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Editoriale: Fondo Monetario Internazionale, bisogna fare i compiti a casa

da Redazione

Di carne al fuoco ce n’è molta, ma si inizia a capire anche la strada che si dovrà prendere.

 

di Daniele Bartolucci

 

“Le recenti elezioni generali e l’istituzione di un governo di coalizione a quattro partiti”, scrive il FMI nella relazione finale, “offrono l’opportunità di creare un ampio consenso per le riforme necessarie e garantire un’attuazione efficace”. D’accordo anche il Governo che, tramite i Segretari di Stato Gatti e Beccari, si è approcciato alla visita in maniera positiva: “E’ un’opportunità che va colta, essendo arrivata proprio all’inizio della legislatura”. L’opportunità di partire con il piede giusto, condividendo gli obiettivi da raggiungere in pratica. Che sono quelli palesati da tempo dal FMI, e che a cadenza annuale vengono riproposti, enfatizzando sempre di più l’urgenza di intervenire. Un’urgenza dettata oggi da un debito che, pur di dimensioni limitate (360 milioni di euro), risulta insostenibile se non verranno presi gli opportuni provvedimenti. Interventi che il Governo ha in gran parte elencato nel proprio programma e che ora dovrà calendarizzare. La questione banche non è così semplice, ma occorrerà partire quanto prima. Allo stesso modo la dinamica della liquidità statale (ci sono da pagare stipendi e forniture), così come l’insostenibile impianto pensionistico. Di carne al fuoco ce n’è molta, ma si inizia a capire anche la strada che si dovrà prendere. Che il Governo e San Marino, in verità, dovranno prendere. Una strada che appare certamente in salita, ma non impossibile. L’unica vera difficoltà è il tempo: ce ne è veramente poco. Ad aprile ci saranno gli Spring Meetings del FMI e San Marino dovrà presentare qualche progetto concreto. Questa volta bisogna fare i compiti a casa e bisogna farli bene.

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