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San Marino, in 2 mila sabato in piazza per la festa dell’Amicizia del PDCS

da Redazione

SAN MARINO Dopo il boom di venerdì sera, la serata di sabato ha visto alla 40ima Festa dell’amicizia del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, ancora circa 2000 persone, in piazza a Serravalle.

Novità della serata, in piazza bertoldi, la presenza di Nory e le Miss Dance, alla loro prima apparizione a San Marino, con uno spettacolo musicale che riportava ai giorni nostri i migliori successi musicali degli ultimi 40 anni. Ottima presenza giovanile agli orti Masi, dove il seguito locale delle giovani band musicali ha animato l’Amicizia Live Festival per tutta la serata.

Sulla terrazza dell’Ex-Ritrovo, ancora una volta la gente è rimasta in piedi, per partecipare alla serata politica che ha incentrato la propria attenzione sul tema “65° del PDCS: la tradizione che sospinge il futuro” con la partecipazione di Marco Arzilli, Alessandro Cardelli, Edda Ceccoli, Lorenzo Lonfernini, Teodoro Lonfernini, Luigi Mazza e Mario Venturini.

Un confronto che ha fatto il punto sul percorso della Democrazia Cristiana, passando dalla rievocazione storica, alle nuove prospettive ed alle attese per il futuro, di un Partito che ha contribuito allo sviluppo e alla vita politica di San Marino per ben 65 anni.

Dopo il saluto di Barducci all’Avv. Belluzzi, storico fondatore della DC, l’incipit di Edda Ceccoli, che si è autodefinita parte della tradizione ha ricordato la nascita della DC, per volere di Delio Masi, all’Acquaviva. Un gruppetto di cattolici che, nel panorama di conflitto tra comunismo e anticomunismo si unirono per riaffermare il proprio diritto di presenza nel Paese. Una presenza fatta di giustizia, di solidarietà, di riconoscimento dei diritti dei più deboli. Perché dove c’è stata la DC, ci sono stati anche questi valori. L’ex-consigliere DC ha richiamato tutta l’assemblea a non allentare questo legame dai valori di riferimento, fondamentali per affrontare ogni scelta attuale e per una presenza più chiara e coraggiosa dei Democratici Cristiani a San Marino.

Il più giovane dei consiglieri, Alessandro Cardelli, ha ricordato come la DC debba tornare a guardare ai giovani, non solo a parole ma intervenendo sui problemi giovanili con la forza dei fatti. Perché i giovani hanno invertito la rotta e, di fronte alla crisi, vogliono mettersi in gioco in prima persona. Sebbene per un giovane non sia semplice fare esperienza in un partito, la DC ha lasciato molti spazi ai propri giovani, che contano 12 membri nelle commissioni non consiliari, uno in Consiglio Grande e Generale, uno in una Segreteria di Stato. Giovani pieni di entusiasmo, che vogliono crescere, e che – ha concluso il giovane DC – chiedono alla dirigenza di essere maggiormente ascoltati e coinvolti, per un rinnovamento sostanziale della politica che torni ad essere esemplare per la gente.

Lorenzo Lonfernini, esponente UPR, ed ex-Presidente DC, ha fatto gli auguri alla DC considerandola un pezzo importante della storia del Paese e facendo un bilancio positivo dell’operato per il bene comune e la crescita di San Marino. Ha ricordato la scissione riguardante DDC ed UPR motivata da un differente modo di gestire il Partito e le scelte per il Paese, che li hanno visti progressivamente in disaccordo. Dopo la presa d’atto da parte dell’UPR del rinnovamento interno alla DC, l’apertura fatta dal Segretario Gatti proprio al Congresso UPR, ed il patrimonio comune di valori, possono essere – secondo Lonfernini – una buona base di partenza per un percorso di progressivo riavvicinamento, in un futuro non lontano.

Di famiglia democristiana da sempre, il Segretario di Stato per l’Industria Marco Arzilli, ricorda di avere lascito la DC non per rinnegare i valori del Partito, ma per un contrasto con la dirigenza di allora e per lo scontro di correnti che rendeva difficile fare vera attività politica. Sulla base dei valori comuni, riproposti in NS, Arzilli ha ricordato l’ottima collaborazione con il Segretario Gatti sottolineandone la lungimiranza in fase elettorale ed il coraggio nelle scelte, nonostante le critiche subite. Scelte politiche che hanno dato ragione al Segretario DC con la vittoria elettorale. Ricordando di essere nella stessa lista, che ha un unico capogruppo consiliare, Arzilli ha sottolineato il valore di questo legame e la volontà di andare avanti nel solco tracciato dall’ex- Segretario DC Valentini e confermato dal Segretario Gatti, perché la politica sia sempre più vicina alla gente.

Mario Venturini, ha ricordato che la nascita di AP avvenne con buona parte dei membri ex-DC, ma non solo. Esponenti che si erano distaccati per un problema di leadership tra gli scudocrociati, che aveva fatto tabula rasa degli oppositori, causata da una partitocrazia che stava emergendo anche a San Marino trasformando i partiti in macchine da voto. Dopo il Governo di centrosinistra naufragato perché vennero disattesi i progetti per cui era nato, Venturini ricorda di aver trovato nel 2008, proprio nella DC, un interlocutore attento sulla via del cambiamento. Il cambio dei Segretari politici, per una linea che non si identificava più nel vecchio modo di fare politica, ha consentito quell’alleanza con la DC che finora – a detta di Venturini – ha funzionato. Un’alleanza positiva che dal Patto per San Marino ha abbracciato un cammino irreversibile e che sta ancora continuando.

Rigore insieme ad una corretta revisione della macchina istituzionale del Paese è la ricetta del Segretario di Stato per il Turismo e Presidente del Consiglio Centrale DC Teodoro Lonfernini, per affrontare la situazione attuale. Rigore e poi crescita. Senza queste azioni non emergerà solo un problema di sopravvivenza della maggioranza, ma dell’intero Paese. Per Lonfernini è necessario ricostruire il Paese dalle macerie, frutto di indecisioni e di non scelte e ci sono alcune leve fondamentali sulle quali agire tra cui il settore turistico. Tutta la DC, insieme a coloro che ieri sera erano seduti attorno al tavolo, possono rappresentare questo sviluppo. Per il Presidente DC i prossimi interventi dovranno essere di alleggerimento della PA, delle retribuzioni, delle persone ma soprattutto degli sprechi.

Per Luigi Mazza, capogruppo DC-NS, nel futuro di San Marino c’è un paese che non sarà più quello del passato. La crisi che ha investito la DC per le lotte di potere ha indebolito anche l’azione dei Governi precedenti, perché non si fanno scelte importanti quando non c’è stabilità. Per Mazza, il rinnovamento di questi anni compiuto dalla DC è legato alla linea politica scelta ed al gruppo dirigente che continua a portarla avanti. Di fronte alle grandi necessità del Paese, i grandi partiti politici devono prendersi la responsabilità di scelte forti. Quando la fase di emergenza finirà, e si tornerà alla politica dell’alternanza, sarà importante che si configuri un’area di centro che fondi la propria azione su valori comuni. In questo, il capogruppo DC vede la differenza tra la prima decade del 2000, anni di separazione e di crisi, e la seconda decade, tempo di ricostruzione di una grande area che deve vedere assieme tutti coloro che, ieri sera, erano a quel tavolo. Per la DC, il rinnovamento politico non è rivoluzione, ma conferma di quelle conquiste sociali fatte in decenni di storia perché diventino garanzia per costruire il futuro.

Per chi desiderasse vedere l’intero contenuto degli interventi, può visitare il canale di Youtube del PDCS, la pagina Facebook o il sito www.pdcs.sm, nella sezione “video”.

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