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A San Marino Bahrami inaugura la Rassegna Musicale d’Autunno

da Redazione

Domenica sera, alle ore 21, il Teatro Titano di San Marino ospita un grande concerto. Anzi, il concerto inaugurale della Rassegna Musicale d’Autunno. Con una vera e propria star internazionale della musica classica, Ramin Hahramy.

Domenica sera, alle ore 21, il Teatro Titano di San Marino ospita un grande concerto. Anzi, il concerto inaugurale della Rassegna Musicale d’Autunno. Con una vera e propria star internazionale della musica classica, Ramin Hahramy.

Il concerto inaugurale è tradizionalmente quello in cui la Rassegna presenta la Star della Musica Classica. “Anche quest’anno, nonostante le difficoltà ed i tagli al budget – spiega Augusto Ciavatta, direttore artistico della Rassegna – siamo orgogliosi e fieri di essere riusciti a portare al Teatro Titano una Star degna di questo nome: Ramin Bahramy. L’incontro fra il pianista Iraniano e l’Orchestra Camerata del Titano è già avvenuto nell’estate del 2010 con una serie di concerti in importante sedi italiane.”

Il Pianista, compositore Ramin Bahramy è nato in Iran, fin da giovane rimase folgorato dalla musica di J.S. Bach. Con l’avvento del regime degli Ayatollah a seguito della Rivoluzione iraniana, il padre fu incarcerato, con l’accusa di essere oppositore del regime e poi ucciso nel 1991. Ramin fu costretto a emigrare in Europa a 11 anni. Il primo paese che lo accolse fu l’Italia, grazie ad una borsa di studio donatagli dall’Italimpianti in seguito all’intervento dell’ambasciata italiana aTeheran. Nel 1988 ha debuttato al Teatro Bellini di Catania. Da questo momento in poi ha tenuto recital in Italia, Germania e nei più prestigiosi Festival Internazionali. Queste performance hanno continuamente approfondito la sua conoscenza delle composizioni di Bach tanto che le sue incisioni per Decca sono fra le più apprezzate e vendute a livello internazionale. Oggi vive a Stoccarda ed è considerato uno dei migliori interpreti del repertorio bachiano.

L’itesa fra Bahramy e il Maestro Augusto Ciavatta è subito scattata proprio per la devozione che lega i due musicisti alle musiche di J. S. Bach. E da J. S. Bach è partita anche l’idea del programma proposto: Bach – Vivaldi, musica senza tempo, sempre giovane.
Primo e grande estimatore della musica di Vivaldi fu J. S. Bach. Caso abbastanza unico nella storia, sono le numerose trascrizioni che Bach fece della musica di Vivaldi: concerti per più cembali, musica per organo, composizioni nello stile “italiano” ispirate ai modelli vivaldiani; trascrizioni che non sono parodie, ma veri e propri atti d’amore verso quella musica, in cui, nell’adattamento dall’originale, Bach cerca di mantenere intatto lo spirito vigoroso e solare dello stile vivaldiano. Due mondi quindi, quello di Bach e quello di Vivaldi, apparentemente lontani per stile, forme e contesto culturale, ma affini come possono esserlo solo due grandi artisti.

 

 

PROGRAMMA

A. Vivaldi Concerto in La Maggiore per Violino, 3 Violini "per eco" archi
(1678 – 1741) Allegro – Larghetto – Allegro

J.S. Bach Concerto in La Maggiore per Pianoforte e archi
(1685 – 1750) Allegro – Larghetto – Allegro ma non tanto

A. Vivaldi Concerto in Sol minore per archi
(1678 – 1741) Adagio – Allegro – Largo – Allegro

J.S. Bach Concerto in Re Minore per Pianoforte e archi
(1685 – 1750) Allegro – Adagio – Allegro

 

 

Ramin Bahrami Pianoforte
Orchestra Camerata del Titano – Direttore Augusto Ciavatta

 

 

 

 

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