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Doppia favola in Champions: Messi superstar e Apoel in Paradiso

da Redazione

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La serata di Champions League di martedì sera ha fatto dimenticare agli appassionati di calcio le ambasce di un Milan troppo brutto per essere vero (anche se va detto che l’importante è andare avanti nella competizione) e ci ha regalato due straordinarie favole.

 

La prima ha un nome e un cognome, Lionel Messi, autore di cinque gol ai malcapitati rivali del Bayer Leverkusen in un 7-1 che rivela che la grande favorita di questa competizione ancora una volta è il Barcellona.

Malgrado i blaugrana stentino nella Liga, malgrado Messi con l’Argentina non sia così determinante – meglio, dirompente – come quando gioca col suo club, è difficile pensare ad un altro nome per il Pallone d’Oro che non sia quello della Pulce. E non solo per il record assoluto in Champions messo a segno ieri contro un avversario troppo debole per sembrare vero. Messi segna con una continuità devastante e ogni volta che tocca palla terrorizza le difese avversarie. I paragoni con Pelé e Maradona, sempre difficili perché così diverse le ere calcistiche, oggi cominciano ad essere calzanti. Non c’è un altro giocatore in attività così vicino a entrare nell’olimpo del gioco del calcio.

 

L’altra straordinaria favola è la favola di una squadra, anzi di una nazione. L’Apoel Nicosia ha battuto il Lione ai calci di rigore, rimontando lo 0-1 dell’andata e conquistando il passaggio ai quarti di finale. Mai in passato si è verificata un’impresa simile da parte di una squadra di una così piccola nazione, Cipro, meno di 800 mila abitanti isolati in mezzo al Mediterraneo.

 

 

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