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Gas, la tariffa diventa indicizzata dal 1° aprile

da Daniele Bartolucci

Tariffa indicizzata anche per il gas, con il duplice obiettivo di “aderire all’andamento al ribasso dei mercati” e di “premiare profili di consumo volti al risparmio energetico e le realtà economiche sammarinesi”. Questa la motivazione principale che ha spinto l’Autorità per la regolazione dei Servizi e dell’Energia a deliberare le nuove tariffe per il servizio di fornitura di gas naturale, come richiesto da dall’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici. In verità, la richiesta presentata dall’AASS con lettera in data 18 gennaio 2023, come aveva spiegato nei giorni scorsi anche il Segretario di Stato competente Teodoro Lonfernini, ricalcava quella già avanzata l’anno scorso prima che l’Autorità deliberasse le tariffe di gas e luce a novembre, tanto che anche l’Autorità oggi lo ammette, nello spiegare che “è stata inoltrata una proposta dell’Azienda di adeguamento delle tariffe del gas naturale con l’applicazione della struttura indicizzata delle stesse, composta da una “componente gas” indicizzata ed uno “spread”, coerentemente con quanto già rappresentato nella richiesta di struttura tariffaria del 14/10/2022 (prot. 0006551)”. Una richiesta, quella di AASS, rinnovata a inizio 2023 e rafforzata dalla “considerazione oggettiva”, scrive ora l’Autorità, “dell’importante riduzione delle quotazioni del gas, sostanzialmente dimezzate rispetto al momento in cui è stata applicata la delibera 9/2022, anche alla luce della straordinaria decisione UE del 22 novembre 2022 di fissare un “price cap” per il mercato all’ingrosso del gas”. Insomma, “si rende necessario intervenire ora sull’attuale sistema tariffario per garantire una risposta all’attuale andamento dei mercati del gas, in ribasso a partire da gennaio 2023”. Del resto “l’indice PSV di febbraio 2023 è pari a 0,608 €/Sm3, meno della metà del PSV di dicembre 2022, pari a 1,247 €/Sm3“. Non è difficile, quindi, capire perché Lonfernini aveva sentenziato proprio su queste pagine che “si tratta di una decisione tardiva”. Le date delle richieste e la risposta/delibera sono eloquenti.

LA “DOPPIA” TARIFFA SI FARÀ, MA NON ORA

Detto ciò, il Presidente dell’Autorità, Marco Affronte, aveva anche annunciato la possibilità di scegliere tra una tariffa fissa e una indicizzata, rimandando però il tutto a dopo l’estate. Di cosa si tratti è ben spiegato nella delibera 1/2023 del 21 marzo: “Consapevole che l’introduzione di una tariffa indicizzata potesse essere il modo più rapido e diretto per seguire la discesa delle quotazioni dei mercati”, si legge nell’atto, “l’Autorità ha richiesto dei chiarimenti in data 31/01/2023, con l’obiettivo di perfezionare sì tale struttura indicizzata, ma di affiancarla anche ad una seconda tariffa fissa, ricalcolata alle quotazioni correnti, per poter far scegliere ai singoli utenti (cittadini ed aziende) la struttura più adatta alle proprie esigenze.  In risposta a tale richiesta di chiarimenti, è pervenuta in data 9 febbraio 2023, un’integrazione da parte di AASS. In tale relazione è stato riportato un costo di approvvigionamento del gas naturale acquistato sul mercato all’ingrosso per l’anno 2023 pari a 0,797520 €/Sm3 e che un terzo della copertura finanziaria (15 MW) era stata già rivenduta ad un valore molto prossimo a quello di acquisto. In merito alle modalità/fattibilità dell’introduzione della scelta opzionale di offerta fra tariffa fissa ed indicizzata è stato specificato da AASS che sarà necessario prendere come riferimento iniziale la tariffa indicizzata e solo in un secondo momento sarà possibile effettuare l’eventuale scelta di passare a tariffa fissa”. Il motivo è più tecnologico che altro, a quanto pare, perché “la modalità di richiesta di passaggio dovrà essere esclusivamente telematica per ridurre le risorse necessarie alla gestione del numero potenzialmente elevato di richieste, migliorando al contempo il livello di servizio prestato agli utenti”. Per cui “i tempi per un potenziale passaggio ad un sistema di tipo opzionale ammontano a 4 mesi (definizione delle specifiche di implementazione applicativo e gare d’appalto) + 6 mesi (sviluppo dell’applicativo web), per un totale di 10 mesi ed un costo approssimativo di 100.000 euro”. Si può fare, dunque, e si farà. Tanto è vero che, si legge sempre nella delibera 1/2023, “è stata ampiamente riportata ed analizzata la reciproca volontà di Autorità ed AASS di adottare nel più breve tempo possibile tale scenario, durante un incontro tenutosi presso la sede dell’UPAV in data 9/02/2023”. Di più: “L’introduzione del doppio sistema opzionale dovrà comunque realizzarsi nel più breve tempo possibile, per dar modo a tutti gli utenti (cittadini e realtà economiche) di poter scegliere il sistema più aderente alle rispettive necessità”. E questo non varrà solo per il gas, visto che l’energia elettrica era stata “indicizzata” (al PUN medio mensile, ndr) già a novembre, come si evince dalle “disposizioni future”, dove “si stabilisce altresì che, entro il 31 Agosto 2023 AASS dovrà presentare all’Autorità una proposta di revisione del sistema tariffario del servizio gas naturale ed energia elettrica, con l’introduzione della doppia tariffa opzionale (fissa ed indicizzata)”.

LA NUOVA TARIFFA: LE SCELTE “SOCIALI”

“Dovendo necessariamente intervenire sul sistema tariffario in tempi brevi a causa della diminuzione delle quotazioni gas e risultando inapplicabile una potenziale delibera per l’introduzione nell’immediato di un sistema di scelta opzionale”, scrivono il Presidente Marco Affronte e gli altri componenti dell’Autorità, Marco De Luigi e Marco Silvagni, dopo aver chiesto altri chiarimenti in data 1 marzo e aver ricevuto “ampia relazione” da AASS il 6 marzo, è stato deciso che “l’introduzione di una tariffa indicizzata anche per il gas naturale risulta la soluzione che meglio può aderire all’andamento al ribasso dei mercati”. Inoltre, “tale soluzione permetterà ad AASS di valutare anche la vendita delle rimanenti quote del contratto di copertura finanziaria in essere. Contratto che corre il rischio di assumere un valore negativo qualora perdurasse l’auspicata fase discendente delle quotazioni del gas”.

Deciso quindi di cambiare la tariffa da fissa a indicizzata, è stato validato anche il calcolo dello Spread unitario, che non vale per tutti, ma viene “ribaltato” e “pesato in maniera differente per ciascuna categoria di utente e scaglione di consumo” (vedi tabella), “con l’obbiettivo di premiare i comportamenti volti al risparmio energetico, non impattando sulle realtà economiche del paese”, ma “mantenendo comunque invariato l’effetto economico complessivo come sopra calcolato”.

IL “PSV DA” MENSILE È LA VARIABILE A CUI SI SOMMA LO SPREAD, OVVERO I COSTI-UTILI DI AASS

Le nuove tariffe per la fornitura del gas sono come detto indicizzate e quindi variabili, secondo la formula P=PSV DA + P0: ovvero, la tariffa media all’utente finale (P) sarà data dalla somma dell’indice (PSV DA) e dello Spread unitario (P0). Quest’ultimo “rappresenta il corrispettivo a copertura dei costi sostenuti da AASS e dell’utile del servizio di fornitura e distribuzione del gas naturale ed è composto dalle seguenti voci: costi operativi unitari ed ammortamenti del servizio fornitura e distribuzione gas naturale; utile unitario A.A.S.S. del servizio di fornitura e distribuzione gas naturale; costi fissi unitari per la capacità di trasporto richiesti dal regolatore italiano; costi unitari per rischio mercato (sbilanciamento, profilo di consumo ed indice di acquisto vs. indice di vendita); restituzione quote fisse applicate in tariffa; beneficio unitario derivante dalle coperture finanziarie”.

In pratica la vera variabile, oltre agli scaglioni di consumo, è data dall’andamento del PSV DA “componente gas”, che, scrive l’Autorità nella propria delibera, “è pari alla media mensile del prezzo PSV che corrisponde al prezzo del gas naturale all’ingrosso al PSV (Punto di Scambio Virtuale, punto di incontro tra domanda e offerta e hub di riferimento per la definizione del prezzo del gas all’ingrosso, amministrato dal Gestore dei Mercati Energetici italiano). Esso è calcolato mensilmente”, spiegano dall’Autorità.

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