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San Marino, Consiglio Grande e Generale: furti e comma comunicazioni

da Redazione

La seduta si è aperta con l’indirizzo di saluto all’Aula da parte dei nuovi Capitani reggenti, Valeria Ciavatta e Luca Beccari. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

La seduta del Consiglio grande e generale si è aperte il 10 aprile con l’indirizzo di saluto all’Aula da parte dei nuovi Capitani reggenti, Valeria Ciavatta e Luca Beccari. Prende poi parola il segretario di Stato per gli Affari interni, Gian Carlo Venturini, per intervenire in merito agli ultimi furti avvenuti in Repubblica e aprire così il dibattito in comma Comunicazioni. Tocca poi a diversi consiglieri intervenire, i bonus ai funzionari di Banca centrale e il nuovo incarico affidato all’ex capo della Vigilanza, Antonio Gumina, sono tra i temi più gettonati.

A nome della maggioranza, il consigliere del Psd Guerrino Zanotti presenta un ordine del giorno in risposta alle istanze sollevate nei giorni scorsi dal comitato Disoccupati, che impegna il governo a predisporre interventi normativi, anche temporanei e straordinari, per sostenere le famiglie sammarinesi in difficoltà economica. Il comma comunicazioni termina con le risposte alle interpellanze da parte dei segretari di Stato. L’Aula affronta quindi una serie di nomine: Nicola Renzi, Ap, sostituisce S. E. Valeria Ciavatta in Commissione Giustizia, mentre Mario Venturini, Ap, prende il suo posto in commissione Finanze. Parimenti, al posto di S.E. Luca Beccari, viene nominato Massimo Andrea Ugolini, Pdcs, in commissione Bilancio, e Gian Franco Terenzi, Pdcs, in Commissione consiliare sul fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata. E ancora: Massimo Andrea Ugolini, Pdcs, sostituisce Denis Amici dal Consiglio dei XII, mentre lo stesso Ugolini viene sostituito da Mariella Mularoni, Pdcs, nella commissione consiliare Affari istituzionali. La stessa Mularoni prende il posto di Ugolini nel gruppo Nazionale sammarinese presso l’Unione interparlamentare. Infine, con 42 voti a favore, due schede bianche e due nulle, Ugo Rescigno viene nominato membro del Collegio Garante della costituzionalità delle norme.

I lavori proseguono con la presentazione della riforma del Catasto.

Di seguito una sintesi della prima parte della seduta pomeridiana.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “Sugli ultimi episodi di furti, confermo che riguardano intrusioni in abitazioni civili, prive di sistema di allarme. Ci sono stati anche dei tentativi poi falliti, dove tali sistemi non ci sono. Si è riunito il consiglio di dipartimento di polizia per fare il punto della situazione e aggiornare gli interventi posti in essere. Per tutelare i cittadini sono stati confermati l’intensificazione del controllo del territorio, in collaborazione con i vari corpi di polizia. Sono stai condivisi dei piani di azione e sicurezza e attribuite funzioni di ulteriore monitoraggio e controllo. Utilizzando più personale possibile. Come fatto lo scorso anno prima dell’estate. Resta poi l’importanza della fattiva collaborazione da parte della cittadinanza. Prosegue intanto la definizione del piano di videosorveglianza: a livello di infrastrutture è completo e nella seduta di martedì del congresso di Stato è stata consegnata una prima bozza di regolamento per disciplinare la materia, prima di installare numerose telecamere, in particolare ai confini. Serve anche una valutazione da parte del garante della privacy. Si tratta di uno strumento ulteriore per garantire la sicurezza. Non possiamo abbassare la guardia, occorre procedere nel percorso e l’argomento va affrontato anche all’interno della riorganizzazione dei corpi”.

 

Francesca Michelotti, Su: “Due brevi comunicazioni. La prima sull’appello a tutte le forze politiche per un patto di responsabilità fatto dai lavoratori disoccupati per avere una risposta. Si tratta di una condizione deprimente e il Consiglio non può rimanere a un livello generico di presa di posizione, occorre dare risposte concrete. Dobbiamo fare uno sforzo per capire che questo non è un momento come gli altri e c’è bisogno di idee nuove, al di fuori dei canali ordinari. Mi appello alla responsabilità. La seconda comunicazione riguarda le dichiarazioni del segretario di Stato Felici sui bonus ai funzionari di Bcsm e sul nuovo incarico ad Antonio Gumina. Prenderà 60 mila euro all’anno per cinque anni. Felici assicura che la scelta di Gumina deriva anche dall’odg approvato a febbraio. Su aveva puntato in quel documento sulla riduzione e azzeramento dei crediti di imposta concessi ad alcuni intermediari, le banche, ottimizzando le azioni di riduzione delle perdite. Questo comma giustifica la nomina di Gumina secondo Felici. Ci sembra spropositata l’idea. Gumina non ha avuto questa preoccupazione quando era in Bcsm. Non siamo d’accordo che sia reclutato per questo obiettivo, doveva farlo prima e non è l’interlocutore migliore per ridurre i benefici fiscali dati alle banche anche su suo consiglio. È beffardo e scorretto, non accetto la motivazione data al reimpiego di Gumina. Si tratta forse di uno degli obblighi non scritti che dobbiamo mantenere verso un partner italiano come Banca d’Italia per dare garanzie su come succedono le cose a San Marino? Come avvenuto nel passato per altri personaggi come Loperfido?”.

 

Mimma Zavoli, C10: “Ci auguriamo questo sia il semestre che porti sul fronte del mondo del lavoro delle novità. Accolgo l’appello di Michelotti per una più puntuale azione della politica sammarinese, ricordo i numeri: oltre 1500 disoccupati, la maggiorparte diplomati, con l’incidenza del 16% di laureati, centinaia le attività che hanno chiuso, abbassamento generalizzato delle offerte di lavoro… Sembra il racconto di una crisi che non ci riguarda invece è qui, palpabile e soffocante. Se fosse stata ben chiara la situazione, non si sarebbe temporeggiato sul codice del lavoro che il Paese intero attende, invece registriamo un ritardo ingiustificato. Se fosse chiara la profondità del problema, governo e maggioranza avrebbero dobuto inserire in agenda gli interventi emergenti, le priorità sono altre. Il lavoro si favorisce con predisposti normativi che diano sostenibilità a imprenditori e lavoratori, con la consapevolezza che la prima fascia da tutelare sono i lavoratori. Speriamo la riforma delle licenze possa produrre effetti positivi. Noi di C10 ci abbiamo provato a dare risposta ai cittadini senza lavoro, senza tecnici strapagati, abbiamo depositato due pdl, il primo sul reddito di cittadinanza, finito nel cassetto da oltre un anno. L’altro sul lavoro farà la stessa fine. Ci abbiamo provato e speravamo di essere un pungolo per questa politica immobile”.

 

Luca Lazzari, Su: “Informo l’Aula che poco fa ho consegnato alla Reggenza la lettera di dimissioni dal gruppo consiliare di Su, qualche tempo fa si è aperta una fase di verifica, ma purtroppo non ha avuto esito positivo. La mia attività politica continuerà tra le fila dell’opposizione come indipendente”.

 

Luca Santolini, C10: “Nei giorni scorsi sono stato contattato da diversi anziani che percepiscono la pensione minima, mi hanno segnalato che una serie di medicinali e integratori, che arrivano a costare anche 18 euro a scatola, saranno dati d’ora in poi a pagamento. Mi hanno riferito che secondo loro questo è stato fatto perchè il problema come quello del colesterolo alto deve essere combatutto con uno stile di vita più sano, invece che con i medicinali. Posso concordare, ma la prevenzione va fatta con campagne mirate e fino ad oggi sono state fatte all’acqua di rose”.

 

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “Vorrei rispondere alle inappropriatezze di Santolini. Quello che sta dicendo non è sui farmaci ma sugli integratori detti Omega 3. Noi come Iss prescrivevamo per 100 mila euro Omega 3 a chi lo richiedeva, quando però non risultano benefici, se non per chi ha avuto cardiopatie o disturbi al cuore, cui comunque vengono tuttora dati gratuitamente. E’ una lettura non politica ma del servizio farmaceutico che applica protocolli appropriati. E’ una scelta del centro farmaceutico che si basa su linee razionali degli organismi preposti a livello internazionale. Non abbiamo tolto la prevenzione, abbiamo tolto certe cose a chi non davano beneficio. E’ una scelta di natura tecnica”.

 

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Risulta davvero arduo dover ricondurre tutte le problematicità sammarinesi rivolte al vile denaro. Ma siamo all’interno di un periodo socio-economico in cui inevitabilmente tutto è da ricondurre lì. Qui, nella terra di Marino, oggi la gente comune comincia brutalmente – e giustamente aggiungo io- a ragionare con la pancia, piuttosto che con la testa. Ma la gente comune, il popolo è oramai inascoltata. Il debito pubblico frutto di anni sciagurati, di insana politica, attuata da alcune persone presenti ancora oggi in quest’aula, piuttosto che di gruppi consiliari che qui oggi parlano di una equità farlocca, li possiamo toccare con le mani, ogni dannato giorno. Tale stato di cose, ossia il ragionare con la pancia, è un segnale deleterio. Diverse volte ho citato la parola schizofrenia in quest’aula. Essa non deve essere colta come una offesa; è semplicemente una constatazione di come questa Maggioranza, del Bene Comune ha solo il nome che identifica la coalizione vittoriosa alle ultime elezioni. Del reale significato etimologico dei termini Bene Comune non ha la più pallida idea di cosa si intenda. Se siamo giunti ad una situazione tale, evidentemente non si tratta di mera sfortuna o di fato. Si è di fronte alla procrastinatura del male. Chi gestiva e gestisce ad oggi la cosa pubblica, vuoi quale dirigente del settore pubblico o qualsiasi altro ruolo che con esso si va ad interfacciare, ha evidentemente avuto delle lacune in questi decenni, causate in primis dall’approssimativa preparazione nel dover saper gestire tutto ciò per cui era ed è lautamente pagato. La mancata responsabilizzazione protrattasi per anni, unita alla amicizia politica, hanno creato questo stato di cose, che ad oggi non mostrano affatto la famosa luce in fondo al tunnel. Di casi eclatanti che l’attuale Bene Comune sta perseguendo ve ne sono talmente tanti, mi si consenta di potere porre l’attenzione su alcuni. Il più recente: l’acquisto dell’ultima ora da parte del Segretario alle Finanze nel proprio staff, del signor Antonio Gumina, ex capo della Vigilanza di Banca Centrale. Non sarò di certo io quello che potrà andare a tastare il polso sulla bravura o la necessità che tale investimento porterà in termini di riscontro e concretamente, a tale segretaria. Basti citare semplicemente le cifre e le motivazioni propinate dallo stesso Segretario Felici durante una conferenza stampa di un paio di giorni fa. Ognuno è padronissimo di scegliere le persone che si ritengono più utili per il raggiungimento dello scopo, ma è certo che in questo caso la “mano lunga” della politica poteva anche attendere. Se si ha la possibilità di poter accedere alla pagina internet del sito di Banca centrale, alla sezione Vigilanza è spiegato il ruolo che tale settore riveste nello scacchiere multicolore sammarinese. In sostanza, il governo e il segretario alle Finanze hanno ben pensato di acquisire in capo ed a spese dello Stato stesso, una persona che per anni già avrebbe dovuto svolgere quel ruolo, essendo stato per l’appunto responsabile del settore di Vigilanza di Banca Centrale. Tale comportamento è sintomo -appunto- della schizofrenia di cui sopra”.

 

Federico Pedini Amati, Ps: “Tornando al discorso dei dirigenti di Banca Centrale credo che in un momento come questo, in cui chiediamo enormi sacrifici ai nostri concittadini, andare a premiare persone che hanno già stipendi lauti, non sia opportuno. Penso stoni con la realtà. Prendo atto delle dimissioni del consigliere Lazzari dal gruppo di Sinistra Unita: non entro nel merito ma prendo atto di questa decisione”.

 

Tony Margiotta, Su: “Siamo rammaricati per la decisione del consigliere Lazzari di staccarsi dal gruppo consiliare di Sinistra Unita. Abbiamo tentato ogni strada per scongiurare questa fuoriuscita ma purtroppo senza successo. Resta intatta la nostra disponibilità al dialogo per ricucire le incomprensioni”.

 

Andrea Zafferani, C10: “Richiedo al segretario Valentini un riferimento sull’andamento delle trattative con l’Unione Europea perché abbiamo letto di problemi nella scelta dei temi e nella nostra capacità di negoziare. Mi aspetto nei tempi più brevi possibili un aggiornamento. L’ordine del giorno sullo sviluppo del settore bancario non prevedeva nomi né questo folle compenso fuori da ogni logica, vi prendete la responsabilità di questo schiaffo dato ai cittadini”.

 

Luigi Mazza, Pdcs: “Rispetto alle problematiche sollevate dai lavoratori disoccupati, abbiamo elaborato un ordine del giorno. Possibilmente insieme alle forze di opposizione, spero si arrivi a un testo comune che dia risposte in prospettiva. Sull’incarico a Gumina non entro nel merito, ma un primo elemento va detto, l’osservatore non si è creato i debiti. Non mi potete dire che non è un problema sollevato dall’ordine del giorno, quante volte si è detto, collega Michelotti, cosa farà lo Stato per recuperare il credito di imposta? Abbiamo tutti indicato la necessità di un osservatore ed era emerso in quell’ordine del giorno. Sul compenso possiamo ragionare, non è annuale ma spalmato su cinque anni. Rispetto Bcsm, credo sia stato inopportuno, mentre il governo ha fatto delibere di tagli di spesa, elargire dei beni di produzione alla dirigenza, spero che gli organismi di quell’istituto ritornino sulla questione e li riducano. Se quella è la condizione contrattuale cui fare fronte, venga disdetta immediatamente. Chi parla di integratori guardi nella sua borsa , il farmaco è una cosa e un integratore un’altra, dei demagoghi le piazze possono essere sempre piene. Su Luca Lazzari non mi esprimo, riguarda quella forza politica. Infine il regolamento consiliare non risolverà tutti i problemi di efficienza, richiamo tutte le forze politiche affinché si trovi un metodo oppure con fatica proseguiremo i lavori in questa legislatura”.

 

Rossano Fabbri, Ps: “Mi ha colpito l’intervento del capogruppo del Pdcs che riconosce come condivisa da tutta l’aula l’inopportunità dei premi di produzione che il Cda di Bcsm ha riservato ai suoi vertici. Se il consigliere Mazza li ha indicati come inopportuni, credo che questo Consiglio abbia la forza di passare dalle chiacchiere a provvedimenti e decisioni unanimi. Perché è stato destinato anche uno 0,15% sul recuperato? Quale logica c’è? Tutti noi siamo consapevoli del ruolo del sistema bancario del Paese, vorremmo si fosse coerenti con i provvedimenti da mettere in campo che, per ora, ci lasciano perplessi”.

 

Augusto Michelotti, Su: “A nome del gruppo consiliare di Su vorrei assolvere a un dovere e porgere il migliore auguri di Su ai Reggenti ed esprimere il nostro apprezzamento per il discorso di insediamento, il riferimento all’etica e ai valori di Stato e l’invito a non abbandonare la questione morale”.

 

Stefano Macina, Psd: “Sui premi di produzione Bcsm ha deciso in maniera autonoma, ci auguriamo che allo stesso modo Bcsm tenga conto anche delle riflessioni sulla contingenza politica e che voglia riservare quel tipo di intervento non ai dirigenti ma a un fondo per la formazione o all’organizzazione di convegni sul sistema bancario. In Aula si è richiamato spesso governo e maggioranza affinché gli interventi fatti su banche e finanziarie non finiscano in erogazione di contributi pubblici e poi ci si è lamentato che le azioni per il recupero dei crediti nessuno le fa, perché tanto alla fine è lo Stato che paga con il credito di imposta. L’Aula ha impegnato il governo per intervenire su questo terreno ed è stata individuata una soluzione. Qualcuno comunque dovevamo nominare per dargli quell’incarico, se no la situazione non andava avanti, non vogliamo sentirci dire nei prossimi anni che non abbiamo fatto niente. Mi sembra improprio in Aula esprimere giudizi professionali sulle persone, il giudizio dovrà essere espresso quando arriveranno o non arriveranno i risultati. Fra un anno è giusto che il governo verifichi se ci sono già dei risultati”.

 

Alessandro Mancini, Ps: “Ringrazio le eccellenze per l’intervento fatto ad inizio seduta. A nome del gruppo socialista ringrazio la Reggenza per il messaggio inviatoci. Su Banca Centrale voglio soffermarmi sulla decisione del consiglio direttivo che ha dato indicazione di elargire premi di oltre 300 mila euro: la politica ed il Governo dovevano interessarsi prima sulle intenzioni del consiglio direttivo della Banca Centrale e dare il proprio indirizzo invece di disinteressarsi. Dare al dottor Gumina la funzione di recupero crediti è stata una scelta su cui non entro nel merito ma tra un anno mi auguro venga fatto un bilancio del lavoro svolto per capire se è stato o meno svolto correttamente il lavoro assegnatogli”.

 

Roberto Ciavatta, Rete: “Visto che si parla di regolamento una cosa va chiarita: snelliamo i lavori e rendiamo più operativo il Consiglio grande e generale, ma non si utilizzi questa motivazione per negare la libertà di espressione alle opposizioni e per appiattire il dibattito. Sulla questione dei premi in Banca Centrale e del dottor Gumina io penso che siamo dinanzi a una questione importantissima: se è confermato che tutte le forze di maggioranza e opposizione non sono d’accordo con intervento preso da Banca Centrale non si può accettare che l’istituto di credito una volta si consideri autonomo mentre l’altra “no”. In questo caso dunque occorre un intervento diretto su Banca Centrale per restituire quei 300 mila euro alle casse di Banca Centrale. Su Gumina è legittimo per un segretario di Stato nominare un consulente per occuparsi del recupero crediti ma a quel punto il segretario di Stato in questione deve riconoscere il suo fallimento nell’attività di recupero crediti”.

 

Guerrino Zanotti, Psd: “Chiedo alla Reggenza di poter mettere in votazione l’ordine del giorno alla fine della sessione attuale. Nel documento il Consiglio grande e generale “impegna il Governo a predisporre interventi normativi, anche temporanei e straordinari al fine di: “1) Fornire uno strumento in grado di affrontare con celerità e appropriatezza i disagi economici delle famiglie e dei cittadini che si trovino in condizioni economiche particolarmente critiche, da affiancare agli interventi a sostegno delle famiglie già esistenti e con l’impegno di valutare la compatibilità degli strumenti di protezione sociale esistenti alle attuali difficoltà delle famiglie 2) Incentivare le scelte di auto imprenditorialità con particolare riferimento ai giovani in cerca di prima occupazione e di coloro che hanno perso il posto di lavoro 3) Agevolare e sostenere la formazione di forme societarie e/o cooperative formate da disoccupati anche coinvolgendo il sistema creditizio sammarinese, nella massima trasparenza in tema di responsabilità al fine di utilizzare le professionalità acquisite e formarne di nuove 4) Individuare attività o servizi di interesse collettivo che lo Stato può affidare a soggetti esterni 5) Definire entro 60 giorni la modifica del Patto di Servizio individuando le attività socialmente utili nell’ambito delle quali inserire i lavoratori percipienti gli ammortizzatori sociali”.

 

Nicola Renzi, Ap: “Esprimo compiacimento per il discorso delle loro Eccellenze, sono contenuti principi fondamentali tesi a ridare forza e aumentare la dignità di questo Consiglio. Auspichiamo che questo indirizzo possa trovare applicazione in questo semestre. Secondo argomento che vorrei trattare è la questione di banca centrale e dei premi erogati. La mia forza politica è stata la prima ad aver posto questo tema, le sollecitazioni che mi hanno preceduto vanno vagliate per trovare soluzione più idonea. Si è riscontrato infatti un non apprezzamento unanime”.

 

Risposte interpellanze/interrogazioni

 

Interpellanza presentata dai Consiglieri Andrea Zafferani e Luca Santolini per conoscere nel dettaglio le intenzioni del Governo sulla prevista riforma della legge sul diritto allo studio Si associano i Consiglieri Mimma Zavoli e Franco Santi per richiedere risposta.

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per l’Istruzione: “Di seguito, l’elenco dei Contributi per gli studenti che frequentano corsi di laurea in sedi non raggiungibili quotidianamente in Italia – Europa: La legge n° 5 del 21/01/2004 relativa al Diritto allo Studio concede un contributo libri di € 320,00 a tutti gli studenti universitari che superano almeno tre esami o 1/3 dei crediti presenti nel piano degli studi. Inoltre la Legge prevede l’erogazione dell’assegno di studio (al 1° anno sulla fiducia – per gli anni successivi al completamento di tutti gli esami o dei crediti presenti sul piano degli studi) che e suddiviso in tre scaglioni e calcolato sulla base del reddito annuo pro – capite.

€ 2.310,00 – 1° scaglione reddito pro capite fino a € 11.400,00

€ 1.520,00 – 2° scaglione reddito pro capite fino a € 14.800,00

€ 770,00 – 3° scaglione reddito pro capite fino a € 18.200,00

Per le sedi extra europee (corsi di laurea e dottorati post laurea conseguiti negli Stati Uniti d’America) la Legge prevede gli stessi contributi ma, sulla base della decisione adottata dalla Consulta Pubblica per l’Istruzione del 24 gennaio 2007, l’erogazione avviene solo dopo aver conseguito il titolo e dietro presentazione della dichiarazione di valore dell’Ambasciata per il relativo riconoscimento del titolo in Italia.

Assegno di merito

Per gli studenti piu meritevoli la Legge prevede l’assegno di merito:

– per la scuola secondaria se la media dei voti e ≥ 8,5/10

– per il conseguimento del diploma di maturita se il voto finale e ≥ 90/100

– per l’Universita se la media dei voti e ≥ 28/30

– per il conseguimento della laurea se il voto finale e ≥ 107/110.

Prestito sulla fiducia ammonta a 4.400 euro.

L’art. 8 della presente Legge regola il Prestito a favore degli studenti maggiorenni che lo richiedono. Viene erogato dai nostri Istituti di Credito sulla base di una convenzione stipulata annualmente. Le condizioni sono vantaggiose: gli interessi sono molto bassi (0,50% circa) e sono per il 50% a carico dello Stato e per il 50% a carico dello studente.

Si può richiedere il prestito per ogni anno di studio. La restituzione: dopo tre anni dal termine previsto del corso di studio, con 4 rate ogni 3 mesi. Lo studente che chiede il prestito e interrompe gli studi (ad eccezione di chi presenta certificato medico) é tenuto alla restituzione entro un anno.

Il problema, che si e già verificato in più di un’occasione, e che lo studente che deve restituire sposti la residenza fuori San Marino e non si faccia più trovare o non riesca a trovare lavoro che gli permetta di restituire la somma dovuta.

Corsi post laurea – Dottorati – corsi di specializzazione – Master

L’Art. 9 recita: Al fine di favorire il conseguimento di una maggiore specializzazione nel campo degli studi prescelti ed una maggiore professionalità, la Repubblica istituisce borse di studio a favore degli studenti iscritti a corsi successivi al conseguimento della laurea o della laurea specialistica, di durata almeno biennale, finalizzati al conseguimento del diploma di specializzazione, del dottorato di ricerca o del master universitario.

La effettiva frequenza dei corsi per i quali e erogata la borsa di studio e condizione necessaria per poterne usufruire. La borsa di studio di cui al presente articolo e incompatibile e non cumulabile con altri contributi o retribuzioni erogati da enti pubblici o da privati della Repubblica di San Marino o di altri Paesi, percepiti in virtù della frequenza del medesimo corso e viene erogata esclusivamente in caso di iscrizione a corsi in sedi non raggiungibili quotidianamente.

La borsa di studio è erogata in forma scaglionata, tenendo conto dell’ammontare del reddito familiare pro-capite annuo, sulla base della seguente tabella:

Scaglione Reddito familiare pro-capite annuo Ammontare borsa

di studio

1° € 11.400,00 € 3.300,00

2° € 14.800,00 € 2.200,00

3° € 18.200,00 € 1.000,00

In via di definizione è la Legge di riforma delle norme sul Diritto allo Studio che nel caso specifico richiesto dall’interpellante prevedono la possibilità di: • aumentare l’ammontare delle borse di studio per la frequenza a corsi in Paesi stranieri diversi dall’Italia, fermi restando i requisiti di reddito, fino al 100%, sulla base di maggiori oneri sostenuti e debitamente comprovati;

• Conferire al Congresso di Stato, sentito il parere della Consulta Pubblica Istruzione, in

base a particolari opportunità e/o ad accordi stipulati con Istituti ed Enti di ricerca, la

facoltà di istituire borse di studio speciali, di determinarne l’ammontare, di stabilire i

requisiti di ammissione e di indicare le sedi presso cui dovranno essere usufruite”.

Interpellanza presentata dal Consigliere Augusto Michelotti sugli intendimenti del Governo ai fini della salvaguardia del territorio della Repubblica ed alla preventiva informazione dei cittadini rispetto ai rischi derivanti da calamità naturali (depositata in data 17 marzo 2014).

 

Matteo Fiorini, segretario di Stato per l’Ambiente: “La configurazione morfologica dei nostri versanti sono ad alta propensione al dissesto idrogeologico. A San Marino la diffusa cultura della difesa del suolo, la legge speciale zone calanchive degli anni ’70 hanno permesso di contenere i danni e negli anni sono stati predisposte ulteriori normative per tutela ambiente. La segreteria che rappresenta ha promosso il regolamento sui criteri per concessione affitto terreni pubblici in base ai quali l’affittuario dovrà impegnarsi sulla sicurezza e manutenzione dei terreni. Qualora le frane interessino terreni privati la segreteria collabora per opportuni interventi. Il servizio civile ha instaurato collaborazione con protezione civile regioni limitrofe, per tanto in previsione di eventi calamitose a San Marino sono allarmate forze di sicurezza e protezione civile, cittadini interessati sono coinvolti da uffici di competenza. L’attività d monitoraggio del territorio è smepre assicurata da Aass, Aspl e Ugrai. Sugli stanziamenti per recenti emergenza: ogni anno sono stanziate per bonifiche su bilancio Aaspl, se insorgono emergenze eccezionali come calamità naturali, il capo protezione civile può predisporre apposito decreto”.

 

Interpellanza presentata dai Consiglieri Andrea Zafferani e Mimma Zavoli sui costi dei Centri Estivi per l’anno 2014

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per l’Istruzione: “Le spese relative alle quote di iscrizione ai Centri Estivi non rientrano nell’Allegato A “Passività deducibili di cui al comma l, lettera c) dell’art. 14” della Legge n. 166/2013; 2) essendo tali spese già deducibili a norma del punto 1, comma a) del medesimo art. 14 della Legge n. 166/2013, non si ravvisa -al momento -la necessità di intervenire con gli strumenti normativi previsti dall’art.14 punto 7, della citata Legge; 3) le spese relative alle quote di iscrizione ai Centri Estivi sono comunque deducibili a norma del punto l, comma a) del medesimo art. 14 della Legge n. 166/2013, trattandosi di spese effettuate in territorio sammarinese per l’acquisto di beni o servizi e che concorrono a formare la così detta “quota Smac”. 4) L’esigenza di addebitare in anticipo anche il costo della mensa è nata da esigenze di natura pratica. Mentre durante il periodo scolastico, la frequenza è sempre molto alta, nei Centri Estivi la frequenza dei bambini è discontinua; un giorno può essere del 95%, il giorno seguente del 70%. Sebbene i pasti vengano preparati ogni mattina, sulla base del numero di bambini presenti, l’approvvigionamento deve essere fatto il giorno precedente. Questa frequenza altalenante comporta, purtroppo, un certo spreco di cibi comprati freschi che non possono essere riutilizzati nei giorni seguenti, in quanto i cuochi devono seguire il menù previsto dal servizio pediatrico, e non possono neanche essere congelati. Da qui “esigenza di richiedere l’addebito della refezione in modo forfettario invece che “a consumo”. Gli anni passati, e anche quest’anno, è stata prevista la possibilità di richiedere il rimborso della quota refezione versata, sotto forma di storno dalla refezione dell’anno scolastico seguente, nel caso in cui i genitori, per motivazioni varie, decidono di non far frequentare più il figlio per l’intero modulo. Per ogni bambino, il costo di refezione a tempo pieno è pari a 4,20 euro e comprende merenda del mattino pranzo merenda del pomeriggio. Il costo della refezione a tempo ridotto è invece pari a 3,70 euro e comprende merenda del mattino e pranzo. Per quanto riguarda il personale, la scuola incassa 5,32 euro per il solo pranzo dì cui:

-3 euro addebitati direttamente al dipendente;

-2,32 euro quale quota versata dal Fondo Servizi Sociali, come ogni altre) dipendente pubblico o privato, secondo le vigenti disposizioni. Va ricordato che il pranzo effettuato in una qualunque mensa del territorio, per i dipendenti ha un costo di €:2,60 (per primo, secondo, contorno e bevanda). Quindi, al personale dipendente delle scuole viene addebitato un costo superiore a qualunque altro lavoratore che usufruisce del servizio mensa.

Inoltre, il momento del pranzo è comunque un momento lavorativo in quanto, durante il pasto, gli insegnanti svolgono la loro funzione educativa e di assistenza nei confronti dei bambini. 6) Va subito specificato che il servizio dei Centri Estivi è un servizio extrascolastico che si svolge in strutture scolastiche. Quindi, è facoltativo e non prevede lo svolgimento di lezioni o compiti. Durante i Centri Estivi i bambini svolgono attività pratiche, laboratori e giochi, guidati e supervisionati da personale con la necessaria formazione. Nell’ottica di contenimento/razionalizzazione della spesa è stato necessario revisionare le tariffe del 2013 in quanto queste erano eccessivamente basse e il servizio era in enorme perdita. Senza contare il costo delle strutture e del personale ausiliario (bidelli e cuochi), il differenziale fra le entrate provenienti dalle quote di iscrizione e le uscite per gli stipendi degli animatori ha comportato nel 2013 un deficit di ( 295.000. Nonostante la revisione, le tariffe 2014 sono ancora inferiori a quelle praticate nel circondario da servizi privati, tanto vero che comporteranno ancora un deficit ma di gran lunga inferiore. Sempre escludendo il costo di strutture e personale ausiliario, il differenziale fra le entrate provenienti dalle quote di iscrizione e le uscite per gli stipendi degli animatori comporterà nel 2014 un deficit di€: 60.000 -90.000, a seconda del numero complessivo di iscrizioni, che non sono ancora concluse. Per le famiglie equivale ad un costo di l’ora per una frequenza dalle 8:00 alle 18:00 un costo dì l,34 all’ora per chi frequenza dalle 8:00 alle 15:30. Non è molto chiaro cosa si volesse significare con “diversa articolazione organizzativa per la gestione del personale scolastico nel periodo estivo” ma se questa domanda suggerisce l’eventuale utilizzo degli insegnanti in un altro servizio questo va contro ogni regola esistente. Dalle domande 5) e 6) traspare però un atteggiamento decisamente vessatorio nei confronti del personale della scuola. Gli insegnanti, come in ogni altro paese del mondo, hanno un orario e un calendario di servizio completamente diverso da qualunque altro dipendente, sia pubblico sia privato in quanto il loro dovere non si esaurisce con le ore di insegnamento diretto e le ore richieste dalla scuola per le altre attività. San Marino richiede agli insegnanti un impegno orario annuale simile a quello di tutti gli altri paesi d’Europa e pertanto sembra, di nuovo, vessatorio richiedere loro di effettuare un secondo lavoro. Riguardo alla “introduzione di eventuali corsi interni” facciamo rilevare che è già previsto che gli Educatori dei Centri Estivi debbano seguire corsi di formazione in materia di didattica, prevenzione degli infortuni e primo soccorso. Purtroppo il mancato accordo con sindacati ha impedito inserimento personale di cooperative, sarebbe innovazione e consente opportunità di lavoro e scelta formativa originale”.

 

Mimma Zavoli, C10: “Non siamo soddisfatti di alcune risposte e la trasformiamo in mozione”.

 

Interpellanza presentata dal Consigliere Tony Margiotta sulla gestione di prenotazioni e visite nel Centro Sanitario di Serravalle e sull’assegnazione degli assistiti a seguito della riduzione dei medici di condotta.

 

Il segretario di Stato Giuseppe Maria Morganti sostituisce Francesco Mussoni, segretario per la Sanità: “Le norme che definiscono gli aspetti contrattuali dei medici generali dell’Iss sono inserite nell’Accordo dell’11/11/1996, approvato poi dal congresso di Stato dove sono stabiliti: – il numero degli assistiti per medico, la libera scelta del medico, gli incentivi economici. L’accordo sopracitato stabilisce che al medico deve essere assegnato un numero minimo di assistiti, 1.200, e un numero massimo 1.500. Il numero che eccede 1.200 viene compensato con un incentivo di 3,09874 euro fino a un massimo di 1.500 pazienti in carico. – la delibera n.24 del 30 novembre 1999 del Cda dell’Iss dispone che i nuovi assistiti debbano essere prioritariamente assegnati al medico sanitario che ha meno di 1200 assistiti e in assenza di questi, il nuovo assistito potrà scegliere come medico un sanitario del centro di competenza che abbia meno di 1.500 assistiti. – La delibera n.12 del comitato esecutivo del 3 agosto 2009, approvata in seguito al riscontro dell’elevata numerosità di assistiti e un volume di oltre 1.500 pro- medico di medicina generale, autorizza la stipula di un contratto di lavoro per il 19° medico a disposizione dell’Uoc Medicina generale in relazione alle molteplici attività necessarie al buon funzionamento del servizio. Attualmente i medici delle cure primarie, che sono 18, hanno in carico un numero totale di 28.983 assistiti, pari a una media di 1.610 assistiti per medico, ci sono differenze nel numero di assistiti che vanno da un minimo di 1.324 a un massimo di 1.732 pazienti per medico. – Il numero di assistiti del dottor Pietro Berti al momento della sospensione dal servizio, ammontavano a 1.080, di ci 953 residenti a Dogana, Falciano e Serravalle e i restanti nei Castelli che afferiscono ai centri sanitari di Borgo e Murata. I medici del centro sanitario di Serravalle hanno dato la disponibilità di prendere in carico temporaneamente i 953 del dott. Berti, pertanto con la redistribuzione effettuata i 6 medici hanno ad oggi iscritti nelle proprie liste oltre 1.700 pazienti. Le prenotazioni e le visite vengono gestite secondo la prassi. L’aumento del numero di pazienti afferenti ad ogni medico potrà comportare prevedibilmente un aumento dei tempi di prenotazione valutabile in un più 10% rispetto prima.

– L’ epidemia influenzale del 2014 ha avuto picco nel gennaio -febbraio, non ci sono state particolari problematiche di urgenze. – Il numero di medici di base di San Marino in rapporto al numero di assistiti risulta essere di 0,62 per mille assistiti, considerati 18 medici in servizio. Un numero che, confrontato con altre realtà occidentali, è poco superiore ai Paesi Bassi (0,5 per mille abitanti) e uguale alla Svezia. L’Italia si attesta a un medico per ogni 1.000- 1.100 abitanti”.

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