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Rimini, nuovo Palacongressi: slitta l’inaugurazione

da Redazione

Slitta la data dell’inaugurazione del nuovo Palacongressi di Rimini. Il rinvio di due settimane, rispetto alla data dell’11 settembre, è motivato – spiega una nota – dalla volontà di proporre alla città un evento inaugurale di grande impatto, coerente col valore straordinario che l’opera rivestirà per il territorio.

Slitta la data dell’inaugurazione del nuovo Palacongressi di Rimini. Il rinvio di due settimane, rispetto alla data dell’11 settembre, è motivato – spiega una nota – dalla volontà di proporre alla città un evento inaugurale di grande impatto, coerente col valore straordinario che l’opera rivestirà per il territorio.

La struttura è destinata a diventare il più grande palacongressi d’Italia con un auditorium divisibile in 5 campate per sale da 500 a 6.000 posti e un altro padiglione divisibile in tre campate per altri 4000 posti, sarà inaugurato sabato 25 settembre 2010.
Il rinvio di due settimane, rispetto alla data dell’11 settembre, è motivato – spiega una nota – dalla volontà di proporre alla città un evento inaugurale di grande impatto, coerente col valore straordinario che l’opera rivestirà per il territorio.
Non subirà invece alcuna modifica il calendario congressuale. Il Palacongressi ospiterà quindi, dal 14 al 18 settembre, il convegno mondiale sulle biotecnologie, IBS 2010, 14th International Biotechnology Symposium and Exhibition.

Intanto la Lega Nord – e in particolare il deputato Gianluca Pini – aveva chiamato in causa il Governo per chiedere la sospensione dei lavori. Pini ha chiamato in causa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli in un’Interrogazione parlamentare presentata proprio ieri, quando ha fatto partire, in contemporanea, anche un nuovo esposto alla Procura di Rimini. Il parlamentare leghista punta il dito in particolare su una verifica, su commissione della Procura, da parte di due ingegneri, che hanno trovato un pilastro non a norma, e dunque in mancanza di certezza assoluta sulla sicurezza dell’opera è stato chiesto di bloccare preventivamente il cantiere.

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