Home NotizieMondo Matteo Orfini a Radio 24: “Cedere le feste dell’Unità a MDP? Sono le feste del PD”

Matteo Orfini a Radio 24: “Cedere le feste dell’Unità a MDP? Sono le feste del PD”

da Redazione

“Ma non scherziamo, non è una storia comune. Speranza ha fatto una scelta differente, è andato via da una comunità che quelle feste continua a organizzare” Così Matteo Orfini, presidente del Pd, intervenuto a 24Mattino su Radio 24, risponde a Luca Telese che gli ha chiesto di replicare a Roberto Speranza che, dagli stessi microfoni, ha chiesto a Renzi di concedere a Mdp l’uso del marchio delle feste dell’Unità. Orfini poi aggiunge: “Ne abbiamo fatte più di mille anche quest’anno e sono andate anche abbastanza bene. Persino la tanto criticata festa di Imola, che secondo alcuni giornali era sempre vuota, ha chiuso in attivo, a dimostrazione che poi così male non è andata, anzi. Noi abbiamo fatto dibattiti e incontri sempre pieni di gente in giro per l’Italia da giugno a settembre”. Orfini ha poi sottolineato a Radio 24: “È un’ipotesi che non prendiamo nemmeno in considerazione. Le feste dell’Unità sono le feste del Partito Democratico, stiamo anche lavorando per farne l’anno prossimo di più, per studiare modalità anche innovative per non limitarle solo alla fase estiva: c’è un progetto molto bello che stiamo preparando, quindi figuriamoci se le cediamo”.

 

NON DISPERIAMO CHE L’UNITA’ POSSA TORNARE IN EDICOLA MA NON DIPENDE TUTTO DA NOI


Matteo Orfini, ai microfoni di 24Mattino su Radio 24 intervistato da Luca Telese, ha risposto alla provocazione di Roberto Speranza sul futuro del giornale del Pd, l’Unità, che non è più in edicola: “La testata dell’Unità, come è già noto, non è di proprietà del Partito Democratico, è di un gruppo. Il Partito Democratico è dentro con una quota assolutamente minoritaria e marginale. Noi abbiamo cercato in tutti i modi, esercitando anche la responsabilità derivante da quella quota di assoluta minoranza e anche mettendoci diverse risorse in questi anni, di tenerla aperta, non disperiamo del fatto che possa tornare in edicola presto, ma ovviamente non tutto dipende da noi, anzi poco dipende da noi”.

 

ALLEANZA CON FRATOIANNI E BERSANI? E’ UN’IPOTESI CHE NON ESISTE, SOPRATTUTTO PER SCELTA LORO


Matteo Orfini, presidente del Partito Democratico, durante la trasmissione 24 Mattino in onda su Radio 24, con Luca Telese ha provato a immaginare quali coalizioni renderebbe possibili il Rosatellum bis. Difficile è ad esempio l’alleanza con Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e gli ex dem di Bersani: “Mi sembra che sia un’ipotesi che non esiste per scelta innanzitutto loro”, ha detto Orfini, “nel momento in cui ci viene richiesta come condizione assoluta discontinuità rispetto alle politiche che hanno rimesso in moto il paese”. “Faccio fatica ad andare in campagna elettorale chiedendo scusa per una riforma”, ha continuato Orfini, citando il Jobs Act, ad esempio, “che ha prodotto un milione di posti di lavoro. Penso che quella, forse, sia stata una riforma giusta e ne sono orgoglioso, sono orgoglioso di aver contribuito alla mediazione che produsse quel pacchetto di riforme”.

 

PISAPIA CAMBIA OPINIONE SPESSO, ALLEANZA DIFFICILE. ZEDDA E’ PIU’ CHIARO


Esclusa l’ipotesi di una coalizione con Fratoianni e Bersani, Matteo Orfini, presidente del Partito Democratico, intervistato da Luca Telese durante 24 Mattino, programma di Radio 24, si è soffermato sul rapporto con Giuliano Pisapia e Massimo Zedda, sindaco di Cagliari. “Mi sembra dicano due cose diverse”, ha detto Orfini, “Zedda ha detto di volersi alleare, Pisapia cambia posizione abbastanza spesso”. “Perché”, ricostruisce Orfini su Pisapia, “quando ha fatto la riunione con Mdp ha firmato un documento in cui si definiva alternativo al Pd – e immagino non ci si voglia alleare con forze alternative – poi ha lanciato le primarie e ha chiesto di fare le primarie con un leader considerato da lui alternativo”. Anche se Pisapia dovesse tornare a chiedere l’alleanza, pensa peraltro Orfini, “questo lo metterebbe in conflitto con i suoi attuali partner, Bersani e D’Alema”. Insomma: “Nel momento in cui si apre il percorso costitutivo di un nuovo soggetto politico definito alternativo al Pd”, dice Orfini su Pisapia a Radio 24, “mi pare difficile che quel nuovo soggetto politico sia alleato del Pd. Leggo le agenzie di questi giorni in cui tutti i leader di quel movimento dicono ‘Mai col Pd! Mai le primarie col Pd! Mai con Renzi! Mai con questo gruppo dirigente!’ e Pisapia ha deciso di condividere un percorso con loro e non con noi. Mi pare una scelta abbastanza incompatibile con un soggetto di centrosinistra”.

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