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San Marino, in Consiglio Grande e Generale la risposta alle interpellanze

da Redazione

Nel pomeriggio di ieri i lavori del Consiglio Grande e Generale sono ripartiti dal comma comunicazioni. Si è poi passati alle risposte alle interpellanze.

SAN MARINO – Nel pomeriggio di ieri i lavori del Consiglio Grande e Generale sono ripartiti dal comma comunicazioni. Si è poi passati alle risposte alle interpellanze.

Di seguito un riassunto degli interventi.

Alessandro Rossi, Su: “Secondo Su il nostro Paese non deve indebitarsi con il Fmi. Verso l’organismo internazionale abbiamo un’avversione fattuale, non ideologica, ma le sue indicazioni sono comunque importanti. Per questo abbiamo condiviso l’odg in commissione Finanze, anche se mancano ora degli elementi concreti. Occorre dunque sviluppare una riflessione. Per il Paese è importante produrre una classe dirigente alternativa a quella attuale, è necessario un cambio di passo. Ci sono elementi preoccupanti: per esempio abbiamo permesso alle agenzie investigative di gestire ciò che contengono i caveau senza obblighi sull’antiriciclaggio. Il Patto non vuole modificare il funzionamento della Repubblica dal punto di vista economico e sociale. Noi condividiamo l’atteggiamento di responsabilità, ma la maggioranza è incapace di produrre progettualità e il Paese arretra, mentre il contesto sociale si depauperizza. In commissione Urbanistica una piccola pratica completamente fuorilegge dà la possibilità a un cittadino di edificare dove non si può, in cambio di un marciapiede. È una cultura mafiosa questa, dove è ordinario violare le leggi.

Anche all’interno del congresso di Stato non c’è capacità di relazionarsi e vincono le logiche individualiste che hanno portato allo sfascio il Paese. Si va avanti a colpi di decreti, come sull’intestazione degli immobili a non residenti o sull’università, per cui il discorso di Felici è una cavolata. Dalla commissione Antimafia, dove lasciare entrare i liberi professionisti è stato un grandissimo errore, si dimette il consigliere Gatti, ma altrettanto doveva fare il presidente di Banca centrale. Ma quest’Aula non ha la forza di confrontarsi. La Cdls propone come unico strumento di lotta un referendum per la scala mobile, l’ennesimo segnale dell’incapacità di dialogo del governo e della classe politica. Serve invece capacità di ascolto, ma senza un cambio nell’attuale governo non ci può essere una presa di responsabilità”.

Enzo Colombini, Su: “La politica deve dare un orientamento preciso e non improvvisare su temi così importanti come il lavoro. Le famiglie che sono colpite dalla sua perdita non sono numeri di bilancio dell’Iss, ma danno il senso dell’emergenza sociale. Il segretario di Stato per il Lavoro ha detto che deve tornare sulla riforma, questa sua attenzione all’assistenzialismo lascia un po’ perplessi, non solo la nostra forza politica. In chiunque, anche all’interno della maggioranza, dovrebbe suscitare un po’ di imbarazzo. Sulla presenza all’Interparlamentare torno sull’intervento di Bronzetti. Continuare a partecipare a questi organismi è doveroso per San Marino, è un’opportunità unica, ma ci si deve porre obiettivi più precisi. Nella prossima riunione torneremo a discuterne, al di là della realpolitik di Paesi molto diversi dal nostro, potremmo avere margini di azione più importanti per porci a difesa dei diritti umani”.

 

Interpellanze

Interpellanza presentata dal consigliere Vanessa Muratori (Su) per conoscere le intenzioni del Governo in caso di eventuali futuri eventi analoghi alla recente nevicata, con riferimento allo sgombero neve e alle modalità di recupero delle ore lavorative perse.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Il servizio rotta neve è stato eseguito sulla base di un piano territoriale collaudato negli anni che prevede in contemporanea l’attivazione di interventi sulle arterie principali e su quelle secondarie. Tuttavia, le principali specificità dell’evento non sono ponderabili con sufficiente anticipo e quindi determinano una serie di variabili.
Per l’anno in corso l’evento nevoso ha avuto inizio il 31 gennaio e terminato il 18 febbraio, le operazioni di pulizia si sono protratte per tutto il 19 gennaio e quelle di completamento sono proseguite nei giorni successivi. Nei dettagli, sono stati effettuati  4.323 trasporti con autocarri da mc 10 e 1.001 con autocarri da mc 5 per le operazioni di sgombero neve. I mezzi coinvolti nelle operazioni di polizia sono stati 10 autocarri privati, 2 dell’Aasp, 16 pale private, 3 pale dell’Aasp, 14 trattori privati, 3 turbine spazzaneve, 11 turbine normali, 5 pale private con benna.
Per quanto concerne l’ultimo punto dell’interpellanza si rimanda all’accordo tra il governo e le organizzazioni sindacali per il recupero del servizio non prestato causa neve, sottoscritto in data 5/3/2012”.

 

Interpellanza presentata dal consigliere Federico Pedini Amati (Psrs) sui dettagli connessi al contratto del comandante dell’Ufficio nazionale della Repubblica di San Marino per l’Interpol e alle sue mansioni specifiche.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per gli affari esteri: “Con una delibera del maggio 2007 Maurizio Faraone è stato nominato comandante del nostro ufficio Interpol e il contratto è attivo dal giugno del 2007. Adempie a tutte le mansioni che competono a ogni dirigente di ufficio pubblico. Tra le attività svolte ci sono: partecipazione alla commissione di verifica sul corpo della Polizia civile a gennaio-febbraio 2008; rimpatrio da Cuba di Gianfranco Ercolani nell’agosto 2008; direzione 38^ conferenza regionale europea Interpol nel maggio 2009; partecipazione a gruppo di lavoro a sostegno del Moneyval; nel comitato organizzatore per la visita del Papa; cura dell’accordo con l’Italia sulla cooperazione tra le forze di polizia.

Faraone ha sempre relazionato sulla sua attività, anche sulle manifestazioni di reato più rilevanti in Repubblica e sulle riunioni dell’Interpol. L’organizzazione internazionale favorisce la cooperazione tra i corpi di polizia. Faraone riceve il trattamento economico di decimo livello più le indennità che dopo alcune variazioni ammontano a 2.250 euro per 12 mensilità, cui è stato applicato il taglio del 10%. La durata del contratto è di 5 anni, con possibilità di rinnovo biennale tacito. In caso di mancato rinnovo il rapporto di lavoro verrà mantenuto. Anche perché si è dimesso dagli incarichi che aveva in Italia.

Interpol San Marino ha fornito collaborazioni a varie indagini su riciclaggio e mafia, tra cui Staffa e Camaleonte 2006.

Faraone da 16 ottobre 1982 al 16 giugno 2007 ha prestato attività lavorativa al Sisde”.

Federico Pedini Amati: “Questa mia interpellanza ha creato molto interesse. E’ stato fatto un lungo elenco delle attività svolte da Faraone a supporto di vari organismi, ma nello specifico non sono stati detti i suoi reali compiti. In altri uffici Interpol l’incarico non può durare più di cinque anni e c’è una rotazione ogni due. E’ necessaria una riorganizzazione nei corpi di polizia a tutto tondo, senza fare figli o figliastri in funzione di simpatie. E in questo contesto va rivisto anche il ruolo di Faraone. Inoltre penso che un contratto del genere non si possa fare neanche per dei sammarinesi. Non si può rimanere a vita in Repubblica con un vitalizio che compreso delle indennità arriva a 75 mila euro l’anno, il contratto è illegittimo. Infine è stato al Sisde per molti anni, ma non sappiamo di cosa si occupava. È allora idoneo tenerselo in casa a vita?”.

 

Interpellanza presentata dal consigliere Alessandro Rossi (Su) per conoscere le motivazioni della mancata revoca dell’incarico diplomatico al dott. Bruscoli e gli impedimenti ad emettere atti dell’Autorità giudiziaria.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per gli affari esteri: “Per legge la revoca immediata di un incarico diplomatico prima della scadenza naturale è possibile solo in caso di pendenza di procedimento penale. E non è il caso del consigliere Bruscoli. La revoca può invece essere disposta per qualsiasi motivo con un preavviso di 90 giorni che nel caso in esame fanno giungere la convenzione alla scadenza naturale di giugno. Stessa sorte per il passaporto diplomatico.

Il congresso di Stato, valutato il grave comportamento di Bruscoli con riferimento all’uso improprio del passaporto, ha optato per la revoca con preavviso. La richiesta di restituzione del passaporto non è invece andata a buon fine. Comunque la sua esibizione non è servita a Bruscoli”.

Alessandro Rossi: “Non ci sono indagini in corso su Bruscoli ed è molto anomalo. Occorre approfondire altrimenti trasformerà l’interpellanza in mozione”.

 

Interrogazione presentata dal consigliere Vanessa Muratori (Su) per conoscere nel dettaglio le cifre del costo annuale di ogni bambino frequentante i nidi pubblici e del confronto con le strutture private.

Romeo Morri, segretario di Stato per la Pubblica istruzione: “Lo Stato ha leggi specifiche per la salvaguardia della qualità dei servizi per la prima infanzia. E l’esperienza ha dimostrato la validità di un piano di risposta alle domande delle famiglie. Il governo nella gestione dei servizi punta a costruire delle reti.

Per quanto riguarda i costi della formazione si tratta di 15 mila euro negli ultimi anni per gli 80 dipendenti pubblici e i 17-18 del settore privato, tenuto a degli obblighi precisi in materia. Nel pubblico sono previste due figure: l’educatore e l’addetto. I posti convenzionati presso strutture private sono 66, 13 quelli in asili nido. Lo Stato eroga un contributo per ogni bambino pari a 598 euro per chi è all’asilo nido, 478 euro per chi frequenta gli spazi bambini. Gli asili nido pubblici sul territorio per l’anno 2010 sono 7 e  accolgono 232 bambini. La quota fissa mensile è di189 euro, giornaliera di 5,50 euro. Nell’anno 2010 i proventi sono stati 625.956, 65 euro Tra i costi del personale si contano i 3.044.853 euro di stipendi e 179.000 euro di tfr”.

Interpellanza presentata dal consigliere Giuseppe Maria Morganti (Psd) per conoscere i contenuti del bilancio costi/ricavi della gestione degli asili nido pubblici e per avere un’indicazione dei vantaggi derivanti dalla scelta di appaltare a privati la gestione dell’asilo nido di Falciano.

Romeo Morri, segretario di Stato per la Pubblica istruzione: “E’ una materia delicata che ha avuto 3.500 firme sull’istanza d’Arengo. Dobbiamo prendere tutti una decisione seria e consapevole. Il sistema della prima infanzia è integrato, pubblico e privato, e offre un servizio di alto livello, i criteri sono uniformi per garantire qualità per i servizi da 0 a 3 anni. Lo Stato si è dotato di criteri di salvaguardia, chiamando a forte corresponsabilità i soggetti e le risorse diverse, stabilendo regole per tutti i soggetti e valorizzando l’esperienza dei nidi pubblici. I requisiti sono gli stessi per il pubblico e il privato rispetto ai titolo di studio, cittadinanza o residenza. La quota fissa mensile per le famiglie è di 199 euro per ogni utente, la quota giornaliera è di 5,50 euro per i pasti. Secondo i dati del bilancio dello Stato, i  ricavi per le rette nel 2010 sono stati oltre 625 mila euro, in dettaglio 625.956 euro, e rappresentano il 17% dei costi. Le spese a bambino al marzo 2012 sono di 20.415 euro. Gli stipendi del personale nell’anno 2010 sono stati 3 mln e 238.827 euro, l’88% della spesa totale che ammonta a 3 mln e 672.710 euro (include l’uso dell’immobile, la sicurezza, la prestazione dei servizi…etc).  E’ evidente che i costi del personale incidono nettamente sul totale della spesa. Visto l’istanza d’Arengo e le scelte che il governo deve fare, in una delle prossime sedute del Consiglio grande e generale si prenderà in esame tutto il sistema dei nidi e ci sarà una posizione del governo su questa materia. A tutt’oggi non è stata presa nessuna decisione in merito all’asilo di Falciano”.

Giuseppe Morganti, Psd: “Oggettivamente i dati rilevati dal segretario Morri sono di estrema rilevanza, durante l’esposizione abbiamo tentato di fare una valutazione rapida e ci rendiamo conto che il servizio pubblico ha dei costi rilevanti che vanno tenuti in considerazione anche in maniera disaggregata. Ci sono variabili che non dipendono dall’incremento del numero dei bambini, ma sono costi fissi. E’ un elemento importante. Emerge un dato significativo: i 3 milioni 600 mila spesi per la gestione degli asili nido è una cifra rilevante ma non spaventosa, se suddivisa per i posti disponibili. Ciò non vale per i privati. Occorre disaggregare i costi fissi e fare una valutazione sull’incremento dei posti degli asili pubblici per testare cosa importa in più sulla spesa dello Stato. La risposta è più che esaustiva non cè bisogno di ulteriori approfondimenti. Mi fa piacere sentire che ci sarà la possibilità di tornare su questi argomenti in Consiglio”.

 

Interpellanza presentata dal consigliere Paride Andreoli (Psrs) per conoscere – nei dettagli – i presupposti ed i termini dell’intervenuto rinnovo del contratto di collaborazione con Arturo Cicchetti per la gestione dell’ufficio Segreteria del progetto Smac Card”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per le Finanze: “Il rapporto con Arturo Cicchetti è iniziato il 1^ febbraio 2009 e si è sviluppato con un primo compenso da 38 mila euro per il 2009 e 25 mila euro fino al 31 luglio 2010. Poi per il restante 2010 il compenso è stato di 19mila euro, mentre per l’intero 2011 e anche per il 2012 è stato di 47 mila euro. Il rapporto di collaborazione è di tipo privatistico e tiene conto dell’onere previdenziale. Il netto mensile corrisponderebbe, da dipendente, a 1.200 euro. Lo svolgimento dell’attività dell’ufficio Smac alla segreteria è impropria ma deriva dall’avvio della struttura. Il rapporto di collaborazione con Cicchetti è stato iniziato dal mio predecessore e non ci sono al momento elementi per la sua interruzione”.

Paride Andreoli: “In questo momento, tralasciando i 1.046 disoccupati, vorrei aggiungere che ci sono figure e risorse umane che, in base alla legge, hanno un posto nell’ambito della graduatoria con una certa percentuale di invalidità. Non so se si può andare a prendere in questo contesto qualcuno per ricoprire il ruolo di Cicchetti, ma la legge recita e dà precise indicazioni per favorire la loro occupazione. Io credo che con lo stipendio di Cicchetti si possa trovare dello spazio lavorativo all’interno della Pa se non a due a una persona e mezzo. Un altro aspetto da rilevare è che il segretario di Stato ha voluto precisare che questo rapporto di collaborazione lo ha avuto in eredità dal suo predecessore, ma ciò non significa che si debbano ripetere gli stessi errori. Io non sono né giudice, né magistrato, però dico che Arturo Cicchetti come altri che sono stati allontanati dalle segreterie di Stato sono emersi come coloro che sono stati intercettati telefonicamente nell’ambito dei rapporti con i Vallefuoco. Questi sono elementi emersi”.

 

Interpellanza presentata dal consigliere Alessandro Rossi (Su) su presunte relazioni non istituzionali fra membri del Congresso di Stato e soggetti legati ai servizi segreti italiani.

Augusto Casali, segretario di Stato per la Giustizia: “Conosco Ferragina e Barbato. Il primo è un generale della Guardia di finanza in pensione, mentre il secondo è stato un suo collaboratore ed è colonnello della Gdf. Ho avuto modo di conoscerli due anni fa e ho mantenuto rapporti cortesi. Non ho abitudine di informare il congresso di Stato di tutte le persone che incontro e con cui vado a pranzo e in questo caso non c’era nessuna necessità di farlo. Posso assicurare che la sovranità del nostro Stato non è stata messa in nessun rischio. Ultimamente mi è stato comunicato che Ferragina e Barbato avevano espresso il desiderio di partecipare alla cerimonia di investitura degli Eccellentissimi Capitani Reggenti. Ho fatto formulare richiesta scritta indirizzata alla segreteria di Stato per gli Affari esteri indicando nomi e cognomi dei due invitati e delle loro rispettive consorti”.

Interpellanza presentata dal consigliere Vanessa Muratori (Su) per conoscere gli intendimenti del Governo in merito alla precarietà lavorativa nel settore pubblico.

Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni: “Sul tema della stabilizzazione siamo andati avanti e indietro più volte. E la trattativa con i sindacati va avanti per arrivare a soluzioni sempre più sostenibili. La stabilizzazione è indispensabile, ma anche mettere in campo misure per il risparmio dei costi. Ad aprile dello scorso anno è stato siglato un accordo con i sindacati per affrontare vari temi, tra cui: gli orari di sportello; le aspettative e il part time; i diritti per la maternità; la soppressione di alcune festività; i permessi sindacali per ridurre il monte ore. Il congresso di Stato vuole portare proposte precise in Consiglio e abbiamo degli obiettivi, ma recentemente certe disponibilità sono state ritirate. Ho chiesto ai sindacati di fare delle proposte per vedere se nel prossimo incontro ci sarà una maggiore presa di responsabilità. L’ostacolo maggiore è rappresentato dalla scuola, dove le norme rappresentano una jungla. Comunque non demordo”.

Vanessa Muratori: “Il segretario di Stato è stato chiaro, ma ci sono delle difficoltà. C’è disponibilità per una stabilizzazione a costo zero ma in tempi di crisi occorre dare risposte. È vero che le scuole sono l’ostacolo maggiore, ma anche perché non sono previsti insegnanti di sostegno di ruolo. Sembra che governo e sindacati si addossino le colpe. Trasformo l’interpellanza in mozione”.

 

Interpellanza presentata dal Consigliere Alessandro Rossi (Su) per richiedere un’interpretazione ed un aggiornamento estensivo del comma terzo, articolo 7, della Legge Qualificata 11 maggio 2007 n.1.

Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni: “Le cose sono state scritte sulla scia di un articolo del Corriere della Sera, ma si alza un polverone senza puntare direttamente all’obiettivo e si chiede tutt’altro e non di verificare se i due consiglieri hanno dichiarato o meno quelle somme. Non si tratta comunque di materia del congresso di Stato ma dei gruppi consiliari. Il governo non può svolgere compiti che non gli sono assegnati per legge. Si vuole forse che controlli i consiglieri? Non è appropriato. Per favorire la trasparenza e l’etica nei comportamenti serve un confronto tra i partiti”.

 

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