Home categoriePolitica San Marino Elezioni – Spuntano i nomi dei primi bocciati eccellenti

San Marino Elezioni – Spuntano i nomi dei primi bocciati eccellenti

da Redazione

Prime indiscrezioni sui voti di preferenza. I primissimi posti sono occupati dall’ex Segretario di Stato al Lavoro, Francesco Mussoni (Pdcs), con ben oltre mille preferenze, seguito dal sempiterno Giancarlo Venturini. Ma ci sono anche diversi “trombati” eccellenti, tra Pdcs, Psd e Ps.

SAN MARINO – Prime indiscrezioni sui voti di preferenza. I primissimi posti sono occupati dall’ex Segretario di Stato al Lavoro, Francesco Mussoni (Pdcs), con ben oltre mille preferenze, seguito dal sempiterno Giancarlo Venturini, Segretario uscente al Territorio. Sul podio virtuale – stiamo parlando ancora di risultati ufficiosi, la cui fonte sono i partiti e non l’Ufficio Elettorale che mantiene ancora il massimo riserbo – anche Maria Luisa Berti di Noi Sammarinesi. Molto bene anche Pasquale Valentini, quarto, e, ancora per NS, Marco Arzilli. Tra i consiglieri democristiani sono rimasti fuori quello che era considerato un po’ l’astro nascente del Pdcs, Luca Beccari, lo “storico” Gian Franco Terenzi (entrambi dovrebbero rientrare nei posti lasciati liberi dai congressisti), Alessandro Scarano, Alfredo Manzaroli. E ancora l’imprenditore Germano Bollini malgrado l’agguerrita (sul web) campagna elettorale e Glauco Sansovini.

In Alleanza Popolare si conferma al top un altro Segretario di Stato uscente, Antonella Mularoni; Masi e Giorgetti sono out. Mel Psd il Presidente Denise Bronzetti si è aggiudicata il primo posto di lista; sono fuori Vladimiro Selva, Stefano Macina e Mirco Tomassoni, ma sono anche i primi tre non eletti e dunque dovrebbero rientrare dalla finestra.

Nell’Upr i big Giovanni Lonfernini e Pier Marino Mularoni sono dentro, resta fuori invece – clamorosamente – Pier Marino Menicucci, fuori per un solo voto: 199 contro i 200 dell’ultimo degli eletti, l’ex Segretario al Lavoro Gian Marco Marcucci. I rumors di palazzo dicevano invece che c’era in vista qualche sorpresa clamorosa dentro il Partito Socialista. E così è stato. La prima è che Paride Andreoli non è più il re delle preferenze, superato da Simone Celli. La seconda è che Augusto Casali è rimasto fuori. L’ex leader del Nuovo Partito Socialista, che assieme a Romeo Morri ha provocato la caduta del governo e la crisi politica culminata con le elezioni anticipate, per sole 6 preferenze è stato scavalcato da Alessandro De Biagi. Fuori un altro ‘vecchio leone’ socialista, Antonio Lazzaro Volpinari.

In Sinistra Unita ai primi posti si sono classificati Alessandro Rossi seguito a ruota da Francesca Michelotti, Ivan Foschi, Augusto Michelotti e la novità Tony Margiotta. Civico 10 è stato trascinato in Consiglio da Andrea Zafferani (qualche rimpianto in Ap?): ha superato quota 400 preferenze.

 

Fixing Elezioni 2012

CLICCA SULLA COPERTINA PER SFOGLIARE IL GIORNALE

 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento