Home Notizie del Giorno “Liberiamo il Centro Storico di San Marino dalle erbacce”

“Liberiamo il Centro Storico di San Marino dalle erbacce”

da Redazione

San Marino sta lentamente riaprendosi al turismo, alla visita dei turisti nel nostro centro storico, che con le sue mura, le sue torri e gli edifici storici offrono ai visitatori le testimonianze di una identità e di un passato di indipendente città-stato medioevale, immersa ora nella turbolenza della post-modernità. Pensiamo che il centro di San Marino si stia abbellendo, come nelle precedenti estati, con la collocazione di piante di fiori e del verde. In questo sforzo non ci si accorge che da qualche anno le mura sono deturpate da erbacce, così alcuni tratti di strade, lo stesso per i basamenti di alcune case. Una bella quantità di rigogliose erbacce si vedono da tutte le parti!

Questa dimenticanza nella cura dell’arredo urbano, questa immagine di trasandatezza di una capitale ed anche di parti del territorio dello Stato, che a noi cittadini crea turbamento, penso faccia sorgere sensazioni analoghe ai visitatori, che vorrebbero invece vedere bellezza, cura e amore per il territorio. Perché tante erbacce, perché tanta trascuratezza? E’ la nuova immagine postmoderna che si vuol dare della Repubblica? Chi ha la responsabilità delle decisioni, ci dovrebbe dire perché questa disattenzione? Collocare fiori, senza pensare di estirpare le erbacce, è come vedere una bella donna, ben vestita, ma con vecchie e orribili scarpe. La sua eleganza scompare, l’insieme della sua figura ci offre la sensazione del disordine, dello sciatto, del trascurato.

Negli anni passati molti visitatori ci hanno detto che venivano a San Marino per vedere un paese ordinato, apprezzavano la cura dei suoi edifici, del suo verde e dell’arredo urbano, in aggiunta a tutto il resto. Vedevano la differenza in positivo rispetto ai loro luoghi di provenienza. Tutto ciò rappresentava un vantaggio competitivo. Perché non facciamo uno sforzo per ripristinare questa preminenza!!

Abbiamo parlato con qualche funzionario, che ci ha risposto: “Non ci sono i soldi”. Abbiamo fatto presente, che in fatto di soldi, bisogna saperli spendere. Se in una famiglia, come nello Stato non si ha o non si vuole avere la capacità di saper ben spendere il denaro, puoi avere il “pozzo di San Patrizio da cui trarre le entrate,” che non  arrivi ai risultati  necessari.

Perché non pensare ad una giornata di collaborazione con i cittadini per l’estirpazione delle erbacce, in via Piana, lungo la via delle Scalette, nell’ex giardino di Villa Malagola, in tutto il centro Storico? Diventa necessario che qualcuno, qualche organizzazione prenda l’iniziativa e si proceda.

Perché non sancire un patto con i cittadini, che ognuno si senta responsabile della cura del marciapiede, del giardino, di piccoli spazi verdi? In alcuni paesi ciò già avviene, perché non imitare queste buone pratiche civili? Perché non dare dei premi a coloro tengono meglio i loro piccoli spazi di verde? Puntare all’esercizio di virtù civili, alla creazione e alla conservazione della bellezza, alla cura del luogo di vita, sono anch’essi volani del rilancio.

Mimmo Bonelli e Orietta Ceccoli

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento