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San Marino, Commissione: Legge Quadro sulla istruzione universitaria e le istituzioni di cultura

da Redazione

Approvata con 7 voti a favore, uno contrario e 5 astenuto. Il report dettagliato dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – In seduta notturna si conclude l’esame del progetto “Legge Quadro sulla istruzione universitaria e le istituzioni di cultura superiore” che viene approvato con 7 voti a favore, uno contrario e 5 astenuti. La commissione ha nominato relatore di maggioranza il consigliere Mariella Mularoni, Pdcs, mentre per la minoranza è Francesca Michelotti, Su.

All’apertura della seduta, la Commissione riprende dall’Articolo 29, “Direttore generale”: il segretario Giuseppe Maria Morganti e il presidente Mario Venturini riferiscono una versione emendata che trova un compromesso tra le proposte emerse in chiusura dei lavori pomeridiani. Viene quindi proposta una mediazione sulla formulazione legata ai titoli di studio richiesti che si limita a specificare il requisito di laurea magistrale in materie economiche e in gestione tecnico-amministrative. E se da una parte Vladimiro Selva, Psd, e Lorella Stefanelli, ritengono soddisfacente il nuovo testo, Franco Santi, C10, e Grazia Zafferani, Rete, insistono per chiedere quali sono le materie legate alla gestione tecnico-amministrative, mentre Francesca Michelotti, Su, boccia il nuovo testo ritenendolo ancora più riduttivo: “Questa versione stringe l’imbuto ancora di più- lamenta- dovete trovare qualcuno disposto a fare un concorso pubblico per un incarico che può limitarsi a tre anni, laureato da almeno 5 anni, in un titolo di studio in gestione tecnico amministrativo. Mi sembra andasse meglio prima. Sarà difficile trovare qualcuno che possa ottemperare a tutte queste cose”.Alla fine del confronto, la Commissione approva l’articolo 29.

All’Articolo 32 bis, Revoca degli organi, la Commissione approva all’unanimità l’emendamento di Cittadinanza attiva sostitutivo dell’articolo 32 bis, che trasferisce dal congresso di Stato al Consiglio grande e generale la facoltà di revoca delle funzioni degli organi di governo dell’Ateneo e la nomina di un commissario straordinario.

La seduta è proseguita con l’esame dei 17 articolo dello Statuto dell’Università e si è interrotta all’articolo 5 da cui si ripartirà nei lavori di oggi pomeriggio.

Legge Quadro sulla istruzione universitaria e le istituzioni di cultura superiore”. Approvata con 7 voti a favore, uno contrario e 5 astenuto.

 

Dichiarazioni di voto:

 

Franco Santi, C10: “Apprezziamo il confronto che si è avuto in Commissione, che ha portato anche all’accoglimento di diverse proposte migliorative della minoranza. Mi dispiace per alcuni atteggiamenti della maggioranza, rispetto alla possibilità di poter incidere maggiormente all’interno della riforma sull’autonomia e sulla valorizzazione dell’istituto. Si poteva fare di più e dimostrare ulteriormente che crediamo in questa risorsa per il Paese. Detto questo, l’impianto normativo può essere un buon impianto, ci sono tutte le condizioni per rilanciare l’azione dell’università, aspettiamo l’approvazione in Consiglio e la nomina dei nuovi organismi con fiducia. La nostra coalizione si asterrà rispetto al voto generale”.

 

Francesco Morganti, Psd: “A nome del Psd, ringraziamo il segretario di Stato Morganti per il lavoro svolto e il suo staff per il prezioso contributo. Esprimiamo il pieno sostegno del gruppo del Psd a questo progetto di legge”.

 

Mariella Mularoni, Pdcs: “Il progetto di legge è stata l’occasione per ripensare l’identità della nostra università, perché diventi motore di sviluppo per il Paese, speriamo di aver fatto un buon lavoro”.

 

Gian Marco Marcucci, Upr: “Sono contento sia stato portato avanti questo progetto, può essere un volano dal punto di vista culturale, sociale ed economico per il Paese. Tutto può essere perfettibile, credo ci sia stato un lavoro importante e che il segretario ci creda e voglia impegnarsi affinché anche le piccole difficoltà riscontrate nella legge possano essere modificate. Spero che serva al Paese, ne sono sicuro. Un’università fatta bene vale due casinò e non ci porta la malavita. Spero infine che il nuovo Rettore possa condividerlo”.

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