Ecco i protagonisti della tornata dell’11 novembre. Oltre 360 candidati. In caso di ballottaggio, si torna alle urne il 25 novembre.
Tanto tuonò (anche nella redazione di San Marino Fixing, che quest’anno ha seguito con grande attenzione i proclama dei vari partiti e movimenti), che alla fine piovve. Si apre oggi ufficialmente la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Grande e Generale, il parlamento di San Marino, che si concluderà tra tre settimane. Si vota l’11 novembre. Sono 33.106 i sammarinesi, di cui 21.898 residenti sul Titano e 11.208 i residenti all’estero, chiamati a scegliere fra i 366 candidati divisi tra le tre coalizioni in lizza più tre movimenti indipendenti che invece correranno da soli.
Diamo un’occhiata ai pretendenti, per capire chi si muove dietro alle coalizioni. Tre le liste che danno corpo a “San Marino Bene Comune”: quella unico di Pdcs (partito democratico cristiano) e Noi Sammarinesi, la lista del Psd (partito dei socialisti e dei democratici) e Alleanza popolare. Sono 60 i candidati Pdcs-Ns (42 democristiani, 7 di Ns e 11 indipendenti da An, Psrs, A&L). Ben 40 invece le candidature per la lista del Psd con 11 indipendenti e diversi esordienti.
Alleanza popolare – che rivede il nome di Tito Masi – schiera 33 nomi in tutto.
Tre liste anche per la seconda coalizione, “Intesa per il Paese”: partito socialista, Unione per la Repubblica e Moderati. La terza, “Cittadinanza attiva”, vede vicini Sinistra Unita e il movimento Civico 10.
Saranno tre i movimenti civici che si presenteranno in maniera autonoma: RETE, San Marino 3.0 e “Per San Marino”.
Nell’ipotesi che al primo turno nessuna forza dovesse ottenere il 51%, la data del secondo è stata fissata per il 25 novembre.
