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Editoriale: mettiamo le priorità del Paese sul tavolo

da Redazione

Pensiamo alla riforma delle pensioni, alla spending review, all’IVA e al Bilancio dello Stato. San Marino può e deve diventare più attrattivo.

 

di Alessandro Carli

 

Il Segretario di Stato alle Finanze Simone Celli si è recato nei giorni scorsi a Washington per i tradizionali “Spring meetings” del Fondo Monetario Internazionale ma poco si è saputo degli esiti della missione.

Intanto, più internamente, il tempo – una variabile fondamentale – il tempo passa.

La situazione deve essere presa di petto e occorre aprire una serie di tavoli su alcune priorità per il Paese: pensiamo alla riforma delle pensioni, alla spending review, all’IVA e al Bilancio dello Stato. San Marino può e deve diventare più attrattivo. Ha tutte le carte per poterlo fare. Per riuscirci però serve intervenire sulla semplificazione burocratica, sulla reputazione e sulla stabilità del Sistema Paese.

Crediamo che questi “macrocantieri” possano avere riflessi solamente positivi sulla Repubblica. Ma vanno messi a sistema e soprattutto condivisi. Sembra che il passaggio dalla monofase all’IVA possa slittare di un altro anno, quindi dal 2019 al 2020: non va bene, si tratta di altri 12 mesi persi. Occorre lavorare quindi in maniera pragmatica e decisa. Lavorare insieme e seriamente, in un’ottica di ascolto e di recepimento delle esperienze e delle idee per riuscire a trovare la forma migliore per ripartire.

San Marino ha come obiettivo quelli di tornare a essere un sistema competitivo.

Le imprese stanno facendo la loro parte, cavalcando l’onda della ripresa. Se migliorassero le condizioni operative, potrebbero fare di più.

Per uscire da questa fase critica serve l’impegno e la volontà di tutte le parti.

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