risultati ci sono, è stato un ottimo accordo: nel giro di un anno ci ha permesso di non perdere l’opportunità di avere un registro aeronautico. Abbiamo 71 aerei nel registro, molti riguardano compagnie certificate. Ci sono presidenti di multinazionali. Se non ci fossero state l’autorità e una legislazione in linea con gli organismi internazionali, non sarebbero mai venuti. La scelta è stata giusta e corretta. Nel 2013 ci sono stati 188 mila euro di entrate, 150 mila di monofase. 185mila euro sono stati incassati a maggio 2014 dall’autorità. C’è l’indotto. C’è pubblicità per San Marino. C’è da considerare anche il settore marittimo. Credo in questa opportunità per il Paese che può portare solo positività”.

 

Roberto Ciavatta, Rete, replica: “Quanto affermato da Arzilli dà ancora più validità al nostro odg. Il segretario di Stato è sicuro che ci saranno sviluppi positivi, per cui si prenda a piene mani la nostra sfida. Per noi vanno bene anche cinque anni, ma verifichiamo che ci sia almeno pareggio di bilancio, che sembra già raggiunto secondo i dati forniti”.

 

Mozione conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata da Cittadinanza Attiva in merito alle ultime vicende legate all’aeroporto di Rimini e al fallimento di Aeradria e sui rapporti tra la Repubblica di San Marino e Aeradria.

 

Andrea Zafferani, C10: “Le risposte alle domande con i numeri andavano bene. Sulle domande politiche siamo rimasti insoddisfatti. Sul progetto del governo di utilizzo dell’aeroporto, sulle notizie sul futuro dello scalo, sull’azione con l’Italia per dare attuazione all’accordo bilaterale. Su Aeradria ci sono novità? Vorrei qualche dettaglio in più sul progetto del governo sull’utilizzo dell’aeroporto di Rimini e gli obiettivi su movimentazione di merci e passeggeri. Ci sarà un dibattito in Consiglio sullo sviluppo del settore aeroportuale”.

 

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria: “Nella risposta del 5 dicembre 2013 eravamo in realtà andati a fondo su volontà di San Marino, ma parliamo di Aeradria. dichiarata fallita dopo ricorso in appello dei membri Cda. San Marino aveva deciso di partecipare al concordato di continuità con un milione di euro ma mai versato, era possibile farlo solo con omologa del tribunale, ma ciò non è mai avvenuto quindi il milione è rimasto. Nel frattempo la dichiarazione di fallimento ha innescato la gara d’appalto per un nuovo concessionario per la parte italiana, i termini e le scadenze per la presentazione delle domande è il 14 luglio. E’ la data per vedere le manifestazioni di interesse e ci vorrà tempo, entro settembre si capirà la società che ha vinto bando di selezione. Per noi è molto importante, sui giornali sono emerse disponibilità da parte di gruppi e siamo interessati a vedere le prospettive dell’aeroporto del nuovo gestore. In ogni caso Rimini avrà un nuovo gestore e potrà dare un mandato trentennale per la concessione. Nel frattempo San Marino è in attesa della consegna fisica delle aeree previste dal contratto di affidamento in cui fare attività aeroportuale, una volta consegnate pubblicamente presenteremo il progetto e avremo modo di parlarne in Consiglio grande e generale. San Marino dovrà trovare un investitore per gestione aree affidate per 40 anni. Abbiamo costituito come governo task force su accordo Italia-San Marino in merito a scalo merci e dogane”.

 

Andrea Zafferani, C10: “Registro questa risposta dettagliata, oggi il segretario ci ha dato risposte interessanti, ci riserviamo di approfondire ulteriormente”.

 

Mozione conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata dal Consigliere Francesca Michelotti per conoscere i dati sull’andamento e la struttura della raccolta delle banche sammarinesi.

 

Francesca Michelotti, Su: “L’interpellanza che risale a un anno fa puntava a fare luce su raccolta bancaria sammarinese perché un questi ultimi anni abbiamo visto doveroso impegno e interesse dello Stato verso difesa sistema bancario e finanziario, con interventi onerosissimi a carico suo. Centinaia di milili di euro a garanzia, prestiti a fondo perduto, sgravi fiscali. Quali sono le motivazioni portate dei governi? Il modello keynesiano seguito dagli Stati in memoria della crisi del ’29. La ragione vera: si pensa che se non si sostiene una banca in difficoltà, non si sostiene il risparmio e i risparmiatori. Noi però abbiamo invocato troppe volte la difesa del risparmio senza conoscere la struttura della raccolta sammarinese che ci è stata data dal segretario in maniera criptica. Bcsm si è trincerata dietro ragioni di riservatezza e la risposta del segretario ne ha risentito. Ho accolto proposta del segretario di prendere visione diretta di questi dati in segreteria. L’interesse nostro era capire quanta raccolta provenisse da soggetti residenti sammarinesi e quanta da soggetti non residenti. Allo stato delle cose, si può dire che la raccolta diretta persone fisiche sammarinesi costituisce meno dei due terzi, quella delle persone giuridiche più dei due terzi. Sappiamo poi che ci sono 78 mila depositi in c.c. o certificati di deposito. Un analisi esplicita dei dati sarebbe negli metterla nelle mani di persone competenti che permettano alla politica di trarre orientamenti politici. Non posso citare i dati per ragioni di riservatezza e quindi non posso riferire le linee da intraprendere. L’obiettivo è la sicurezza dei depositi sammarinesi e deve essere discusso per considerare il volume del risparmio e degli investimenti sammarinesi come un patrimonio collettivo importante. Quando si utilizzano risparmi imprese e cittadini devono essere considerati fonte di interesse superiore. Stiamo pensando a modalità diverse di controllo e tutela di questi beni, che possano garantire partecipazione migliore dei cittadini alla loro gestione. Dal risultato referendum è chiaro che i cittadini hanno ritenuto fondi secondo pilastro siano da gestire con trasparenza. La tutela del risparmio e dei fondi pensionistici è questione di carattere pubblico che merita allargamento democratico del loro controllo. Si chiede la disponibilità del segretario a realizzare una sintesi di questo obiettivo”.

 

Andrea Zafferani, C10: “Ritengo utile definire quali sono i dati sensibili e meritori di riservatezza o meno. Sapere quanta raccolta fa capo a soggetti residenti o no, quale è l’importo medio dei depositi, sono dati fondamentali per fare scelte politiche ponderate. Se riteniamo sensibili anche i dati aggravati su queste materia, mi chiedo noi come consiglieri possiamo fare delle valutazioni senza i minimi dati aggregati. L’atteggiamento su questo genere di interpellanze è inaccettabile quando si chiedono solo i dati aggregati”.

 

Roberto Ciavatta, Rete: “Non sono pochi i casi all’interno delle banche e degli assetti societari in cui si ipotizza la presenza di politici. Come movimento abbiamo presentato proposta che si iniziasse a fare una distinzione all’interno del sistema bancario, non tutte sono uguali, e non nei confronti di tutte è necessario intervenire in quanto necessarie ai cittadini sammarinesi. Sotto questo aspetto è determinante sapere quale parte della raccolta provenga da fuori confine. Mi piacerebbe sapere se andiamo a salvare una banca con depositi quasi tutti esterni o una che ha una raccolta significativa interna”.

 

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Rispetto l’interpellanza, tutti gli elementi sono stati approfonditi in seduta consiliare con un Odg approvato, si è fatta una riflessione organizzata a da quella sessione siamo rimasti tutti molto soddisfatti. Sui dati, potrei fare elenco di quanti dati e liste abbiamo prodotto da settembre 2012 a marzo 2014, non siamo stati parchi nel dare informazioni. Ci sono condizioni che quando Bcsm mette nero su bianco rispetto informazioni, la politica non deve far altro che rispettare. Se ci oso autorità indipendenti che garantiscono certe operatività non deve essere la politica ad alternarle. Domani daremo a Roma con ambasciatore americano per discutere accordi Facta, ieri eravamo a San Marino con tecnici su Ue, abbiamo le stesse regole degli altri e possiamo partecipare ai mercati degli altri. Di qui l’elemento del residente si affievolisce. Lei consigliere Michelotti non pensa che i nostri risparmi siano più garantiti in un sistema aperto che uno chiuso, gestito da 5 o 6 banche sammarinesi? Un investitore esterno come potrebbe avvicinarsi a noi se sa che tuteliamo meno i risparmi esteri? Se ci ritroviamo nello stesso campo di gioco tra Paesi grandi e piccoli, dobbiamo riflettere senza facili autoassicurazioni che il bello sta nel tenere al petto il nostro patrimonio, oggi non funziona così, dobbiamo recepire le migliori pratiche per avere garanzie migliori”.

 

Francesca Michelotti, Su: “Ho apprezzato molto il suo intervento e condivido molto di quello che ha detto, ma quando parlo della tutela del risparmio sammarinese penso di rappresentare politicamente l’interesse dei nostri cittadini. In questi due anni mi sono letta molti testi sulla sicurezza e trasparenza di determinati meccanismi. Fra le banche inglese c’è stato uno scandalo vergognoso legato all’Euribor che ha coinvolto le più grandi banche inglesi, dopo Delta, Carisp ho pensato che il nostro sistema fosse punito nel suo velleitarismo, ma alla fine ho capito che non lo era per niente. Il mondo finanziario è colpito da interessi fortissimi e mi dispiacerebbe ricadessimo in questi giochi. Dobbiamo ripartire dalle nostre certezze, quindi dai nostri risparmi. Presento il nostro Odg: “La Commissione dopo le considerazioni della mozione (…) considerate le ingenti risorse profuse dallo Stato al sistema bancario, considerato che il sostegno pubblico va alla tutela del risparmio e che dall’esito del referendum è emersa l’inquietudine sulla sicurezza dei fondi pensione, impegna il congresso di Stato a una relazione che, sulla base dei dati della raccolta, illustri una proposta politica di intervento a sostegno del risparmio sammarinese e modalità di controllo che coinvolgano i cittadini per garantire al meglio la difesa dei risparmi”.

 

2 voti a favore, 9 contrari, Odg respinto.

 

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Non possiamo perdere il controllo ma non possiamo pensare di farcela da soli perché quel controllo l’avremo perso. Credo per questo si debba andare nella direzione opposta da quella indicata”.

 

Mozione conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata da Andrea Zafferani e Franco Santi di C10 per appurare conoscere se – e con quali esiti – sia stata esercitata dall’Avvocatura dello Stato azione civile al fine di addivenire al recupero dei cosiddetti “crediti monofase” nell’interesse dell’Ecc.ma Camera, nonché per conoscere le intenzioni del governo in caso di esito negativo della suddetta azione.

 

Andrea Zafferani, C10: “Aspettiamo attuazione dell’odg conclusivo del dibattito consiliare sui crediti monofase, che contiene anche impegno del governo a relazionare sulle azioni svolte, direi di ritirare se possibile la mozione e rinviare il dibattito in quell’occasione. Se può dare il segretario degli aggiornamenti su Long Drink, lo ringrazio”.

 

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Approfitto per dire che nel frattempo alcuni dei putti elencati nell’Odg sono stati aggrediti, il governo ha avviato procedura per il fondo svalutazioni crediti, stiamo lavorando attorno comunicazione per attivare i controlli a campione, si sta lavorando a decreto su aggiornamento del rimborso, lo avremo a disposizione nei mesi di ottobre-novembre, abbiamo dati sulle indirette rispetto alle 300 pratiche giacenti prima del 2004, abbiamo esaminato 2.715 pratiche,ne restano solo 70 che riguardano 20 soggetti economici che hanno procedure giudiziarie aperte e recuperati oltre 3 milioni di euro”.

 

Mozione conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata da Gian Matteo Zeppa di Rete per richiedere informazioni in merito all’attuazione del decreto delegato del 30 aprile 2013 n.50 e sue successive modifiche, DD n.90/2013 e DD n.158/2013 relativi alla cosiddetta “Imposta Straordinaria sugli Immobili”.

 

Roberto Ciavatta, Rete: “La trasformazione in mozione è motivata dalla volontà di riproporre in momento successivo le stesse richieste. L’interpellanza chiedeva dati sull’imposta straordinaria sugli immobili, il costo allo Stato per l’invio delle comunicazioni, il numero persone fisiche residenti titolari del diritto di proprietà, una sorta di enunciazione delle società locatrici che sono ricorse al pagamento da parte dei locatari, etc..Erano arrivate diverse risposte, l’importo dell’imposta incassata senza detrazioni ammontava a oltre 2 mlm di euro, il dato più interessante è quello di 14 società di leasing che avevano optato pagamento locatari per oltre 6 mila immobili. Nostra volontà era di ridiscutere questi dati, indicati come obiettivo una cifra di recupero attorno ai 10 milioni di euro e volevamo sapere se si sarebbe arrivati. Presentiamo Odg: “La Commissione a seguito trasformazione interpellanza (…) considerato che dalla risposta pervenuta sono passati oltre 5 mesi e che diverse domande non avevano avuto risposta per motivi di tempo, considerato l’obiettivo di incamerare dal governo almeno 10 mlm di euro, impegna il segretario per le Finanze a verificare se tra 2 mlm 8 mila euro vi siano cittadini che avrebbero potuto godere di detrazioni, a svolgere controlli sui patrimoni leasing, a verificare quanto ammonti leasing versati e quanti risultino adempienti leasing e quali controlli abbia avviato ufficio tributario, a verificare se chi ha deciso di dividere importo in due rate, abbia poi pagato la seconda rata, a tenere aggiornato Consiglio su tali verifiche”.

 

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Ho già delle risposte alle domande richieste, il totale incassi leasing è oltre 11 milioni di euro, 15.092 i paganti, il totale dei primi 100 pagamenti in ordine crescente è 1 milione 800 mila euro. I primi cento contribuenti, lo 0,6% del tolte ha pagato il 15% dell’imposta incassata, a dimostrazione che chi più ha paga. Ufficio continuerà a lavorare se verificherà che il contribuente non ha pagato”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Si chiedeva una ripetizione delle domande, ma non c’era nessuna vena polemica. Visti anche i dati portati intendiamo ritirare l’ordine del giorno”.

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