Il potenziamento del settore Turistico e Commerciale del Centro Storico della Città di San Marino deve passare attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture pubbliche per consentire il richiamo di un turismo nuovo e di qualità.
A metà pomeriggio di lunedì 17 giugno si è aperto il dibattito sulla Legge di sviluppo che prevede sessanta interventi e che si protrarrà nei prossimi giorni. A precederlo, le risposte alle interpellanze rimaste e il giuramento del consigliere di Sinistra unita, Luca Lazzari, in sostituzione del dimissionario Alessandro Rossi. Quindi l’approvazione, con 40 voti a favore, 1 contrario e 3 non votanti, del progetto di legge “Differimento dei termini per l’esercizio della delega prevista dall’articolo 2, secondo comma, della Legge 27 gennaio 2006 n.22 (Legge Quadro sul Turismo della Repubblica di San Marino)”.
La seduta riprenderà in notturna proprio dal dibattito sul progetto di legge in materia di sostegno allo sviluppo economico, giunto in seconda lettura.
Di seguito un riassunto della seduta pomeridiana.
Risposta a interpellanze
8) Interpellanza presentata dal Movimento Civico Rete in merito all’incendio della ditta SPAC e approfondimenti relativi alla risposta alla precedente interpellanza del 28/02/2013
Iro Belluzzi, segreteria di Stato per il Lavoro: “Questa segreteria risponde sulla base delle informazioni offerte dal servizio di protezione civile. Non si evincono presenze di metalli pericolosi per l’ambiente contenuti nei prodotti utilizzati nello stabilimento. In caso di incendio l’aumento della temperatura potrebbe effettivamente provocare esplosioni, ma l’intervento dei vigili del fuoco, durante l’episodio, ha consentito il controllo della temperatura. Rispetto ai valori analitici dell’Iss sulle emissioni atmosferifiche della ditta, la società rispetta i limiti previsti per legge come singole sostanze ma supera i valori totali. In caso di superamento deve essere presentato entro 24 ore un piano di rientro dei limiti, pertanto alla ditta spettano obblighi in questo senso. Erano stati adottati poi piani di contenimento dei rischi, il materiale che stava bruciando non liberava diossina e non ci sono state cause particolari di inquinamento. L’incendio si è sviluppato su un terreno soggetto a una bonifica precisa. Due settimane dopo l’incendio sono state effettuate indagini dal Dipartimento di prevenzione, rilevando non alternazioni dei livelli standard”.
Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro: “Le spese sostenute sono le seguenti. Assunzioni formazione professionale (106.063 euro), Riqualificazione professionale (812 mila euro), Contratto di lavoro in praticato a contenuto formativo (19 mila euro) sgravio 50%, Contratto di lavoro in praticato a contenuto formativo (81 mila euro) sgravio 75%, Contratto di inserimento lavorativo (0), Tirocinio formativo (0), Assunzione studenti lavoratori nel periodo estivo (98.709), Assunzione lavoratori beneficiari della Ies e dell’indennità di disoccupazione (2 milioni di euro). Altri dati invece sono relativi agli avviati 2012 per ciascuna delle superiori tipologie contrattuali alle quali possono accedere residenti/cittadini sammarinesi ad esclusione della Riqualificazione professionale che viene fornita in monte ore essendo questo il dato significativo così come per ogni tipologia di indennità in Cig: Assunzioni formazione professionale (15 cittadini) Riqualificazione professionale (85.696 ore), Contratto di lavoro in praticato a contenuto formativo (23), Contratto di inserimento lavorativo (0), Tirocinio Formativo (0), Assunzione studenti lavoratori nel periodo estivo (292), Assunzione lavoratori beneficiari della Ies e indennità disoccupazione (349), Addestramento (35). Il costo sostenuto per l’erogazione dell’indennità economica speciale ammonta a oltre 5 milioni e 140 mila euro, ne hanno usufruito 209 non residenti e 626 residenti. Il costo sostenuto per l’erogazione dell’indennità di disoccupazione aumenta a 1 milione e 69 mila euro a favore di 497 residenti e a 2 milioni e 204 mila euro a favore di 539 non residenti. Il costo relativo alla Cig ammonta a 5 milioni e 134 mila euro suddiviso in 1.383 non residenti (2 milioni e 522 mila euro) e 1.605 residenti (2 milioni e 611 mila euro). Si precisa che nessuno ha goduto dei dispositivi inseriti negli articoli 25 e 27 della Legge 73 del 2010 e che solamente 6 residenti sono stati impiegati in base all’articolo 26 della medesima legge”.
11) Interpellanza presentata dal Consigliere Elena Tonnini, Rete, per chiarimenti attorno alla lotta il lavoro nero.
Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro:
“L’azione dell’Ispettorato del Lavoro è costante e in continuo rafforzamento anche grazie alla fattiva collaborazione delle Forze di Polizia. E’volontà del sottoscritto proseguire nelle azioni di controllo, anche nella consapevolezza che si può arrivare a situazioni di crisi per alcune attività recidive, visto che si procura un danno al lavoratore, allo Stato, al sistema Paese anche attraverso una sleale concorrenza. Per quanto riguarda il concetto di “potere intimare l’immediata cessazione del rapporto di lavoro abusivo” è evidente che ha una valenza non sempre letteralmente temporale legata al momento del sopralluogo ma anche di non prosecuzione dello stesso rapporto così come impropriamente instaurato dal datore di lavoro”.
14) Interpellanza presentata dal Movimento Civico R.E.T.E. in merito all’ammanco di cassa alla Camera di Commercio di San Marino.
Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria: “La volontà della mia Segreteria è di massima trasparenza, ma si deve puntualizzare che le informazioni richieste sono fornite direttamente dalla Camera di commercio, perchè non sono a nostra disposizione. Il direttore della Camera di commercio risponde che non è dato sapere a quando risale ammanco, per tanto non è attribuibile agli attuali revisori la responsabilità dei conti. Al momento nessun provvedimento è stato preso nei confronti di nessuno, siamo in attesa delle risultanze delle indagini in corso. Ad oggi è stata recuperata la somma pari a 20 mila euro, rispetto all’ammanco dei 25 mila euro totali”.
15) Interpellanza presentata dal Consigliere Andrea Zafferani sulla gestione delle risorse destinate a fini pensionistici, con particolare riferimento alle spese relative al Comitato Amministratore di Fondiss e al Consiglio per la Previdenza.
Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “I verbali del consiglio di previdenza sono trasmessi agli organi di competenza, la legge non prevede loro pubblicità. Il Cdp semestralmente emana un comunicato stampa sull’ammontare dei fondi e il loro rendimento. I membri sono nominati per legge dal Consiglio grande e generale, recentemente ha proceduto a una sostituzione per incompatibilità. I membri ordinari hanno un compenso mensile di 235 euro, nel 2012 complessivamente sono stati erogati 22.280 euro per 8 membri per 12 mesi. Nel 2013 sono state effettuate 13 sedute. Rispetto agli investimenti in obbligazioni per 35 mln di euro per Cassa di Risparmio di San Marino, non è stato altro che la trasformazione di un investimento già effettuato con lo stesso istituto per un periodo più lungo, al tasso netto del 5% l’anno, liquidato con cedole trimestrali. Il collegio dei sindaci revisori controlla che il Cdp si attenga al regolamento”.
17) Interpellanza presentata dal Movimento Civico R.E.T.E. in merito al contributo all’Associazione Fun4All.
Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri, in sostituzione di Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo:
“Premetto che l’evento Live in the city si propone di far affluire in Repubblica un gran numero di persone e di dare impulso al settore commerciale. La prima edizione che aveva previsto il concerto di Tony Hadley, annullato per brutto tempo, ha avuto comunque un forte richiamo internazionale, i biglietti sono stati venduti anche a Madrid. La partecipazione per l’edizione del 2013 di Paolo Conte è motivo di grande interesse.
Venendo ai quesiti dell’interpellanza, il contributo versato nel 2012 dallo Stato non può essere recuperato perché l’associazione, malgrado il mancato evento, ha sostenuto comunque spese per il noleggio delle attrezzature, poi c’è stato il rimborso dei biglietti. Dal bilancio preventivo della prima edizione di San Marino live in the city, in merito al finanziamento, risultano investiti 15 mila euro da parte pubblica, pari al 34% delle spese totali, 23 mila euro invece, pari al 54%, da parte dei privati. Le uscite sono state di 44 mila euro, le entrate di 39 mila euro, per un bilancio negativo di 5 mila euro. Nel 2013 i contributi pubblici ammontano a 37 mila euro.
Anche per l’evento di quest’anno non è prevista un’alternativa al coperto, perché non esiste una struttura in grado di ospitare oltre mille e cinquecento persone sedute. Anche per l’edizione del 2013 è quindi prevista la restituzione delle prevendite in caso di maltempo.
La differenza di contributo per 2013 è legata a costi più elevati del cachet richiesto per un evento in esclusiva in Italia e San Marino. L’associazione organizza il concerto a suo rischio, i prezzi previsti sono quelli standard dell’artista. Parte del ricavato sarà devoluta all’Aslem”.
Matteo Zeppa, Rete: “Ringraziamo per la risposta abbastanza esplicativa all’interpellanza che voleva porre accento non tanto sull’associazione che organizza l’evento, quanto su un modo di fare nel gestire gli eventi sammarinesi di forte richiamo. Paolo Conte è un nome che é certamente di richiamo per gli affezionati e San Mairno potrebbe giovarsene, risulta però un po’ posticcia l’organizzazione. Lo scorso anno,per una serie veramente sfortunata, l’unica giornata di pioggia è stata concomintante al concerto. Ci fu comunque una problematica di sistema che ha messo in evidenza una forte difficoltà a livello organizzativo dello Stato, unitamente al privato. In questo caso il concerto non è stato svolto e il problema potrebbe persino ripetersi, anche se mi auguro di no. Non è stato preventivato il piano B perchè non esistono strutture che possono contenere 1500 persone sedute. Allora qui parliamo di leggi di sviluppo e grandi sistemi, quando non abbiamo strumenti adeguati per il piano B. Non è perciò accettabile questa risposta del segretario, che esplica lo stato disastrato per eventuali piani B, per tanto auguro comunque buona riuscita dell’evento. Trasformiamo anche questa interpellanza in mozione per portare nella commissione di competenza questa problematica che potrebbe sorgere non solo per la Fun4all”.
Progetto di legge “Differimento dei termini per l’esercizio della delega prevista dall’articolo 2, secondo comma, della Legge 27 gennaio 2006 n.22 (Legge Quadro sul Turismo della Repubblica di San Marino)”. Approvata con 40 voti a favore, 1 contrario e 3 non votanti.
Giovanni Francesco Ugolini, Pdcs, relatore unico:
“A distanza di molti anni dall’entrata in vigore della Legge Quadro sul Turismo, il presente progetto di legge è stato predisposto al fine di differire i termini relativi alla delega di cui all’art. 2, secondo comma, della Legge 27 gennaio 2006 n.22 “Legge Quadro sul Turismo della Repubblica di San Marino”. Il termine originario previsto dal citato art. 2, secondo comma era di adottare con decreto i regolamenti di attuazione previsti dalla Legge Quadro “entro dodici mesi dalla data di entrata in
vigore” della legge stessa. Si è pertanto reso necessario, stante quanto disposto all’art. 8, secondo comma dalla Legge Qualificata 16 dicembre 2005 n.186 “Legge Qualificata sui Capitani Reggenti”, che recita: “la promulgazione del decreto delegato deve avvenire entro il termine fissato dalla legge di delegazione”, intervenire con un progetto di legge che modificasse l’originaria impostazione temporale, differendo il termine al 31 luglio 2013, per permettere che l’emanazione dei decreti previsti rispetti i nuovi tempi di delega. Dopo ampia discussione in sede di Commissione Consiliare Permanente Finanze, Bilancio e Programmazione, Artigianato, Industria Commercio; Turismo, Servizi, Trasporti e Telecomunicazioni, Lavoro e Cooperazione, nessuna modifica è stata
apportata al testo originario della legge, che impostando un nuovo termine per l’emanazione dei decreti ha tenuto conto della necessità di intervenire rapidamente sia per la regolamentazione delle professioni turistiche, prendendo in esame le problematiche legate al settore di guida turistica, accompagnatore turistico, guida ambientale escursionistica, organizzatore congressuale e animatore turistico, che per la regolamentazione delle imprese turistiche, dando piena attuazione alla
suddivisione di operatività impostata dalla Legge Quadro sul Turismo fra Agenzie di
Viaggio e Tour Operator. Due saranno pertanto i decreti che dovranno essere approvati entro la scadenza del 31 luglio 2013, con evidente precedenza per quello relativo all’esercizio delle professioni turistiche. In particolare, l’intervento di regolamentazione definitiva dell’offerta di visite
guidate, diviene oggi più che mai improcrastinabile data la crescita esponenziale di richieste ricevute (solo nel primo trimestre 2013, + 55% rispetto all’anno precedente) e la necessità che i professionisti del turismo possano operare in un contesto di regole definite, anche per evitare abusi e contrastare fenomeni spiacevoli che poco si addicono ad una meta che deve puntare sempre più sulla qualità del proprio prodotto turistico in linea con la sua qualifica di Patrimonio Mondiale
dell’Umanità. Va poi specificato che aprire tale settore all’esercizio effettivo della libera professione potrà voler dire, in tempi come questi, anche creare condizioni di sviluppo dal punto di vista delle nuove opportunità di lavoro soprattutto per giovani laureati con conoscenza delle lingue.
Senza dilungarsi troppo sugli aspetti specifici relativi ai decreti che dovranno regolamentare la materia, rendo infine noto che la Commissione consiliare permanente finanze ha approvato
il 7 giugno 2013 all’unanimità il testo del progetto di legge il cui scopo, in sintesi, è quello di operare in maniera rapida e concreta al fine di dare soluzione ai problemi specifici di un settore che sempre più deve rappresentare una parte importante delle nostra economia, nel pieno rispetto dei criteri, anche temporali, stabiliti dal nostro corpus normativo”.
Marco Arzilli, segretario di Stato per il Commercio, sostituisce Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo:
“L’esigenza di dotarsi di un regolamento sulle guide turistiche è un segnale di rispetto per il nostro Paese. Avere guide preparate è un segnale di rispetto nei confronti della storia della nostra Repubblica e dei nostri visitatori. L’auspicio è di avere un regolamentazione definitiva a breve per fare crescere nuove professionalità. Si spera che molti giovani possano mettere insieme delle Cooperative per esercitare questa attività. Nel decreto si differenzia anche il lavoro dell’agenzia di viaggio da quella del tour operator. Un quadro normativo chiaro e preciso è importante per il Paese. Dialogo e confronto tra le parti sono aspetti fondamentali perché il turismo è una risorsa di tutti. Differimento del termine al 31 luglio del 2013 per l’approvazione del decreto previsto dalla Legge quadro”.
Progetto di legge “Legge in Materia di sostegno allo sviluppo economico”
Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze:
“Arriviamo alla seconda lettura, dopo l’esame al tavolo per lo sviluppo, dopo una prima lettura in cui un ampio dibattito ha messo in luce le disponibilità. Per cui non intendo trattenere l’Aula, abbiamo un confronto che potrebbe essere serrato sui contenuti e sugli emendamenti di ciascuna parte. Dopo l’ordine del giorno approvato il 7 maggio scorso sula materia, che dava compito al governo di presentare un primo intervento urgente per l’attrazione di investimenti esteri, questa è la prima parte di quel disposto. Al tempo stesso l’odg demandava a una successiva programmazione strutturale. Vorrei solo comunicare al Consiglio ciò che è stato riferito mercoledì scorso alle forze di opposizione. Questo governo, nominato il 6 dicembre 2012, si è trovato a gestire una Finanziaria con 8-10 giorni di anticipo che non poteva essere articolata. Ci eravamo presi l’impegno di arrivare a una seconda manche di provvedimenti sulle politiche di sviluppo. Oggi siamo qui con un primo testo. Per la seconda parte prevista dall’odg del 7 maggio, noi prevediamo un passaggio che può presentare discontinuità sulle politiche economiche. La legge prevede la presentazione entro luglio di un programma economico da poter confrontare in Commissione Finanze. Ci sembra utile in questa occasione che il dibattito possa avvenire in un apposito comma in Consiglio grande e generale, e quindi di inserire in quel programma i provvedimenti su cui ci siano già confrontati al tavolo di sviluppo e su cui continueremo a lavorare convocando le parti. E riteniamo utile proporre così l’approvazione del grosso in modo tale che la successiva elaborazione di bilancio dello Stato possa essere una traduzione contabile e tecnica delle decisioni politiche già prese. Teniamo conto che nella seduta di luglio avremo anche il tema di previsione della spesa e in prima lettura la riforma fiscale, impegni che il governo intende mantenere. L’intenzione è di proporre al Consiglio un passaggio organico prima dell’estate, in cui programmare delle politiche e strutturare dei percorsi, in modo che il resto dell’autunno serva alla digestione di programmi non sempre popolari, è ciò che ci sentiamo di fare. Il seguente progetto di legge contiene delle risposte urgenti, è una visione per far ripartire i comparti, per ridare fiducia, affinché il Paese possa ragionare per produrre ricchezze. Complessivamente credo che abbiamo tutti le coordinate di riferimento per compiere decisioni importanti, risolutive e serie, ciò di cui necessita il Paese”.
Marco Gatti, Pdcs: “Il lavoro fatto per arrivare a questa Legge sullo Sviluppo é stato soddisfacente. Ci sono altri settori che necessitano di interventi, penso agli elementi emersi in materia di procedimenti civili. Molti Paesi basano la loro competitività sulla loro velocità, mi riferisco ad esempio a tutta la legislazione inerente il tema dei brevetti. Dovremmo avvicinarci anche noi a quegli standard. Ma la proposta del segretario di fare un programma economico che tenga conto delle scadenze che ci troveremo ad affrontare da qui ai prossimi anni è positiva. Sicuramente non mi aspetto da parte dell’opposizione un voto favorevole, ma credo che il confronto sia stato importante perché ha fatto sì che sul provvedimento in prima lettura siano state portate modifiche e osservazioni. Questo non è un provvedimento programmatico, ma attuativo. Attendo che dal dibattito emergano suggerimenti e osservazioni per arrivare al miglior testo possibile. Ricordano che l’obiettivo di questa legge è assicurare la ripresa economica del Paese, migliorando il dato occupazionale e attirando gli investimenti dall’estero”.
Stefano Macina, Psd: “Il vero dibattito lo svolgeremo sui singoli articoli. In questo provvedimento non c’è tutto: non è questo l’obiettivo che volevamo raggiungere. Con questo provvedimento, come diceva il collega Gatti, l’obiettivo della maggioranza era di rimettere in moto parte della nostra economia e creare presupposti per attirare nuovi investimenti e fare ripartire quelli già presenti. Questo provvedimento fa passi significativi in questa direzione intervenendo anche sulla fiscalità. E’ una prima iniziativa che serve per creare lavoro e impresa con procedure più veloci, meno burocrazia e una fiscalità agevolata. Su alcuni aspetti il confronto dovrà continuare. E’ fuori dubbio che dovremo tenere conto di altri aspetti, come ad esempio la questione dei tempi brevi delle procedure civili, è un problema che andrà affrontato. Accogliamo positivamente il suggerimento del segretario di Stato Felici, di avviare una discussione appropriata sul programma economico”.
Simone Celli, Ps: “Occorre quindi delineare con estrema chiarezza una visione complessiva del nuovo modello di sviluppo economico del nostro Paese. Si tratta di un passaggio politico estremamente impegnativo, questo è innegabile, ma a mio modesto parere può essere realizzato ricercando il più ampio sostegno politico e il più diffuso consenso sociale. Il partito Socialista sin dall’inizio ha mantenuto un atteggiamento serio e responsabile, partecipando attivamente alle varie riunioni del tavolo e cercando di fornire un contributo propositivo. Non abbiamo mai prestato il fianco a chi in qualche occasione ha provato a delegittimarlo e non lo faremo neppure in futuro. Purtroppo però il provvedimento di legge in materia di sostegno allo sviluppo economico, presentato dal governo, rischia di diventare l’ennesima occasione persa. Riconosciamo positivamente la disponibilità al dialogo e al confronto che governo e maggioranza hanno dimostrato in queste ultime settimane. C’è un evidente cambio di rotta sul piano del metodo e questo non può non essere rilevato. Ma non basta. Le distanze, dal punto di vista del risultato finale, restano e sono sostanziali. L’impianto normativo esaminato in prima lettura nella precedente sessione consiliare, a parere del partito Socialista, non da risposte adeguate all’attuale emergenza economica e occupazionale. Sono presenti elementi di evidente debolezza. Le misure di incentivazione fiscale si rivolgono ad una platea di imprese di dimensioni piuttosto significative per la realtà sammarinese. Vengono incomprensibilmente tagliate fuori da questi benefici fiscali la maggior parte delle piccole e medie imprese. Francamente mi pare una scelta molto discutibile. Sono inoltre misure-tampone che irrobustiscono norme già esistenti ma che evitano di segnare un punto politico su temi di fondamentale importanza, come la realizzazione della riforma del mercato del lavoro. In questa direzione Ps e Upr proporranno un emendamento per l’introduzione di un articolo delega per la riforma del mercato del lavoro sulla base di precise linee di indirizzo, a partire dalla facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta attraverso un sistema di collocamento dinamico e dalla riduzione del costo del lavoro per le imprese che assumono personale sammarinese o residente. Mi sia consentito esprimere una certa preoccupazione rispetto ai parametri e ai criteri indicati all’articolo 17 per l’accesso ai benefici e ai tentennamenti sull’apertura dell’esercizio del commercio al dettaglio anche ai non residenti. Anche in questo caso Ps e Upr metteranno a disposizione una serie di emendamenti che tendono a favorire una concreta apertura del sistema economico sammarinese a investimenti e progetti imprenditoriali provenienti da fuori confine. Ps e Upr hanno presentato un ordine del giorno che indicava con chiarezza 16 punti programmatici su questi si svilupperà la piattaforma di emendamenti che metteremo a disposizione dell’Aula, spero che alle nostre proposte possa essere riservata maggiore considerazione rispetto a quella che hanno mostrato fino ad ora governo e maggioranza. Non riesco a nascondere una certa delusione in relazione ai contenuti progetto di legge proposto dall’esecutivo. Qualcuno utilizzerà questa circostanza per sottolineare l’inutilità del tavolo di confronto. La verità è che l’impianto normativo su cui stiamo dibattendo è il frutto dell’unica mediazione possibile all’interno della coalizione San Marino Bene Comune. Si poteva e si doveva fare molto di più.
Massimo Ugolini, Pdcs: “Il Progetto di legge è frutto di un lavoro dettagliato e approfondito. Uno degli obiettivi principali era l’innalzamento dei livelli occupazionali. Si cerca di dare risposte a imprenditori e lavoratori. Sono convinto che con questo documento si metterà a tacere chi accusava questa maggioranza di immobilismo. Il titolo secondo è dedicato all’attrazione degli investimenti, specificando chiaramente in che modo viene rilasciata la residenza sottraendola alla discrezionalità della politica. Nel progetto di legge viene rafforzato la centralità della Smart Card, uno strumento che ci consentirà di incentivare i consumi interni. Le misure sul lavoro sono migliorabili ma col dibattito può diventare punto di partenza per rilanciare le nostre imprese”.
Francesca Michelotti, Su: “Defiscalizzazioni, detassazioni degli utili e incentivi per le nuove imprese sono misure abbastanza scontate che non hanno una fortissima capacità di attrarre imprese. Ciò che può offrire San Marino rispetto a un imprenditore è certezza diritto, burocrazia snella, meno discrezionalità e chiaramente incentivi, solo a quel punto il quadro si completa. Ma noi usciamo provati da una situazione economica in cui non abbiamo dato il meglio. Dobbiamo fare in modo che tutto quello che viene fatto risponda ai criteri di equità e giustizia sociale, dobbiamo chiedere il denaro a chi ce l’ha e non infierire sulle fasce deboli. E’ un obbligo nonchè una vocazione di questo Paese.
Siamo contrarissimi all’imposta di soggiorno e all’ecotassa. Il governo ha poi declinato completamente le armi sulla speranza di poter rendere la Pa un efficace competitor in ambito economico. Abbiamo emendamenti sugli appalti pubblici, smac card, sportello unico, incubatore di impresa, qualche idea c’è e speriamo possa essere accolta. Ma questo non è un vero programma di sviluppo, lo dobbiamo ancora scrivere”.
Marco Podeschi, Upr: “Come ha detto Simone Celli mi sento a disagio. Condivisione significa ragionare su temi concreti. Upr e Ps si sono impegnati a ciò ma, al di là delle parole e dei vaghi tentativi, la maggioranza non ha mai dato alla condivisione. Poi non ho mai sentito dire di quanto aumenterà il Pil con il progetto di legge approvato in prima lettura. E perchè si continua a demandare a fantomatiche leggi lo sviluppo del Paese, senza pensare che intorno a noi il mondo si muove. Anche a San Marino: due mesi fa nessuno poteva ipotizzare che la commissione Ue avesse un mandato a trattare con i piccoli Paesi di accordi Ecofin. Mentre noi continuiamo a parlare, servono anche assunzioni di responsabilità, purtroppo solo quando verrà fuori l’articolato degli emendamenti inizieremo a ragionare. Spero che in questa legislatura il segretario Felici possa presentare un documento di programmazione economica seria, non come quelli presentati negli ultimi anni. I cittadini ci chiedono risposte e noi del Consiglio non abbiamo elaborazioni dettagliate per pianificare il futuro. Non ho mai visto un padre di famiglia che non ha conoscenza di quanto spende e di quanto ha sul conto corrente. Upr e Ps, come gli altri colleghi di opposizione, fanno delle piattaforme di proposte politiche legate ai propri programmi elettorali, voi di maggioranza continuate nel vostro isolamento e non so nemmeno se qualche consigliere di maggioranza ha in mano gli emendamenti della legge di sviluppo. Il mio auspicio è che prima del 59° intervento arrivi questo testo per riflettere perchè il confronto si ha sugli argomenti concreti”.
Stefano Canti, Pdcs: “La Legge che questo Consiglio si presta a varare è frutto di un rigoroso lavoro che ha permesso di fornire alla politica indicazioni utili sui provvedimenti urgenti da adottare per uscire dalla crisi e per consentire un rilancio del sistema Paese e dell’intera economia.
E’ un provvedimento concreto a favore dell’occupazione e contro la disoccupazione e ciò dimostra che le persone sono più importanti dei numeri. Mi auguro che successivamente alla sua approvazione vi sia una ripresa economica significativa, con nuovi posti di lavoro per garantire la tenuta sociale del Paese ed il benessere delle famiglie sammarinesi. E’ infatti un progetto innovativo che offre la possibilità, a chiunque voglia aprire una nuova impresa, di farlo in modo più snello e veloce e, di conseguenza, proprio con l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro.
Per le imprese esistenti, invece, che intendono investire nell’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature o nel processi tecnologici per ottenere consistenti risparmi energetici sono previste agevolazioni fiscali; inoltre sono previsti incentivi fiscali per l’incremento dell’occupazione o meglio per l’assunzione di nuovo personale. A completamento del provvedimento che stiamo dibattendo e in particolare delle misure di incentivazione fiscale previste, vorrei proporre una integrazione in merito alla possibilità di concedere forme incentivanti o detrazioni fiscali per coloro che intendono effettuare la ristrutturazione del proprio immobile. Il settore edile infatti è in grave difficoltà, pertanto per fornire una risposta concreta a questo comparto, ritengo opportuno che la politica nell’ambito del provvedimento che stiamo per approvare, preveda forme incentivanti o bonus urbanistici.
Il potenziamento del settore Turistico e Commerciale del Centro Storico della Città di San Marino deve passare, a mio avviso, attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture pubbliche per consentire il richiamo di un turismo nuovo e di qualità. Pertanto, è giunto il momento che anche lo Stato faccia la sua parte finanziando e realizzando quelle infrastrutture che possano implementare il turismo”.
Elena Tonnini, Rete: “Il nostro movimento aveva fatto richiesta per ottenere una relazione sugli ultimi articoli del pdl, perchè tutta la parte dell’articolato non veniva presa in considerazione nella relazione del provvedimento. Quando si parla di confronto e apertura dovrebbe esserci scambio di informazioni e atteggiamenti che a nostro avviso non c’è mai stato. La direzione è sempre stata univoca, dai partecipanti al tavolo al governo e poco viceversa. Questo ci ha portato a dire che il confronto e l’apertura non ci sono stati. Prendiamo atto della mancanza della relazione e prendiamo il progetto di legge per come è, con una prima parte di articolato sicuramente più organica. Mi chiedo perchè non é stato inserito il progetto su marchi e brevetti, visto che è stato messo di tutto. La posizione del nostro movimento è quella di approntare emendamenti, perchè è importante estendere i benefici della legge anche alle piccole e medie imprese, riadattando concetti di occupazione e investimenti alle loro esigenze”.
Andrea Zafferani, C10: “Questa legge non può propriamente essere definita di sviluppo perché non contiene riforme strutturali e politiche di lungo termine che devono essere fatte quanto prima. Sappiamo quali sono alcuni elementi che bloccano lo sviluppo del Paese, le telecomunicazioni arretrate per esempio. A tal proposito presenteremo un emendamento per il potenziamento della fibra ottica. Occorre un profondo lavoro sulla giustizia, regole più certe e una disciplina dei controlli, una macchina della Pa veloce, serve la promozione esterna del nostro sistema, potenziando le strutture a ciò dedicate. Presenteremo un emendamento anche per rafforzare l’Agenzia per lo sviluppo. Serve un fisco ancora più leggero per le imprese. Con questa legge si è scelto di agire nel breve termine, non facciamo le cose più pompose di quello che sono. Gli interventi sono indubbiamente utili, ma incapaci di generare uno sviluppo duraturo, non sono annunciate riforme strutturali, tranne quella fiscale. Gli emendamenti sono arrivati adesso, li valuteremo e valuteremo se c’è la volontà di ascoltare o andare avanti a colpi di maggioranza”.
Tony Margiotta, Su: “Viviamo in una situazione d’emergenza in cui tutti devono fare la propria parte. Manca la previsione degli investimenti pubblici e privati necessari per rilanciare economia e occupazione. Occorre indicare le risorse da destinare allo sviluppo e all’implementazione delle attività produttive su cui questo Paese vuole puntare per il futuro. Oggi le banche devono investire su progetti seri per creare imprese e dunque occupazione. Occorrono Fondi per finanziare idee innovative. Il turismo e la cultura devono essere il nuovo biglietto da visita di San Marino, capace di attirare nuovi investitori interni ed esterni. Possiamo attirarli solo dando l’immagine di un Paese serio e trasparente. Dal turismo e dalla cultura partirà un’economia sana. Questa Legge sullo sviluppo deve essere il primo passo verso una nuova San Marino”.
Massimo Cenci, Pdcs: “Parlare in questa fase di detassazione degli utili reinvestiti o degli incentivi alle nuove imprese ha senso molto più significativo. Cominciamo a entrare nel vivo di interventi concreti. Io faccio un appunto sull’utilizzo dei decreti: si ricorra il meno possibile alla delega ai decreti perché deve essere il Consiglio Grande e Generale ad affrontare questioni di tale importanza”.
Mirco Tomassoni, Psd: “Lasciamoci alle spalle la stagione scorsa. Il governo si impegni in un’opera riformatrice basandosi su trasparenza, legalità, equità nella distribuzione delle risorse e salvaguardia ambientale. Senza rinnovamento, la ripresa del nostro Paese non potrà che poggiare su basi incerte. Penso che un certo convincimento in questo senso si stia mano a mano diffondendo. La fiducia in noi stessi è l’elemento che può e deve ispirarci. A mio avviso, a volte occorre anche indebitarsi per consentire lo sviluppo: spending review e riforma fiscale non saranno in grado di sollevare sorti del Paese”.
Maria Luisa Berti, Pdcs: “E’ opportuno ribadire il valore del modus operandi. Abbiamo presentato un progetto di legge davvero importante e oggi affrontiamo la legge relativa all’articolato sul sostegno allo sviluppo economico. Apprezzabile la modestia del segretario Felici, quando dice che questo è solo uno dei provvedimenti in materia di sviluppo economico. Dobbiamo attivarci su tutti i fronti per attrarre nuovi imprenditori, ma dobbiamo difendere e valorizzare quelli che già ci sono: creare sistema di massima protezione. Quando dico che è opportuno non pregiudicare operatori esistenti mi riferisco in particolare al settore del commercio”.
Mimma Zavoli, C10: “Fa piacere sentire che sarebbe arrivato il momento di cambiare realmente le cose e di smettere di fare le chiacchiere ai vari tavoli. La nostra economia è già profondamente provata. Fanno piacere i segnali di buone intenzioni, non sempre tradotte nei provvedimenti. Peccato dover sottolineare la mancanza di concretezza delle parole. L’atteggiamento può essere rispettoso da un punto di vista del regolamento consiliare, ma non nei confronti dell’avversario. Con ferma determinazione voi della maggioranza impedite la conoscenza dei vostri intenti. Governo e maggioranza mancano totalmente di rispetto verso questa parte dell’assemblea che rappresenta migliaia di cittadini”.
Alessandro Cardelli, Pdcs: “Intervengo oggi abbastanza preccupato per la situazione del Paese e per un fenomeno che ho osservato. I nostri giovani ormai sognano di andare a lavorare fuori perchè da noi le prospettive non ci sono. Il nostro Paese negli ultimi anni è cambiato completamente.
Il tavolo per lo sviluppo è un percorso a 360 gradi che vuole ricostruire un sistema, stiamo quindi varando una serie di provvedimenti a riguardo. Nel prossimo Consiglio ci sarà la revisione della spesa pubblica e la riforma tributaria. Il segretario di Stato per il Lavoro parla di quasi 750 sammarinesi senza un’occupazione, di cui 161 in cerca di un primo lavoro. Altri temi importanti sono la snellezza della Pa e la certezza del diritto. In particolare, per tanti anni la residenza è stata vista come tabù. Oggi, che il mondo cambia, per gli imprenditori andiamo a superare la discrezionalità politica. Quindi gli investimenti infrastrutturali che devono essere fatti: se vogliamo cambiare o diversificare l’offerta turistica, lo Stato e la politica hanno una grossa responsabilità. Altro strumento importante introdotto nell’articolato sono le start up, un nuovo istituto societario che si differenzia dagli altri. Poi la fibra ottica, il nostro Paese è rimasto indietro, a all’articolo 25 bis viene chiesto all’azienda di completare la sua installazione. Il tavolo per lo sviluppo è uno strumento necessario e condiviso con tutte le realtà economiche del Paese”.
Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Ritengo cruciali i passaggi di questo Consiglio e dei prossimi. La legislatura è partita su due binari forti, rigore e contenimento della spesa e quello della ripresa dello sviluppo economico. Sono due binari che hanno bisogno di camminare in parallelo, cercando diverse forme di equilibrio. Oggi parliamo di piano di sviluppo, credo si possa dire che, pur affermando che siamo solo all’inizio di un percorso, in questo progetto ci sono segnali importanti. Si mostra come nel nuovo quadro di trasparenza sia possibile creare un ambiente atto a stimolare l’impresa. La Repubblica di San Marino vuole creare un habitat perchè questo sia incentivato. Non ci sono scorciatoie. Nel momento che creiamo incentivi, il Paese ha bisogno di grandi interventi infrastrutturali, senza cui questi interventi rischiano di non fare frutto. Ovvio che servono sistemi di tlc efficaci, strutture alberghiere di livello, situazioni che costituiscono l’ossatura di un Paese. Nella legge c’è una parte importante legata all’attrazione di investimenti esteri, che aiutino il Paese a fare un passo in avanti in termini qualitativi. Ma non possiamo aspettarci un intervento esterno senza una valorizzazione da parte di chi nel Paese c’è, fa impresa e ha il capitale per fare impresa. In questi anni tanti capitali sono stati messi da parte, è il momento per cui questi investimenti siano messi in gioco. Non c’è attrattiva se chi è qui non dimostra che è interessante investire. Non ho sentito al tavolo banche e imprese parlare di investimenti sulla formazione e sui giovani. La ripresa si ha se per i giovani ci sono strade da compiere, non è automatico. Un investimento in capacità professionale va stimolato da chi vuole fare impresa.
E ancora, non é pensabile una cultura dello sviluppo che non sia legata alla cultura della solidarietà. Lo sviluppo non è per pochi, mentre gli altri restano tagliati fuori. Dobbiamo essere chiari, non è possibile una riduzione della spesa se non andiamo a rivedere la struttura del rapporto tra Stato e società, non può essere lo Stato che fa tutto. Serve sinergia tra pubblico e privato, la logica della sussidiarietà. Concludo sottolneando che é molto importante quanto è stato fatto. Per la prima volta allo stesso tavolo si sono messi tutti gli attori dei sviluppo sociale ed economico. Se tutti quegli attori sono disponibili a lavorare insieme, questa è la sfida che il Paese può vincere”.