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Mostre, l’Ottocento che ritorna Da Roma a San Marino

da Redazione

A Roma Van Gogh e la grande rassegna sulla pittura rinascimentale, a Padova il ritratto dell”800, a Rimini i movimenti dei Salon e dell’Impressionismo, al centro di una rassegna anche a San Marino (Monet, Cezanne, Renoir) e a Genova: nei prossimi mesi sarà l’arte del XIX secolo a farla da padrona: i maestri francesi tornano in auge.

A Roma Van Gogh e la grande rassegna sulla pittura rinascimentale, a Padova il ritratto dell”800, a Rimini i movimenti dei Salon e dell’Impressionismo, al centro di una rassegna anche a San Marino (Monet, Cezanne, Renoir) e a Genova: nei prossimi mesi sarà l’arte del XIX secolo a farla da padrona, sia perché tornano in auge i maestri francesi, sia per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, che spingono a rivisitare, con nuovo interesse e atteggiamento critico, la variegata espressione artistica dell’epoca. Poche le eccezioni, tra cui brillano il genio settecentesco di Chardin (a Ferrara), l’algido splendore di Bronzino (a Firenze) e l’altro Rinascimento di Cranch (a Roma).

A Van Gogh, che torna a Roma dopo 22 anni, il complesso del Vittoriano dedica una retrospettiva incentrata sulla dicotomia tra campagna senza tempo e città moderna, che attraversa idealmente l’intera produzione del pittore olandese. Grazie a prestiti dei maggiori musei internazionali, l’esposizione ospiterà 110 opere tra dipinti, acquarelli, disegni, quali I piantatori di patate e i bellissimi bozzetti di contadine chine al lavoro, Il Viadotto (dal Guggenheim Museum), gli Orti a Montmartre, una serie di ritratti e autoritratti dal Van Gogh Museum). Accanto alle opere di Van Gogh ci saranno anche quelle degli artisti a lui coevi, come Millet, Cezanne, Gauguin, Seraut. Impressionismo e post-impressionismo, con i quali il pittore si misura nella sua spinta rivoluzionaria e che costituiscono ormai da anni in Italia e nel mondo, la più forte attrazione per gli appassionati d’arte.

L”800 dei Salon parigini sarà quindi di scena a Rimini per una mostra che riunisce dal 23 ottobre, negli spazi di Castel Sismondo, le opere di Delaunay, Baudry, Bonnat, Corot affiancate ai capolavori di Manet, Degas, Renoir, Cezanne, Caillebotte, Morisot, Gauguin, fino alla scultura di Rodin. E naturalmente Monet, presente in tutto con una quindicina di opere. Di fatto, la rassegna ‘Parigi. Gli anni meravigliosi. Salon contro Impressionisti, di quel momento cruciale di svolta della pittura francese del XIX secolo è la prima ricostruzione approfondita, prodotta e curata da Marco Goldin, che con la sua Linea d’ombra è tornato a puntare su questo periodo. Infatti, c’è ancora lui dietro ‘Monet, Cezanne, Renoir e altre storie di pittura in Francia’ al Palazzo SUMS di San Marino dal 23 ottobre, mostra collegata a quella riminese, con 25 tele strepitose, prestiti eccezionali di grandi musei.

Declinata sul versante paesaggistico, la pittura impressionista è dal 27 novembre anche a Genova, a Palazzo Ducale, per ‘Mediterraneo. Da Curbet a Monet a Matisse’, un tema caro a Goldin che ha qui selezionato 80 dipinti esemplari per tracciare il cammino dell’arte europea dalla seconda metà dell’800 alle prime avanguardie del XX secolo. Racconteranno invece la grande epopea del Risorgimento i magnifici, spesso monumentali dipinti riuniti dal 6 ottobre alle Scuderie del Quirinale. Intitolata ‘1861. I Pittori del Risorgimento’, la rassegna curata da Fernando Mazzocca e Carlo Sisi illustra come la pittura italiana rappresentò gli eventi che portarono alla conquista dell’indipendenza e dell’unita’ nazionale. L’esposizione allestirà le opere dei maggiori artisti dell’epoca, tra cui Hayez, Molteni, Domenico e Gerolamo Induno, Fattori, Lega, Borrani, Cammarano, Sciuti, evidenziando quanto essi seppero privilegiare la commossa rappresentazione dell’adesione popolare a dispetto di una più scontata e retorica celebrazione. Da riscoprire capolavori come La Battaglia della Cernaia di Girolamo Induno o la trasposizione su tela dello spirito popolare dell’epopea dei Mille, il mito delle camice rosse e la figura di Garibaldi interpretati da Fattori, Liardo e Umberto Coromaldi. Sempre sull’onda delle celebrazioni, a Palazzo Zabarella dal 2 ottobre è allestito Il ritratto dell”800. Da Canova a Modigliani. Esposti cento ritratti straordinari, personaggi raffigurati nel volto, a figura intera, di gruppo, familiare e non, in situazioni ufficiali, mondane o intime. Una selezione in grado di rappresentare una società in velocissima, potentissima trasformazione. L’interesse per l”800 italiano prosegue ovviamente nel 2011. Già dal 29 gennaio ecco la mostra di Palazzo Roverella, a Rovigo, ‘L”800 elegante. Arte in Italia nel segno di Fortuny, 1860-1890’, che presenta, tra gli altri, capolavori Boldini, De Nittis, Induno, Favretto.

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