Home NotizieMondo Ilva, Melucci (Sindaco di Taranto) a Radio 24: “Non abbiamo accesso al piano industriale”

Ilva, Melucci (Sindaco di Taranto) a Radio 24: “Non abbiamo accesso al piano industriale”

da Redazione

“Nel clima di leale collaborazione istituzionale, come avevamo chiesto al governo prima di rigettare tutto l’impianto, sarebbe stato utile incontrarsi e limare le differenze, questo non è avvenuto, prendiamo atto è stato mandato il testo prima i TG nazionali, da parte di un governo in sostanza uscente, quindi ormai anche con scarsa legittimazione politica.” Così il sindaco di Taranto, Melucci, intervistato da Simone Spetia ad Effetto Giorno su Radio 24 in merito al nuovo scontro con il Governo che ha respinto la proposta del Sindaco e del Presidente Emiliano. Il Sindaco poi sottolinea ancora su Radio 24 che la cosa “più sconcertante è che non riusciamo, come ente pubblico locale quindi non un comitato di cittadini privato, ad avere accesso al contratto e al piano industriale vero e proprio sulla scorta del quale, chiaramente, il Ministro e i ministeri coinvolti esprimono le loro valutazioni. Noi non siamo in grado di correggere il tiro perché ci manca la prospettiva complessiva e devo dire che è tutto molto sconcertante” e continua ancora: “Per questo ci stiamo riservando di verificare anche con la Procura della Repubblica se ci sono dei margini per intervenire su questa vicenda”. Alla domanda di Simone Spetia su Radio 24 che gli domanda su quali basi hanno fatto ricorso il sindaco di Taranto spiega: “Noi facciamo il ricorso sulla base del DPCM, (che è pubblico n.d.r.) che è di gran lunga insoddisfacente per le esigenze della comunità dal punto di vista dell’ambiente, del rischio sanitario e anche della tutela dell’indotto che di nuovo sparisce dall’ argomento all’ordine del giorno”.

 

“NON SI PUÒ DISCUTERE DI AMBIENTE DOPO CHE SI È GIÀ DISCUSSO IL PIANO CON SINDACATI E PARTE DATORIALE”


“Un piano industriale è redatto in coerenza con una visione anche di ciò che bisogna fare sull’ambiente, sulla salute, quindi se ci mancano questi elementi, una volta discusso con le organizzazioni sindacali soltanto il tema degli esuberi e dei contratti non si capisce come ex post si possa intervenire sulle questioni dell’ambiente e della salute che sono per noi prioritari ovviamente.” Così il sindaco di Taranto, Melucci, intervistato da Simone Spetia ad Effetto Giorno su Radio 24 contesta la posizione dell’esecutivo che sostiene che il piano industriale si discute coi sindacati e con la parte datoriale. Il sindaco di Taranto aggiunge ancora su Radio 24: “Le devo anche dire che il quadro è complicato, dal 2012 in poi, da quando interviene la magistratura sulla vertenza Ilva, da un percorso di 12 decreti salva Ilva, così si definiscono, e non si capisce perché non si possa discutere di un tredicesimo Decreto Salva Taranto finalmente che metta in sicurezza tutte le nostre esigenze anche dal punto di vista dei formalismi e dei tecnicismi che ovviamente oggi ci vengono ribaltati dal ministro”.

 

“ILVA, RISCHIA DI SALTARE TUTTO? PAZIENZA”


“Il governo è già in ritardo perché doveva iniziare la copertura dei parchi minerari per esempio due anni fa e questo è solo uno dei dati salienti in questo procedimento, non ha mai coinvolto la comunità locale, quindi piangere adesso sul latte versato da parte dei ministri che hanno evidentemente accordato troppo all’investitore potenziale non è un problema dell’ente locale” Risponde così il sindaco di Taranto Melucci a Simone Spetia a Effetto Giorno su Radio 24 che lo incalza sul fatto che il Governo sostiene che accettare le loro proposte vorrebbe dire azzerare quanto fatto finora e di fatto ritardare anche gli interventi ambientali e al giornalista che gli chiede se non sia fonte di preoccupazione che il muro contro muro possa far saltare tutto il sindaco sottolinea su Radio 24: “Pazienza! Perché questa città è stata stuprata negli anni, non consentiremo l’ennesimo stupro di questa comunità, pazienza per il sistema paese pazienza per l’investitore pazienza per tutti quelli a cui poi tenteremo di dare una mano ricollocandoli nel sistema delle bonifiche e quant’altro, ma noi non svenderemo il nostro territorio e il nostro futuro a dei soggetti che sono all’interno di una procedura nella quale il governo non si sta comportando da arbitro terzo e nella quale non abbiamo neanche consapevolezza del sistema di garanzie che la legge prevede a sostegno della buona definizione di una procedura di questo tipo”

Sui tempi della decisione del TAR Melucci s Radio 24 dice: “Penso che rielaboreremo la nostra istanza cautelare, arricchita adesso negli argomenti e non credo che mancheremo l’udienza fissata per il 6 marzo” “quindi il 6 marzo potremo avere qualche informazione o qualche decisione?” chiede Spetia al sindaco che risponde: “Corretto”.

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