Siglato il 19 ottobre nella sede ANIS l’accordo per il rinnovo del contratto delle Assicurazioni.
Al tavolo, oltre ai responsabili di ANIS e del rappresentante delle Agenzia di Assicurazione, i referenti sindacali delle Federazioni Servizi di CSdL, CDLS e USL.
Il rinnovo contrattuale riguarda precisamente ed esclusivamente la parte economica, che attendeva da tempo un aggiornamento, essendo scaduto il precedente accordo già dal 31 dicembre del 2016, che comunque non aveva previsto aumenti retributivi né per il 2015 né per lo stesso 2016.
Anche per questo motivo, e per dare un messaggio di fiducia ai lavoratori del settore, le parti hanno concordato di applicare degli aumenti totali dell’8% suddivisi nel triennio 2022-2024 in questo modo: il 3% per l’anno in corso, il 3% per il 2023 e il 2% nel 2024. Una decisione presa anche alla luce delle dinamiche economiche che hanno impattato negativamente sul potere d’acquisto dei lavoratori. Ma pur sempre “cauti”, come ha avuto modo di confermare anche il FMI nella recente missione ufficiale a San Marino, e per questo sostenibili dalle imprese del settore.
Sono questi, in pratica, i temi messi sul tavolo da una parte da ANIS e dall’altra i tre sindacati, su cui si è trovato un accordo in questi mesi di trattativa. Allo stesso modo, è stato preso l’impegno di produrre anche il Testo unico del contratto delle Assicurazioni entro il 2023, secondo i dettami della nuova legge, dotandolo quindi anche di efficacia erga omnes.
Nel frattempo, verranno convocati i lavoratori per ratificare l’accordo appena siglato tramite referendum, così come previsto. E così anche come è stato già presentato ai lavoratori nell’assemblea del 14 ottobre, che a larghissima maggioranza avevano già espresso un voto favorevole a questa intesa, dando mandato alle Federazioni Servizi di CSdL, CDLS e USL di sottoscrivere il preaccordo per il rinnovo contrattuale con ANIS.