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Nuove Idee Nuove Imprese: la finale

da Daniele Bartolucci

Cresce l’attesa per la finalissima della XXI edizione di Nuove Idee Nuove Imprese, la competizione che coinvolge in un unico grande progetto di networking i territori della Repubblica di San Marino e della Romagna. Un unico territorio, quindi, in cui l’innovazione trovi terreno fertile per crescere e sviluppare, non solo per se stessa, ma anche e soprattutto per sostenere il tessuto imprenditoriale che in quest’area è storicamente particolarmente dinamico. Al di là della competizione (il montepremi è comunque sostanzioso: 20mila euro più tanti servizi e benefit in palio) e del percorso di formazione a cui gli imprenditori e aspiranti imprenditori hanno partecipato nei mesi scorsi, il valore aggiunto di Nuove Idee Nuove Imprese è sempre più spostato verso concetti quali il networking e l’open innovation, con risultati che superano di gran lunga i numeri. Anche se – stiamo parlando comunque di economia – i numeri sono sempre importanti: in 21 anni di concorso ci sono diverse migliaia di iscrizioni, che si sono poi tradotte in tantissimi business plan e, dato ancora più efficace, in oltre un centinaio di imprese costituite e diventate operative. L’obiettivo che hanno anche le 13 finaliste di quest’anno, selezionate tra gli 87 progetti inizialmente presentati dai 150 candidati.

Alla prima fase di formazione, gratuita ed aperta a tutti, ha fatto seguito una seconda fase, rivolta ai tredici progetti finalisti, volta a fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per consolidare lo sviluppo della propria idea di business fino alla redazione del business plan.

“L’obiettivo dell’evento”, spiega Maurizio Focchi, Presidente dell’associazione Nuove Idee Nuove Imprese, “insieme al racconto delle tredici idee finaliste alla tavola rotonda che seguirà, è quello di trasmettere l’idea che la startup rappresenta in realtà una dimensione imprenditoriale, poiché una buona idea non ha età, ma è figlia di un atteggiamento propositivo e curioso, capace di riconoscerla e di inserirla nel panorama competitivo. Con fiducia e coraggio. Una startup può nascere e diventare impresa solida e affermata, ma può essere anche un’idea che trova dentro ad una impresa la sua dimensione di crescita. L’importante è che si diffonda una sensibilità verso l’innovazione, capace di riconoscere il nuovo e di integrarlo per un vantaggio diffuso. La startup accelera ciò che è intorno a lei”.

IL PROGRAMMA

L’evento creato attorno alla finale partirà alle 16, nella sala del Cinema Fulgor di Rimini. Moderati da Diego De Simone, interverranno gli imprenditori Francesco Mondora, Daniele Mingucci e Maurizio Camurani, che daranno testimonianza delle loro esperienze offrendo contributi d’ispirazione a tutti i partecipanti con un focus sul perché sia importante la collaborazione tra startup e imprese. Verranno anche presentati dei risultati preliminari del progetto RESPONSE (StaRtup di succESso: l’impatto di Pratiche di Open iNnovation e SostEnibilità) dell’UNIRSM – Ingegneria gestionale.

A seguire le startup finaliste presenteranno la propria idea di business attraverso un pitch che, in soli pochi minuti, dovrà convincere la giuria e da quest’anno, il pubblico, che potrà votare.

SOCI E PARTNER

Il concorso Nuove Idee Nuove Imprese è realizzato grazie al sostegno economico, tecnico-scientifico, logistico ed organizzativo dei Soci: ANIS, Confindustria Romagna , Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Camera di Commercio della Romagna Forlì-Cesena e Rimini, SUMS Società Unione Mutuo Soccorso della Repubblica di San Marino,  Uni.Rimini SpA, Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio della Repubblica di San Marino,, Università degli Studi della Repubblica di San Marino, San Marino Innovation.

L’iniziativa beneficia inoltre del contributo economico di RivieraBanca, Deloitte & Touche SpA., Studio Skema e Crèdit Agricole che forniscono anche sostegno didattico e tecnico-scientifico. Diversi i patrocini: Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato, e il Commercio, il Lavoro, la Ricerca Tecnologica, la Semplificazione Normativa della Repubblica di San Marino; Segreteria di Stato per il Lavoro, la Programmazione Economica, lo Sport, l’Informazione e i Rapporti con l’AASS; Comune di Rimini. Come media partner per la Repubblica di San Marino, anche quest’anno, è stato scelto San Marino Fixing.

STRATEGY TO WIN

“Vogliamo democratizzare la strategia aziendale all’interno dello sport, digitalizzandola e creando una piattaforma gestionale da cui la società sportiva possa sviluppare e seguire il proprio piano strategico. Il nostro principale obiettivo è che sia accessibile a tutti dal punto di vista economico in modo che sia applicabile su larga scala e diventi un progetto di sviluppo sistemico e sostenibile”.

Lo strumento per concretizzare questi obiettivi è Strategy to Win, la business idea promossa e ideata da Andrea Nardoni e Damiano Olla, selezionata per la fase finale di Nuove Idee Nuove Imprese 2022. Un’idea sammarinese, non solo perché Nardoni vive da qualche anno sul Titano, ma proprio perché è nata concretamente qui: “La scintilla si è infatti accesa grazie al lavoro che svolgo quotidianamente, ma era da tempo che io e Damiano stavamo ragionando su questi temi, condividendo non solo idee e progetti futuri, ma anche un po’ di delusione per come moltissime società, anche di alto livello, si approcciavano – e purtroppo si approcciano ancora – a tematiche come la pianificazione strategica aziendale”. Una considerazione che deriva dall’esperienza diretta in diverse realtà sportive, dove hanno collaborato e lavorato per società di serie A di calcio, A1 e A2 di pallacanestro e pallavolo, e dove si aspettavano di trovare messe in pratica quelle teorie che avevano acquisito negli studi universitari e post-universitari in Sport Business: “È invece emersa una profonda distonia tra quelle che erano le attese e la realtà del management sportivo. Troppo spesso, per non dire quasi sempre, le scelte strategiche sono infatti dettate dal risultato sportivo, posto come unico e vero mantra su cui basare le valutazioni sull’operato della società. Di conseguenza, il ruolo affidato alle decisioni strategiche riguardanti il futuro delle società è sempre di secondo piano, lo stesso si può dire per i piani di marketing e comunicazione (quando presenti). Di fatto, la centralità del risultato diventa un ostacolo per qualsiasi progetto e decisione che abbia un orizzonte temporale un po’ più a lungo termine. Inoltre non c’è mai tempo di pianificare la strategia aziendale, che invece è una priorità scontata in altri contesti industriali”. Insomma, la necessità che le società sportive si dotino di un piano strategico è evidente, ma non è questa l’intuizione che hanno avuto Nardoni e Olla, anche perché il mercato è già saturo di consulenti anche nello sport, con costi spesso sostenibili solo dalle grandi realtà sia in termini economici che di tempo. “L’innovativo servizio offerto con Strategy to Win, invece, permetterà di redigere un piano strategico sostenibile per il singolo cliente”. In estrema sintesi, “la società inserirà determinate informazioni e il sistema produrrà grazie all’intelligenza artificiale e all’automazione obiettivi, micro-obiettivi e Piani d’azione adeguati al club. Il tutto sarà allineati a vision, mission, valori e identità della società sportiva.

Gli altri elementi fondamentali del progetto saranno la creazione di un imponente network di relazioni, l’assistenza e la formazione.

“Il club non sarà mai lasciato da solo nel percorso da noi ma anche da chi condividerà con lo stesso la medesima strada. Abbiamo bisogno che le società sportive che accetteranno di entrare nel mondo STW dialoghino fra loro, si supportino e si formino. Non c’è più tempo per gelosie anacronistiche. Lo sport ha bisogno di fare sistema per avere un futuro virtuoso. Creeremo tavoli di lavoro locali dove i club potranno conoscersi e al quale potranno partecipare le aziende di altri comparti industriali che vogliano conoscere da vicino i progetti strategici dei club. Il network, quindi, permetterà anche di facilitare la nascita di relazioni commerciali fra club e aziende che condividono valori, identità e visione del futuro”.

Ma c’è anche un altro obiettivo, meno evidente ma forse ancora più impattante nel mondo dello sport: “Grazie a questo strumento, si può quindi elevare la cultura aziendale nello sport e migliorare le competenze e la gestione del tempo all’interno delle società sportive. Crediamo fortemente che il futuro dello sport (sia esso dilettantistico o professionistico) passi da una presa di coscienza che ogni società sportiva debba tendere ad assimilarsi in tutto e per tutto ad una vera e propria azienda. La nostra piattaforma gestionale, accessibile e democratica, vuole generare questo processo nel minor tempo possibile e apportare una vera e propria rivoluzione strategica al mondo dello sport”.

Se si pensa che solo in Italia ci sono 115 mila associazioni/società sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI, si comprende bene come tali obiettivi non siano assolutamente fuori luogo.

SWEE-THY

Un prodotto artigianale, ma con tutti gli “ingredienti” per diventare di largo consumo in un mercato in continua crescita come quello del fit-food. Dietro Swee-thy, il marchio ideato e creato da Claudia Guidi, approdato alla fase finale di Nuove Idee Nuove Imprese 2022, c’è infatti una strategia molto chiara: “Creare prodotti per sportivi validi e sani, con pochi ingredienti ma tanta qualità”. E’ questa la mission che la 29enne sammarinese, facendo leva sulla sua esperienza di pasticcera professionista e sulle competenze di consulente tecnico di laboratorio, sta perseguendo. 

Una sfida, di fatto, anche a gran parte di ciò che offre il mercato: “Amo da sempre praticare sport, ma ero veramente delusa dai prodotti di integrazione in commercio. Proteine ai gusti più strani piene di aromi, barrette dolcificate con prodotti chimici ed edulcoranti di ogni sorta. In particolare il maltitolo, un poliolo molto usato e diffuso come dolcificante nei prodotti sportivi e senza zucchero, ma a cui sempre più persone devono prestare attenzione, in particolare se soffrono di problemi gastrointestinali. Soffrendo in prima persona di intestino irritabile, l’idea di questi prodotti è nata dapprima da un esigenza personale, per poi prendere forma e diventare un azienda con un etica ben precisa: volevo dimostrare, che si potessero creare prodotti migliori e dedicati a specifiche patologie molto diffuse ma ancora spesso troppo ignorate, così ho iniziato a ideare e sperimentare le mie ricette. Proprio da qui è nata l’idea di creare per la prima volta le prime creme spalmabili proteiche, senza zucchero e al contempo prive anche di polioli, ma con un dolcificante 100% naturale adatto a tutti e a basso indice glicemico. Dopo averle testate di persona e trovato il giusto equilibrio di sapori, ho deciso di pubblicizzale e commercializzarle attraverso l’e-commerce ufficiale del marchio”. 

Un progetto che, in verità, ha anche tante altre caratteristiche originali, a partire dalla community che Claudia ha costruito attorno al marchio Swee-thy: “L’idea era di coinvolgere altre persone che non solo condividessero i miei valori e il mio stile di vita, ma che potessero ispirare anche altre persone con le loro azioni e creazioni. Così ho iniziato a selezionare fit-blogger, personal trainer e nutrizionisti a cui dare fiducia nel promuovere e comunicare i miei prodotti. Non solo si è creata una rete efficace sul lato più commerciale, ma i loro contributi, le loro idee e le loro stesse necessità sono uno stimolo costante a migliorare prodotti e servizi”.

Del resto, lo spirito che anima la founder di Swee-thy è proprio questo: “Oggi posso contare su quasi 50 collaboratrici in tutta Italia, con i miei amati prodotti e tanta voglia di continuare a creare, pronta a dimostrare che ci sono sempre alternative sane e naturali anche nel settore sportivo, e se non le avete ancora trovate, tranquilli, le creeremo per voi”.

In arrivo, infatti, ci sono altri prodotti, tra cui un innovativo snack su cui Swee-thy sta lavorando in collaborazione con dei bioingegneri di Modena, mentre nei prossimi due anni troveranno concretezza diverse idee. Swee-thy, infatti, non è più solo un’idea imprenditoriale, ma è già un brand strutturato, con una gamma di prodotti variegata e costante ampliamento grazie alla ricerca di Claudia – e di Chiara Guidi, all’interno del progetto in qualità di tecnologa alimentare – e della sua rete di collaborazioni.

Ma la vera forza di questo marchio, è data dai valori su cui si fonda l’azienda e che Claudia ha trasferito nei suoi prodotti: “Ci proponiamo di usare sempre prodotti di qualità, con adeguate certificazioni, e combinarli in maniera innovativa per creare prodotti nuovi e alla portata di tutti”. Valori oggi molto apprezzati dai consumatori e dal mercato, a cui si aggiunge anche la lotta agli sprechi, che proietta Swee-thy ancora di più nell’attualità e nell’attenzione alla sostenibilità: “Essendo un’impresa appena nata, ho scelto di appoggiarmi ad uno storico laboratorio qui a San Marino, per poter dedicare tutte le mie energie e risorse alla ricerca e al marketing. Al di là di questo aspetto, legato ovviamente anche alla fase di startup, si tratta comunque di una produzione studiata per essere veramente efficiente e a spreco zero: produciamo solo ciò che viene ordinato, quasi in real time, in questo modo il cliente ha la garanzia di massima freschezza a shelf life, e al contempo evitiamo di avere grossi magazzini e di far invecchiare la merce che altrimenti verrebbe stoccata per periodi più lunghi, perdendo di qualità”.

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