Home Dal giornale Ora Rimini sia più vicina con il nuovo sindaco Jamil

Ora Rimini sia più vicina con il nuovo sindaco Jamil

da Daniele Bartolucci

Dopo Andrea, ecco Jamil. Rimini ha votato nel segno della continuità, eleggendo al primo turno il “delfino” di Gnassi, quel Sadegholvaad che lui stesso aveva lanciato già mesi fa nella corrida del centrosinistra riminese e da cui non solo ne è uscito vincitore, ma anche più forte di prima. Non fosse altro perché il suo amico Andrea la prima volta dovette giocarsela al ballottaggio e lui invece ha messo in atto un “buona alla prima” degna dei più forti sindaci riminesi. Ma anche perché non dovrà cercare appoggi esterni, in particolare con Gloria Lisi e i 5 Stelle, che sarebbero stati i suoi probabili alleati nell’eventuale ballottaggio. Gli è andata male (a loro). Ora parte l’era Jamil e sarà una sfida continua per cercare di valorizzare quanto fatto “Re Andrea” nel decennio passato (un’eredità pesante ma anche ricchissima, stante il dinamismo di Gnassi soprattutto nel ridare un volto e un’anima a interi quartieri della città) e per intercettare nuovi flussi turistici ed economici. Proprio in questa chiave, Rimini non può fare a meno di guardare alle sue spalle, a quel Monte Titano che fa da sfondo a tante fotografie e rappresenta un valore aggiunto sia per il turismo che per l’economia. A patto che le due realtà si parlino, dialoghino e costruiscano assieme il loro futuro di vicini di casa. Gnassi non è mai stato un grande amico di San Marino, ma nemmeno San Marino si è mai approcciata a lui con grandi entusiasmi. Ora c’è un nuovo inquilino a Palazzo Garampi e le cose potrebbero cambiare. Rimini ha l’ambizione di crescere ancora, San Marino ha bisogno che il marchio Rimini “tiri”, per splendere anch’essa. Fate una cosa: chiamatevi e incontratevi.

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