Contro l’evasione dell’Iva e delle accise sui carburanti sono in arrivo misure che con la prossima Legge di bilancio consentiranno di recuperare almeno un miliardo di euro all’anno. Lo anticipa il deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti, che sta lavorando sul problema, sollevato anche dalla Confesercenti riminese, del mercato secondario della vendita di carburante al netto delle tasse, in cui fornitori e piccoli rivenditori riescono a evadere le imposte facendo concorrenza sleale ai distributori in regola. Arlotti aveva avuto colloqui nei mesi scorsi con i vertici di Confesercenti nazionale e ha promosso un incontro fra il sottosegretario Paola De Micheli e le associazioni di categoria dei benzinai.
“La Legge di bilancio 2018 conterrà norme stringenti per contrastare l’evasione dell’Iva e delle accise sulla benzina – spieg Arlotti -, un fenomeno che secondo le stime interessa il 10 per cento di carburante commercializzato in Italia e coinvolge soprattutto le strutture di piccole dimensioni e le zone transfrontaliere”.
Con 21.000 punti vendita, la rete italiana ha un erogato medio di 1 milione 345mila litri, ben al di sotto degli indici di redditività media registrati nel resto d’Europa. Alla polverizzazione della rete corrisponde la dispersione del valore dei loghi con circa 130 marchi, di cui il 50% di proprietà dell’industria petrolifera (che abbandona progressivamente il mercato) e il 50% dei privati. “Si contano 5.000 distributori con un erogato di soli 350.000 litri a fronte di un erogato medio italiano di 1,3 milioni – esemplifica il deputato – e il dubbio è che riescano a stare sul mercato appunto frodando il fisco e facendo concorrenza sleale ai colleghi”.