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I ragazzi hanno fatto “Vivere l’azienda” con idee, prodotti e fatturati

da Daniele Bartolucci

Sei aziende reali, strutturate e operative sul mercato, su cui costruire sei progetti strategici, con tanto di bilancio previsionale, per proiettarne lo sviluppo nel futuro. Questa la sfida su cui si sono cimentati nelle scorse settimane i 34 studenti del V anno del Liceo Economico Aziendale nell’ambito di “Vivere l’azienda”, l’iniziativa ideata e organizzata da ANIS, CSdL e CDLS, in collaborazione con la Scuola Superiore di San Marino e il Gruppo Colombini, per avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro, facendo immedesimare gli studenti nel contesto di un’impresa strutturata, per favorire la comprensione pratica delle materie affrontate durante il percorso scolastico. Il progetto, coordinato da Roberto Parma, Responsabile Formazione e Consulenza Aziendale di ANIS, è iniziato il 25 gennaio, con la visita nell’Head Quarter di Colombini Group, per poi proseguire dal 30 gennaio al 3 febbraio nella sala corsi di ANIS dove, attraverso il confronto diretto con esperti formatori e consulenti (Strategia Aziendale con Simone Mosca, Sviluppo Organizzativo con Leonardo Cospito, Operations Management con Alessandro Ormesi, Sostenibilità Aziendale con Simone Selva e Comunicazione e Marketing con Patrizio Castoria), hanno potuto “vivere” una delle sei aziende a cui sono stati abbinati come team di lavoro: sei realtà già operative, come detto, in sei settori completamente diversi tra loro (dal manifatturiero al turismo, passando per il food e il marketing), ma con le caratteristiche strutturali comuni a tutte le aziende e quindi funzionali al progetto. Al termine delle lezioni, gli studenti hanno proseguito a elaborare i loro progetti d’impresa insieme alle insegnanti che li hanno accompagnati durante tutto il percorso didattico – Carla Balducci (Economia aziendale), Alessandra Mularoni (Diritto, economia Politica e Scienze delle Finanze), Martina Poggiali Diritto (Economia Politica e Scienze delle Finanze), Arianna Serra (Referente area didattico complementare, Diritto ed Economia) – per poi presentarli lunedì 13 febbraio nell’aula magna dell’Università “Lanfranco Ferroni” ai colleghi del quarto anno, ovvero i protagonisti della prossima edizione di “Vivere l’azienda”.

Ad assistere alla presentazione finale, oltre al Dirigente Scolastico Giacomo Esposito, che ha aperto i lavori presentando il progetto ed evidenziandone l’efficacia sia per quanto riguarda la “messa a terra” delle competenze e conoscenze acquisite durante gli studi scolastici, sia anche in vista della scelta – da qui a pochi mesi – di come proseguire tale percorso, anche i rappresentanti delle tre associazioni che hanno ideato e organizzato il progetto: la Presidente Neni Rossini e il Segretario Generale di ANIS, William Vagnini, il Segretario Generale Enzo Merlini e William Santi della CSdL e il Segretario Amministrativo della CDSL Mirco Battazza, che hanno calorosamente elogiato tutti i progetti presentati e trasmesso ai ragazzi tutto il loro entusiasmo e per come hanno saputo sfruttare questa iniziativa non solo per dare concretezza agli studi che hanno approfondito a scuola, ma anche per dare sfogo alla loro creatività. Elemento imprescindibile nelle aziende di oggi, come ha ricordato la Presidente ANIS Neni Rossini, che ha parlato ai ragazzi in veste di imprenditrice, dando ulteriori spunti grazie alla sua esperienza al vertice di SIT Group: “Quello che avete fatto è bellissimo e l’aver lavorato in team vi servirà ancora di più, perché scoprirete – ve lo posso assicurare che è così – che le aziende possono avere la tecnologia più avanzata e innovativa del mondo, ma la loro forza sarà sempre data dalle persone che vi lavorano e dalla loro capacità di lavorare assieme, come avete fatto voi e come dimostrano anche le buone idee che avete proposto oggi”.

Ed eccole, qui di seguito, le sei aziende in cui hanno “vissuto” gli studenti quest’anno, elaborandone i dati di bilancio (dai costi di produzione, acquisti e personale ai fatturati) per riparametrarli alle strategie che hanno ideato, sia per migliorare prodotti e servizi, sia per aumentare le vendite con nuove attività di comunicazione e marketing (in alcuni casi anche cambiando nome all’azienda proposta, in molti altri anche ipotizzando un ampliamento del mercato verso l’estero).

“MC-ANYCA”

Il team di lavoro formato da Berardi Jacopo, Casali Giacomo, Guerra Alberto, Lonfernini Lucio, Ottaviani Alice e Simoncini Sara, ha preso in mano una realtà manifatturiera nell’ambito del B2B che potrebbe riassumere la storia di tantissime aziende oggi sul mercato sammarinese e italiano: nata come torneria artigiana negli anni ’70, oggi è un’industria leader nella produzione di caricatori automatici per torni, grazie a un proprio sistema innovativo che permette ai propri clienti, come da mission aziendale, di aumentare i propri profitti abbattendo i tempi improduttivi. Partendo da questa “storia”, analizzando non solo i punti di forza ma anche le criticità (un esempio è l’essere comunque in un mercato di nicchia), i ragazzi hanno ideato un piano strategico per velocizzare la crescita dell’azienda e la sua espansione sui mercati, anche all’estero. Su questo fronte hanno previsto anche un ampliamento dell’organico, in particolare per quanto riguarda la parte commerciale estera, così come investimenti in nuovi servizi di assistenza e vendita h24.

“GI-NESTRA”

Anche in questo caso l’azienda è impegnata nel settore manifatturiero, ma con una vocazione verso il B2C, anche se “filtrata”, dato il prodotto, da altri operatori (professionisti, imprese di costruzione ecc). Il core di GI-NESTRA è infatti la realizzazione di sistemi di porte e finestre in PVC, legno, alluminio, PVC-alluminio, legno-alluminio: grazie all’esperienza maturata in oltre 40 anni di attività, l’azienda propone soluzioni per ogni situazione. Il team di lavoro composto da Angelini Nicola, Angiuoni Diego, Baldacci Margherita, Grassi Tommaso, Pelliccioni Emanuele e Ricci Lucrezia, ha quindi focalizzato l’attenzione sulla capacità di aggredire il mercato premium (le abitazioni di lusso in particolare, con soluzioni di design anche avveniristiche) e l’allineamento alle dinamiche attuali che stanno spingendo il settore delle costruzioni verso la sostenibilità (dall’utilizzo di materiali alle proprietà di efficientamento degli immobili) anche in funzione dell’approdo sul mercato degli appalti pubblici, ipotizzando anche un avanzamento tecnologico verso la domotica integrata agli infissi.

“HOT-EL SOGNO”

Il settore del turismo è invece quello in cui hanno “vissuto” Andriani Maria Elena, Bacciocchi M. Beatrice, Cenci Giorgetti Gabriel, Morri Andrea e Peverani Vittoria. L’azienda che gli è stata proposta, Hot-El Sogno, è infatti una catena di alberghi a matrice familiare, su cui sviluppare un piano di crescita fondato sia sull’acquisto di nuovi hotel sia in località di mare che di montagna, sia sugli investimenti in personale qualificato per offrire un servizio sempre più all’avanguardia nel rispondere alle esigenze dei turisti, compresa la conoscenza puntuale del territorio per offrire un’esperienza ancora più affascinante. All’aumento dei costi di struttura e di personale, ma anche per il miglioramento dell’area marketing, i ragazzi hanno corrisposto quindi anche le ipotesi di realizzare maggiori ricavi, anche tramite le nuove collaborazioni esterne funzionali, come detto, a far vivere appieno tutte le offerte del territorio limitrofo alle strutture alberghiere in cui alloggeranno i clienti.

“MIL-KING”

Nata inizialmente con il nome di “Fatti mandare dalla mamma”, l’azienda su cui hanno lavorato Balzani Riccardo, Berti Federico, Gatti Chiara, Giorgeti Andrea, Muccioli Alessandra e Panarisi Alessia, è invece ben radicata nel settore Food, con una produzione propria di latte (raccolto direttamente dalle stalle dislocate nel proprio territorio) e in grado di commercializzare e distribuire tutti i tipi di latte, panna, formaggi freschi, formaggi stagionati e gelati. Lo sviluppo di questa realtà è partito dall’ideare un nuovo nome, più moderno e in grado di attirare l’attenzione del pubblico, MIL-KING appunto, scelto dopo la verifica nei registri Marchi e Brevetti. Basandosi su valori come qualità e freschezza, i ragazzi hanno ragionato sul come valorizzare i vari prodotti anche in funzione di una maggiore sostenibilità, data sia dalla filiera corta che dall’investimento in macchinari meno energivori.

“GAD-JET”

Il settore del Marketing è stato invece il “terreno di battaglia” di Balducci Alessia, Bernardi Elena, Cecchetti Ludovico, De Angelis Mirco, De Pasquale Andrea e Ugolini Leonardo, a cui è stata affidata GAD-JET, un’azienda focalizzata sulla Promozione Tramite Oggetto (PTO), ovvero nell’utilizzo di gadget personalizzati in grado di aumentare gli score di lead generation, feedback e valorizzazione del brand dei clienti. Per aumentare il proprio mercato, i ragazzi hanno lavorato sia sul piano della produzione, ipotizzando investimenti in nuovi macchinari per il reparto serigrafia e in nuovi dipendenti sempre in serigrafia che nel reparto grafica, sia nell’area marketing, con l’assunzione di un key account estero. Il tutto calcolando i relativi costi di ammortamento e del personale, in funzione di un aumento previsto di fatturato.

“IL PORK-ETTO”

Anche l’azienda su cui hanno lavorato Bonfini Chiara, Castellani Michela, Canti Valentina, Guidi Matteo e Fiorini Aurora, era nata con un nome diverso e per ragioni legate non solo al marketing ma anche ai nuovi servizi (in particolare il delivery) si è evoluta in un brand più moderno, sia nel nome che nel logo (che hanno realizzato gli stessi studenti), utile ai fini del proprio business: IL PORK-ETTO. L’azienda loro proposta è infatti un classico salumificio, che produce e commercializza prodotti da carne selezionata solo italiana. L’upgrade più evidente, oltre al nome, è stato il delivery: un servizio in grado di servire il cliente finale in maniera puntuale e smart, per il quale è stato ipotizzato – e quindi calcolato – l’investimento nell’acquisto di un nuovo furgoncino brandizzato e l’assunzione di un addetto alle consegne. Un altro focus è stata la sostenibilità, con un’attenzione particolare alla lotta agli sprechi e ridurre quindi l’impatto ambientale. Sul piano del fatturato, inoltre, è stata studiata l’apertura di nuovi mercati, avviando attività nelle principali città metropolitane italiane.

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