Sono drammatici i dati della relazione sullo stato generale dell’occupazione 2012 di San Marino, presentati ieri pomeriggio in Consiglio Grande e Generale da Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro. Dal 2008 a oggi sono stati persi 1.353 posti di lavoro. Tutti nel settore privato.
SAN MARINO – Sono drammatici i dati della relazione sullo stato generale dell’occupazione 2012 di San Marino, presentati ieri pomeriggio in Consiglio Grande e Generale da Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro. Dal 2008 a oggi sono stati persi 1.353 posti di lavoro. Tutti nel settore privato.
Così Iro Belluzzi ai consiglieri. “Le attività economiche dal 2008 ad oggi sono diminuite per 1.157 unità, soprattutto nel settore servizi e con forma societaria. A fine 2012, risulta che 2.979 imprese si trovano a lavorare con dipendenti, di cui 1.289 sono società che operano prevalentemente nel settore servizi e nel commercio. L’amministrazione deve intensificare i controlli o effettuare controlli più mirati per stabilire se queste imprese sono effettivamente operanti o se i dipendenti ci siano, ma irregolari. Un gruppo di lavoro predisporrà a breve una riforma degli organi ispettivi e il loro accorpamento”.
La riduzione del numero di aziende dipende in larga parte dalla crisi economica, che a San Marino dipende in parte dal riposizionamento economico del Paese. “E’ necessario dare via a un nuovo sviluppo economico – ha aggiunto Belluzzi – Ha giocato un ruolo importante nella crisi anche l’inserimento nella black list italiana, ci si augura e sono convinto che tale gioco in tempi brevi possa essere risolto”.
Si aspetta poi il decreto attuativo alla legge di sviluppo per attrarre investimenti che portino in territorio occupazione e riflessi positivi.
San Marino Fixing oggi in edicola racconta cosa è rimasto, a San Marino, a 5 anni esatti dall’inizio della crisi.
LA PERDITA DI POSTI DI LAVORO
“Dal 2008 ad oggi sono stati persi 1.353 posti di lavoro nel privato, con 1264 frontalieri in meno di cui 1.069 nel settore industrie manifatturiere che conta il 35% del totale dei lavoratori del privato, mentre il settore commercio e alberghi e ristoranti hanno visto un incremento di 239 posti di lavoro, rappresentando il 22,5% del totale. Il numero dei frontalieri è diminuito nello stesso tempo di 1.264 unità, mentre il settore servizi, che dal 2008 ha perso 150 posti di lavoro, rappresenta oggi il 15,2% del totale”£
“Il tasso di occupazione interna è passato dal 71,9% del 2008 al 69,13% del 2013, a marzo 2013 si è perso un altro punto percentuale. Il tasso di partecipazione interna passa dal 72,475 del 2008 al 73% nel 2012, evidenziando come nel nostro Paese non si assiste al fenomeno degli scoraggiati. Anzi, vi è un aumento della richiesta di servizi e una più accentuata ricerca attiva di un posto di lavoro. Anche le offerte di lavoro sono in forte flessione, 1300 in meno dal 2008 al 2012, ad oggi gli unici settori che aumentano i posti di lavoro, rispetto all’anno precedente, sono il commerciale (+2,4%) e il turistico-alberghiero (+4,9%)”.
E ancora l’analisi dell’andamento della disoccupazione dal 2008 ad oggi. “I disoccupati totali nel 2008 erano 259, a luglio 2013 sono 1.277, mostra un fenomeno che il nostro Paese non sperimentava da moltissimi anni, siamo passati da tasso di disoccupazione fisiologico ad un fenomeno che ancora oggi qualcuno stenta a definire strutturale. A luglio 2013 sono 974 i disoccupati in senso stretto, contro 303 coloro che sono disponibili esclusivamente per un lavoro nella Pa o peri l parti time. Di questi 974, per la maggior parte sono giovani fino a 29 anni (il 40% a maggio 2013, il 36% a luglio, grazie al lavoro estivo per gli studenti), per il 38% in possesso di diploma di maturità e per il 38% di laurea. Infine, i licenziamenti collettivi: nel 2012 hanno coinvolto 570 lavoratori di cui 472 sammarinesi e residenti, nel 2013 al 16 settembre ci sono state mobilità per 395 residenti e 70 frontalieri. Le tipologie contrattuali: i sammarinesi e residenti sono il 5% di assunti a tempo determinato, non si può parlare di precarietà nel nostro Paese, ma è un fenomeno da monitorare. Sono 167 i co.co.co, il 95% stipulati con non residenti, i distacchi 123 a dicembre 2012, ad agosto 219”.
Iro Belluzzi ha spiegato che “Saranno presti introdotti i voucher lavorativi per il pagamento di prestazioni di lavoro accessorio occasionale con attivazione telematica. La semplicità di utilizzo del nuovo strumento deve essere indirizzato alla facilitazione della regolarizzazione dei lavoratori per i lavori saltuari cui corrisponderà tolleranza zero per il lavoro irregolare per chi lo svolge e soprattutto per chi lo utilizza”.
“Voglio porre attenzione per creare un’infrastruttura normativa così composta: una legge di modifica del sistema erogazione incentivi per occupazione, quella che presenterò tra poco, una norma sul collocamento e sui servizi di occupazione e formazione, per aiutare l’incontro tra domanda e offerta lavoro, anche attraverso strumenti di incentivo all’occupazione. Spesso si lamenta la mancanza di professionalità adeguata all’interno del nostro territorio, è necessario agire sul fronte di una formazione mirata con adeguati incentivi per le imprese. Quindi, una riforma normativa in materia di lavoro, raccolta in un codice del lavoro; la riforma della legge sui licenziamenti collettivi; la riforma sull’ispettorato e l’unificazione dei servizi ispettivi, per garantire più efficacia. Quindi, la legge istitutiva del Fondo straordinario di solidarietà, il cui testo è già pronto per essere visionato dai partiti di maggioranza, ma è un testo aperto al confronto con minoranza e organizzazioni sindacali. Le richieste di mobilità in segreteria non fanno intuire un inversione di tendenza, dovremmo intervenire con strumenti al di là dello straordinario”.