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San Marino, Consiglio Grande e Generale: esercizio finanziario 2013

da Redazione

palazzo statua

I lavori sono ripresi dalla prima lettura del progetto di legge. Sul tavolo anche la nomina del nuovo comandante della Gendarmeria.

 

SAN MARINO – I lavori del Consiglio grande e generale riprendono dalla prima lettura del progetto di legge “Modifica alla Legge 21 dicembre 2012 n.150 e Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2013”.

Si apre poi il comma per la nomina del nuovo comandante della Gendarmeria e la votazione di un odg collegato presentato da Ps e Upr. Scatta il dibattito e Giovanni Lonfernini dell’Upr annuncia il ritiro dell’odg. Gli interventi proseguiranno nel pomeriggio.

 

Di seguito un riassunto dei lavori.

 

Progetto di legge “Modifica alla Legge 21 dicembre 2012 n.150 e Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2013”.

 

Gloria Arcangeloni, Rete: “Mi aspettavo un assestamento, un’aggiustata al previsionale. Invece affrontiamo l’emissione di titoli di Stato fino a 105 milioni, debito per aiutare una banca che non cammina sulle sue gambe. Ed è la seconda volta. Tra l’altro all’articolo 13 c’è un grossolano errore di riferimento. I debiti non si fanno, si spende quello che si ha in tasca. Perché gli Stati spendono cifre superiori agli introiti? Perché Felici dice che è la prima volta, ma che potrebbe essere uno strumento per interventi futuri? Entriamo nella spirale di emissione di debito pubblico. Siamo in grado di sostenerla? La situazione del Paese è disastrosa, se non tagliamo i costi, non c’è via di scampo. I conti sono in rosso anche sugli ammortizzatori sociali, il fondo ha 15 milioni di euro di buco, creati dal decreto Mussoni. Il debito pubblico per un Paese piccolo è follia. La nostra economia non si baserà più sulle banche, non ci sono i presupposti, il segretario di Stato se ne faccia una ragione. Solo l’economia reale può cambiare il senso di marcia. Ed è folle anche il decreto sulle banche di due mesi fa per Cis-Ecb, con dipendenti lasciati a casa e altri assunti per 4 mesi. Durante lo sciopero il segretario di Stato era chiuso nel suo ufficio, anche se aveva dichiarato che avrebbe attraversato la piazza a testa alta. Questo intervento non dà tranquillità, se non alla piccola casta. Chiediamo la patrimoniale, una mensilità con l’igr e si emette un debito decennale. Mio figlio la ringrazierà. Così non si salva il Paese. L’assestamento è un pot-pourri di stangate. Ci sono anche i 100 mila euro per il Parco scientifico-tecnologico, di cui 80 per l’arredo quando non sappiamo ancora dove sarà la sede. Mentre per l’Expò non ci sono indicazioni sull’organizzazione. È un investimento a fondo perduto che pagano i cittadini”.

 

Alessandro Mancini, Ps: “In questo progetto di legge non c’è solo una parte tecnica, ci sono articoli di legge che nulla hanno a che fare con un assestamento. Cosa c’entra quello sulla Pa? E quello sulla canalizzazione dei pagamenti? Qualcosa non funziona in Aula, non possiamo strapazzare così le istituzioni. Fate molti sbagli. E poi ci si arrabbia se l’opposizione presenta esposti contro i decreti. Così ne faremo uno ogni due giorni. Così non funziona. Chiudetevi in un convento e riordinate le idee. Dal punto di vista contabile alcune cose vanno riviste: il dato sulla monofase è uguale in entrata e uscita. Ma i rimborsi ci sono ancora. Sui tabacchi, se c’è un calo, comunque un margine ci deve essere stato. Sull’emissione di titoli di debito pubblico, in gran parte per la Cassa di risparmio. L’argomento è noto, il Fmi ci ha fatto delle raccomandazioni che dobbiamo recepire. Mi dispiace però che, a fronte di un intervento così importante, 105 milioni di euro, non conosciamo il progetto pluriennale presentato a Bcsm e governo per andare a ripianare debiti e ridare attività al proprio bilancio. Chiedo al segretario di stato Felici di informarci. Serve anche un’audizione con i vertici di Bcsm e un dibattito sul comparto. Ci vuole un atteggiamento diverso in Aula. Tra i sottoscrittori dei titoli di stato, molto probabilmente la parte del leone la faranno i fondi pensione. Il problema è quello della redditività. Investiti in fondi internazionali potrebbero rendere oltre il 5%, così solo del 2%. Serve grande attenzione. Potrebbero esserci rischi di tenuta per il sistema previdenziale”.

 

Andrea Belluzzi, Psd: “Mi sarei aspettato non critiche sui passaggi tecnici, ma ragionamenti sul compito della prima azienda del Paese che andiamo a sostenere. Confrontiamoci sulle modalità di erogazione del credito. Molti servizi si sono ridotti, molte sostituzioni non sono state fatte. Ora è il momento degli interventi strutturali. Ce lo chiede la cittadinanza: intervenire in maniera efficace senza ridurre il sistema sociale”.

 

Luca Lazzari, Su: “C’è un modo assurdo di fare le leggi. Non c’è chiarezza, c’è disordine normativo. Occorre semplificare. L’assestamento di bilancio è incentrato sull’emissione di titoli di debito pubblico per il rafforzamento patrimoniale della Cassa di risparmio. Capirci qualcosa è un’impresa, anche per i tecnici. Dei 105 milioni di euro, 85 vanno alla Cassa e i restanti per gli interessi. La durata è decennale, il tasso annuo è inferiore al 2%, molto più basso di quello che il mercato riconosce. I sottoscrittori fanno parte del settore pubblico e sono penalizzati. Non è imprudente? Verso la banca ci siamo esposti per 145 milioni. Va salvaguardata, ma dentro un piano di interesse collettivo. Quello di cui si parla va reso noto. Circolano voci preoccupanti. Che l’istituto sarebbe oggetto di una prossima speculazione. Da Delta devono rientrare 1,2 miliardi e la somma muove appetiti: c’è il pericolo che gli aiuti di Stato la tengano in gioco finché non si chiude l’affare. Occorre andare verso una statalizzazione e una socializzazione di una parte rilevante di quote tramite l’azionariato popolare. Sarebbe a costo zero, la Cassa verrebbe rafforzata e ritornerebbe alle sue origini mutualistiche. Sotto il controllo pubblico potrebbe diventare una banca di sistema per il progetto di rilancio economico e occupazionale. Per rimborsare 105 milioni occorre accantonarne oltre 10 all’anno. Con il bilancio in caduta è possibile? Non si rischia fare un debito enorme? Viene abrogata la seconda tranche della patrimoniale, le proteste hanno avuto la meglio. Dà coraggio per la battaglia sulla riforma fiscale. Sui tagli all’Iss, il governo afferma che la legge per libera professione medica non è un passo verso l’abbandono. Ci sono però 24 milioni di disavanzo e un taglio da 500 mila euro, sono segnali di smantellamento. Circola la voce di un taglio degli infermieri da 225 a 196. Il trading dell’energia è in andamento positivo? Significa che continua il gioco sulla borsa energetica nonostante il parere contrario della commissione di Controllo della finanza pubblica. Si mobilitano 125 milioni per guadagnare 300 mila euro. Ho molti dubbi. Perché le finanziarie erogano credito a tasso agevolato? L’articolo sulla Pa non ha niente a che fare con assestamento. Il bilancio partecipativo è uno strumento di democrazia diretta, con una quota che va in gestione diretta ai cittadini. Lo fanno diversi Comuni. E’ una politica nuova, quella che serve a San Marino. I sammarinesi chiedono di chiudere con un sistema che ha tolto dignità e indipendenza”.

 

Nicola Renzi, Ap: “In questo assestamento di bilancio ci sono interventi che mostrano l’intenzione di addivenire a ulteriori risparmi, oltre ovviamente all’intenzione di non procedere con la seconda parte del Patrimoniale. Ma anche sulla spending review dovremo fare sforzi ulteriori perché sarà fondamentale dare il segnale che si va a colpire i privilegi più macroscopici. Ben venga dunque l’idea di porre un tetto agli stipendi dei manager pubblici e degli enti partecipati. Ricapitalizzazione di Cassa di Risparmio? Sono state dette tante cose ma è sbagliato far passare l’idea di un istituto di credito ferito e non in grado di competere sul mercato. E’un istituto di tutti i sammarinesi e i cittadini l’hanno ribadito mantenendo la fiducia su questo primario istituto di credito. Gli interventi dei consiglieri Mazza e Zafferani a mio parere sono quelli che meglio hanno dato l’idea di quello che andremo a fare con questo provvedimento. C’è chi chiede garanzie sul PPR? La garanzia principale della fattibilità di questa operazione è data proprio dal fatto che è stata richiesta anche dal Fondo monetario internazionale. Non ci siamo piegati al volere del Fmi perché è chiaro che il risanamento è legato alla volontà e alla capacità di Cassa di Risparmio”.

 

Paolo Crescentini, Ps: “Assomiglia più a pot pourri che a un assestamento di bilancio. Mi soffermo sugli oneri che vengono accantonati (480 mila euro) per il Parco Scientifico e Tecnologico a cui si aggiungono i 105 mila euro spesi per consulenze. E’ da anni che parliamo di quest’opera ma forse era meglio fare un Parco divertimenti. Strutture che almeno attraggono turisti invece di una realtà che non sta portando risultati. Vorrei che il segretario Arzilli indicasse all’Aula dove vogliamo andare su questo tema? E inoltre se, secondo lui, è ancora attuale parlare di Parco Scientifico e Tecnologico? Dal segretario di Stato Felici invece vorrei delucidazioni sull’articolo 16 della Legge per lo Sviluppo che si riferisce alla canalizzazione dei pagamenti. Quello che manca ancora una volta è una prospettiva di sviluppo capace di creare posti di lavoro anche per i giovani. E’indispensabile dare seguito con decreti attuativi alla Legge per lo Sviluppo: evidentemente, se finora non è stato fatto, è perché ci sono discordanze in maggioranza. Quei decreti devono avere la precedenza su tutto ed anche sulle leggi relative all’attività dei medici. Sulla legge di assestamento di bilancio siamo in attesa di risposte da parte del Governo”.

 

Elena Tonnini, Rete: “Legge di assestamento è un’occasione per inserire quei provvedimenti che non si sono riusciti a approvare fino ad ora. In maniera però isolata dal contesto. Caso Carisp: continuiamo con politiche salva banche mentre chiediamo sacrifici ai cittadini. Prima pensiamo alle banche e poi allo sviluppo. Qualcuno ha detto che Carisp si regge sulle sue gambe ed allora mi chiedo perché ora ha bisogno di essere ricapitalizzata: qualche tempo fa con 60 milioni di euro ed ora con ulteriori 84 milioni di euro. Quante sono le somme di sicura riscossione della banca e chi ci dà garanzie in questo? Il Fmi aveva parlato anche di nazionalizzazione ma perché non abbiamo preso in considerazione l’ipotesi? Ultima domanda. Perché Legge di Sviluppo tra prima e seconda lettura è stata stravolta dagli emendamenti del Governo? Sarà nuovamente stravolta?”.

 

Paride Andreoli, Ps: “Alcune considerazioni sull’assestamento di bilancio. All’articolo 10 si parla ancora di Parco Scientifico e Tecnologico: 105 mila euro per la consulenza e adesso ne stanziamo altri 400 mila euro. Forse non si realizzerà nemmeno ma io mi chiedo se dopo 20 anni possiamo ancora pensare che questo Parco sia all’avanguardia? Le questioni più importanti sono quelle dell’emissione di titoli obbligazionari dello Stato e della ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio. Mesi e mesi or sono il segretario alle Finanze ci aveva portato a conoscenza delle motivazioni per cui, secondo il Fmi, lo Stato doveva diventare proprietario della Cassa di Risparmio. Se oggi vogliamo dare seguito alle indicazioni del Fmi lo Stato deve governare la Cassa di Risparmio e entrare nel capitale sociale. Ma come facciamo a incidere nella governance se su 85 milioni di euro, 1 appena va nella ricapitalizzazione e 84 milioni di euro finiscono in un Fondo. E’impensabile diventare comproprietari dell’istituto di credito con questi numeri. Con questa mentalità non si va da nessuna parte. Siamo dinanzi all’ennesima emissione di titoli che indebitano lo Stato per salvare il sistema bancario e finanziario sammarinese. Era necessario condividere le scelte con le forze politiche d’opposizione. Mi auguro che il segretario Felici non pensi che, entrando con un solo milione di euro nel capitale sociale, il Governo o la maggioranza possano entrare nella governance dell’istituto da soli. Anche l’opposizione deve essere coinvolta”.

 

Luca Santolini, C10: “Si prevedono 20 milioni di euro certi in uscita tra 10 anni, gli interessi dei titoli di Stato, e non ci sono certezze sulla remunerazione dell’intervento dello Stato in Cassa. Si toglie la seconda tranche della patrimoniale, ma parallelamente si aumentano i mutui a pareggio di circa 5 milioni, da 31 a 36. Con l’articolo 16 si elimina un emendamento della legge per lo sviluppo voluto da colleghi di Intesa per il Paese sulla canalizzazione dei pagamenti di tutti i dipendenti in banche sammarinesi. Cosa ci fa il fondo servizio sociali fra i possibili acquirenti dei titoli di Stato? Sono soldi dei lavoratori. E’ possibile sapere degli 85 milioni quale percentuale sarà acquistata da soggetti autorizzati, quindi la cassa, e quale dal Fondo servizi sociali? Abbiamo una produzione normativa incredibilmente e inaccettabilmente ramificata. La semplificazione è un presupposto fondamentale”.

 

Federico Pedini Amati, Ps: “Il tema principale è la Cassa di risparmio. E il problema è noto. Ci sono stati vari salvataggi di banche e molte finanziarie hanno chiuso. Questo è il risultato della piazza finanziaria creata 10 anni fa. Un passaggio dannoso per le casse dello Stato. Tutte le voci dell’assestamento hanno un segno negativo e dobbiamo rimpinguare quasi tutte le voci di spesa. E’ un danno gravissimo. Non si è fatto niente per rilanciare un modus operandi diverso: eliminare gli sprechi e rivedere la Pa. Sulla Cassa non c’è chiarezza, se lo Stato diventerà proprietario, se interverrà il Fondo pensioni, l’unico capitolo che versa in attivo. Attingiamo alle ultime risorse rimaste. Lo sciopero. Per fortuna la gente protesa. Non si può continuare a venire qui a fare risatine. Si vivono le situazioni in maniera non appropriata. Il popolo protesta da tempo per scelte politiche sbagliate e per risposte non date. Serve rispetto. Con questa gestione politica e della cosa pubblica ho paura che non si prospetti una primavera positiva. Non vediamo un futuro dignitoso”.

 

Matteo Zeppa, Rete: “Il settore bancario è un tema molto caldo. I problemi di Cassa di risparmio e degli altri istituti sono all’ordine del giorno. Emettiamo obbligazioni e facciamo debito pubblico per salvare la banca con più storia della Repubblica. Condivido i timori sulle somme che devono rientrare da Delta. E nessuno ha avuto una minima responsabilizzazione. La minoranza ha timori e la maggioranza sorride. Sanno qualcosa che noi non conosciamo. Ci sono cose che fanno pensare nell’assestamento: il contributo ad Aeradria da un milione di euro senza business plan; l’articolo 10 sul Parco scientifico-tecnologico, di cui non si sa nulla; l’articolo 11 sembra uno scioglilingua nei riferimenti; il contributo all’Expò. Ci sono cose più importanti da mettere in cantiere. Invece i finanziamenti per le giunte di castello diminuiscono. E l’articolo 16 sulla canalizzazione dei pagamenti cambia una legge. Ci si aspettava altro, si continuano a spendere soldi in cose poco tangibili, a ridosso di uno sciopero e di numerose e inevitabili manifestazioni future. Non è un bel segnale”.

 

Franco Santi, C10: “Le poste possono modificarsi, per cui c’è un ulteriore livello di indeterminatezza. Il bilancio previsionale, diceva il governo, mancava degli investimenti per varie ragioni. E sono ancora molti limitari: Aeradria, Parco ed Expò. Probabilmente non siamo ancora pronti e non è un segnale positivo. Siamo in una fase di contrazione economica grave. Il provvedimento è di difficile lettura, è arduo ragionare sulle cose senza un quadro completo. Si potrebbero allegare schede analitiche sui singoli articoli, per permettere all’Aula di ragionare meglio. L’operazione per la Cassa è molto delicata, servono tutte le informazioni del caso. All’articolo sul credito agevolato perché avete aggiunto le finanziarie? Sul Parco scientifico-tecnologico dov’è il progetto? Perché per l’Expò si va in deroga alla procedure amministrativo-contabili? Quanto si spende per i documenti sicuri? Perché non si mantiene l’impegno del Consiglio sulla canalizzazione degli emolumenti? Perché c’è l’articolo 19 sulla Pa? Tante domande e tanti dubbi, speriamo di avere le dovute risposte”.

 

Tony Margiotta, Su: “In merito al Parco Tecnologico e Scientifico posso dire che credo in progetti innovativi che possono portare occupazione ma dalle parole occorre arrivare ai fatti. Questo progetto prenda forma e inizi a camminare. Sull’articolo 12 in merito alla partecipazione di San Marino all’Expo di Milano credo che sia positivo una nostra partecipazione all’evento. Cassa di Risparmio: sono anni che discutiamo di questa banca che è già stata ricapitalizzata con i soldi della comunità sammarinese ma la politica ha sbagliato perché in passato non ha richiesto partecipazione attiva nella gestione dell’istituto di credito. Ecco perché io sono a favore della nazionalizzazione della Cassa di Risparmio. Eppure il sistema bancario ha contribuito a mettere in ginocchio questo paese perciò cerchiamo di allargare la visione prima di emettere titoli obbligazionari”.

 

Giovanni Lonfernini, Upr: “Chiedo al segretario Felici cosa c’entra la canalizzazione dei pagamenti (modifica della Legge sullo Sviluppo) con l’assestamento di bilancio? E cosa c’entra anche la partecipazione di San Marino all’Expo 2015? Sarebbe invece stato importante che il Governo nell’assestamento di bilancio avesse messo mano ad un articolo sulla rete delle telecomunicazioni perché siamo un paese in cui i cellulari non prendono. Non c’è operatore che tenga e questo è un grosso limite. Il progetto di legge va verso l’emissione di titoli pubblici: un percorso di indebitamento che non è affatto positivo. Legittime inoltre le continue domande sul Parco Scientifico e Tecnologico: progetto che cerchiamo di portare avanti da anni ma senza risultati per il momento. Per quanto riguarda la ricapitalizzazione Carisp chiediamo di conoscere il Ppr che, secondo quello che dice il Governo, dovrebbe riportare la Cassa di Risparmio a livelli di redditività. Ma noi non conosciamo nulla di quel Piano”.

 

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze, replica: “Il passaggio che abbiamo di fronte, in particolare per il raggiungimento dell’equilibrio tra la finanza pubblica e il sistema economico in generale, è pesante per tutti e dunque necessità di un impegno inedito per questo Paese e per questo governo. Avremo dei difetti ma certamente non ci si può dire che non siamo in pieno impegnati in queste tematiche cercando di dare risposte concrete. E per fare questo occorre passare per percorsi delicati e impopolari. Forse però l’opposizione dovrebbe riconoscere il peso delle decisioni che stiamo prendendo. Sull’assestamento di bilancio ribadisco che per poter pareggiare i conti in seguito all’abrogazione della seconda tranche della Patrimoniale (10 milioni di euro) abbiamo operato tagli della spesa per 7 milioni e mezzo di euro. Recupereremo i restanti 2 milioni e mezzo da qui alla prossima lettura dell’assestamento per tenere fede all’impegno preso di abrogare la seconda tranche Patrimoniale. Chiedo però all’opposizione che almeno si prenda atto di questo impegno mantenuto. Rispetto agli altri articoli posso fare una piccola disamina: sullo sviluppo del Pst è certo che il Governo è impegnato anche se capisco perplessità fino a quando non sarà fisicamente presente. Siamo in dirittura d’arrivo per la realizzazione delle prime strutture fisiche che presto inizieranno a operare. Su sanità e Pa posso dire che gli articoli c’entrano perché iniziamo da quei punti per il controllo e la revisione della spesa (articolo 19 ad esempio prevede accorpamento alcuni servizi proprio in quest’ottica). Quando Celli e Zafferani parlano di primi tagli allo stato sociale rispondo che vanno armonizzate le esigenze di ridurre sprechi e di non tagliare i servizi a chi ha bisogno. Fmi su Cassa di Risparmio ci ha consigliato ‘di interessarci delle vicende di Caris’ e di contribuire a ‘equilibrare situazioni di patrimonializzazione dell’istituto di credito’. La nostra manovra mira ad attivare un finanziamento e a predisporre tutto il necessario per la ricapitalizzazione di Carisp. Un milione di euro su 85 serve per diventare soci altrimenti non avremmo potuto partecipare alla ricapitalizzazione mentre gli altri 84 milioni rappresentano il resto delle operazioni di finanziamento. Il Ppr deve essere gestito insieme da Autorità e Istituto di Vigilanza perché contiene informazioni di carattere commerciale e in materia di competitività dunque è evidente che non può essere oggetto di una discussione pubblica. Ribadiamo però che il Governo offre la sua disponibilità per parlare dello stato di sviluppo del sistema bancario e finanziario sammarinese (già nel mese di ottobre) ed anche del ruolo di Banca Centrale. Dico di più: si può ragionare anche sui numeri e sulle operazioni di sostegno rispetto alle crisi bancarie. Infine su Rotschild dico con convinzione che non c’entra assolutamente nulla con questa operazione di ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio. La questione del contratto Rotschild è ancora nella fase istruttoria. Ci sono riflessioni che andranno fatte entro la predisposizione del prossimo bilancio dello Stato”.

 

Nomina del Comandante del Corpo della Gendarmeria

 

Ordine del Giorno presentato da Unione per la Repubblica e Partito socialista che impegna il Consiglio grande e generale a un dibattito sul tema della sicurezza e dell’ordine pubblico e a dare mandato al congresso di Stato di avviare iniziative conoscitive in merito e di procedere alla nomina del comandante del corpo della Gendarmeria.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni, in sostituzione del collega agli Esteri: “Propongo la nomina del colonnello Alessandro Gentili. Qualora il Consiglio approvi prenderà servizio i primi di novembre. Si tratta di un alto profilo professionale con una significativa esperienza in vari ambiti, tra cui quello monetario e di ordine pubblico. E’ impegnato in rappresentanza dell’Italia al Consiglio d’Europa per l’antifalsificazione monetaria. Occorre definire altri aspetti che hanno portato a questa nomina. Dalla scorsa legislatura è stato avviato un confronto con l’Arma dei carabinieri per la nomina di un comandante con esperienza significativa, che ci potesse aiutare in certi aspetti fondamentali quali il riordino del corpi di polizia. Con una prima delibera è stato dato mandato alle segreterie di Stato per gli affari esteri e per quelli Interni per approfondire il tema e arrivare alla nomina. L’iter si è concluso con la proposta di Gentili e la scelta può contribuire a rafforzare la funzione della Gendarmeria. Tra i compiti che intendiamo proporre al comandante c’è quello di coordinare il lavoro per la definizione di proposte per il riordino dei corpi di polizia, per usufruire così di quelle conoscenze che Gentili ha accumulato. Il contratto è in base alle norme vigenti per quanto riguarda durata e retribuzione. La nomina è fondamentale per una serie di impegni significativi: il riordino della normativa, la preparazione all’eventuale visita della delegazione Moneyval del prossimo settembre per la verifica dell’attuazione delle norme adottate. Sull’odg di Ps e Upr. E’ stato presentato in un momento problematico, con furti significativi, per avere un momento di confronto. Una parte è già stata attuata. La settimana scorsa è stato avviato da parte dell’Italia l’iter di ratifica dell’accordo di collaborazione tra le forze di polizia, importante anche per combattere eventuali fenomeni malavitosi. E’ auspicabile che il completamento avvenga quanto prima. Abbiamo lavorato con il dipartimento di Polizia di Stato dell’Italia per definire un protocollo operativo tecnico che, in attesa della ratifica, dia attuazione ad alcuni punti dell’intesa. Il testo sarà sottoscritto nei prossimi giorni, con mandato al capo dell’Interpol faraone per sottoscriverlo, per un rafforzamento della collaborazione sul contrasto a criminalità transnazionale. Sono state adottate misure specifiche di contrasto ai furti. Più uomini per il pattugliamento, con un grande senso di responsabilità degli appartenenti ai corpi. Dimostrato anche per lo sciopero. Per quanto riguarda il fondamentale utilizzo delle telecamere per la sicurezza, completeremo l’installazione su tutti i confini tra fine dell’anno e primi mesi del 2014. Sulla disponibilità a comunicare i dati per tenere aggiornato il fenomeno, non c’è nessuna preoccupazione. C’è stata una riduzione significativa delle rapine a banche negli ultimi anni, una conferma dei furti di autoveicoli, un lieve incremento dei furti in attività industriali e commerciali. In linea comunque con gli anni precedenti e ben al di sotto della situazione di allarme e preoccupazione che si registra nel circondario”.

 

Giovanni Lonfernini, Upr: “Il segretario di Stato ha ripercorso quanto accaduto. I fatti del 12 giugno, con una serie di furti eclatanti, li ricordiamo tutti. Molti dei punti del nostro odg sono di fatto superati, lo ritiriamo chiedendo però un impegno verbale. Gli ultimi due punti sul riferimento del governo in termini statistici e sulla relazione sulle società di vigilanza attive vengano onorati. C’è una priorità: il percorso di interventi normativi, organizzativi, anche dal punto economico, sulla sicurezza è un tema attuale. Dobbiamo dotarci di presidi interni efficaci, perché il nostro distretto geografico è ai vertici delle classifiche per numero di reati commessi. La riorganizzazione delle forze dell’ordine, attraverso una valorizzazione delle risorse umane e la formazione, è la strada maestra cui tutti dobbiamo contribuire. Sugli strumenti tecnologici occorre fare di più. Per rendere competitive le strutture, serve per esempio una sezione apposta per i reati informatici. Sul nuovo comandante. E’ un momento importante, il mio invito è che sul tema del coordinamento delle forze dell’ordine, al di là degli impegni presi con Gentili, ci sia costante rapporto con il Consiglio grande e generale. Salutammo con favore l’accordo di collaborazione con l’Italia, ora serve un quadro completo”.

 

Fabio Berardi, Pdcs: “Il tema della sicurezza è primario per maggioranza, cittadini e residenti. San Marino risulta un Paese permeabile. I nostri territori vicini, come la Riviera, soprattutto in tempi recenti, da quando furono fatte le scelte di mandare a confino esponenti della malavita italiana, sono cambiati parecchio. San Marino risente di questo, sia per i fenomeni di microcriminalità, sia per quelli della criminalità organizzata. E’ stato scelto un percorso corretto, chiedendo alle organizzazioni del Paese a noi più vicino, l’Italia. Può sembrare una piccola finestra di sovranità, cui rinunciamo, ma è un percorso corretto di collaborazione e ci aiuta ad affrontare temi e impegni internazionali presi con il Moneyval, per la formazione e l’accesso a banche dati che sono la strategia vincente per combattere la criminalità organizzata. Quando un qualunque cittadino subisce una violazione più o meno grande, resta colpito dalla violazione morale che ha implicazioni psicologiche devastanti, non si può mai abbassare guardia su questi temi. La scorsa estate ci sono stati episodi straordinari, prontamente affrontati da provvedimenti contingenti, è un tema sensibile e necessario che viene affidato dalla delibera del congresso al nuovo comandante della Gendarmeria. Siamo tornati alle origini, ci siamo rivolti all’Arma dei Carabinieri, scelta condivisa dalle forze dell’ordine italiane e dai ministri competenti. Ha rimesso sul binario giusto il rapporto bilaterale su questi temi. Le ricadute saranno solo positive”.

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