Home Dal giornale Editoriale: Se l’Italia rinnova i bonus

Editoriale: Se l’Italia rinnova i bonus

da Daniele Bartolucci

La notizia della nuova tariffa dal 1° aprile ha sorpreso anche il Governo, come abbiamo visto, non tanto perché era stato appena convocato un tavolo di lavoro con le parti economiche per il 4 aprile, ma soprattutto perché c’era tutto l’interesse a vedere come si sarebbe mossa l’Italia, visto che rappresenta per le imprese sammarinesi una sorta di benchmark in chiave competitività. L’aver anticipato, da parte dell’Autorità, tale decisione, ha creato un po’ di confusione. Soprattutto alla luce delle decisioni del Governo italiano che, in vista della scadenza (come i due Decreti del Governo sammarinese) del 31 marzo delle proprie disposizioni, ha presentato proprio in questi giorni il suo Decreto, che prevede l’azzeramento degli oneri di sistema sul gas fino a giugno, la proroga del taglio dell’Iva al 5% per il secondo trimestre del 2023 e un nuovo credito di imposta fino al 30 giugno per le imprese energivore.

Con la nuova tariffazione imposta dall’Autorità, le imprese di San Marino pagheranno di più o di meno rispetto ai loro competitor italiani? La domanda non è solo lecita, ma è fondamentale per tutto il tessuto economico della piccola Repubblica, nella consapevolezza che ogni punto in più di costi si trasforma in un punto in meno di competitività sul mercato internazionale. A spanne, tenendo conto degli sconti e dei bonus predisposti dall’Italia (che San Marino non può attivare, visto che si gioca sull’IVA e sul credito d’imposta), pare proprio che gli energetici costeranno di più. Da qui la domanda successiva: il Governo sammarinese rinnoverà i suoi due Decreti-bollette?

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento