Home Dal giornale “Paesi ad alto rischio”, due nuovi nomi: Corea e Iran

“Paesi ad alto rischio”, due nuovi nomi: Corea e Iran

da Alessandro Carli

Il Congresso di Stato ha messo mano alla lista dei “Paesi ad alto rischio” (ovverosia i Paesi con carenze strategiche in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e che pongono minacce significative alla pace e alla sicurezza internazionale) individuati dal Comitato per il Credito e il Risparmio su proposta della Commissione Tecnica di Coordinamento Nazionale. E lo ha fatto attraverso una delibera, la numero 13, pubblicata sul sito della Segreteria Interni.

1 – Paesi ad alto rischio che presentano rischi continui e sostanziali di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo avendo ripetutamente omesso di rimediare alle carenze individuate, che sono individuati nella dichiarazione pubblica del GAFI: Repubblica popolare democratica di Corea;

2 – Paesi ad alto rischio che hanno preso un impegno politico ad alto livello volto a rimediare alle carenze individuate e che hanno deciso di chiedere assistenza tecnica per l’attuazione del piano d’azione del GAFI, individuati nella dichiarazione pubblica del GAFI: Iran;

3 – Paesi ad alto rischio che hanno preso per iscritto un impegno politico ad alto livello volto a rimediare alle carenze individuate e che hanno elaborato con il GAFI un piano d’azione, ovvero che rientrano nella lista redatta dall’Unione Europea: Afghanistan, Albania, Barbados, Burkina Faso, Cambogia, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Gibilterra, Giordania, Isole Cayman, Jamaica, Mali, Marocco, Myanmar, Nicaragua, Pakistan, Panama, Repubblica di Haiti, Senegal, Siria, Sudan del Sud, Trinidad e Tobago, Turchia, Uganda, Vanuatu, Yemen, Zimbabwe.

Il Congresso inoltre ha disposto che la lista venga periodicamente aggiornata, secondo quanto previsto dall’art. 16 undecies della Legge n.92/2008 e successive modifiche, in particolare anche in funzione delle risultanze della valutazione nazionale dei rischi della Repubblica o comunque in funzione delle informazioni che le autorità competenti forniscono alla Commissione Tecnica di Coordinamento Nazionale in termini di “minacce” o di scarso livello di collaborazione di determinati Paesi (con il termine Paese si intendono anche giurisdizioni e territori).

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