Il Ministro della Difesa Roberta Pinotti sottolinea a Mix 24 di Giovanni Minoli su Radio 24 che l’intervento in Libia non metterà più a rischio l’Italia: “Non credo che gli attentati in Francia siano connessi all’impegno francese, peraltro in Libia il ruolo dell’Italia era già un ruolo presente prima che la situazione degenerasse, già due anni fa stavamo addestrando i soldati libici a Cassino. E’ un lavoro che possiamo continuare a fare, non si parla di guerra, si parla certamente di guerra al terrore”.
ITALIA PRONTA A INTERVENIRE CON RISOLUZIONE ONU
Il Ministro della Difesa Roberta Pinotti intervistata a Mix 24 da Giovanni Minoli su Radio 24 sottolinea che si aspetta la creazione del governo libico: “Se ci sarà un Governo libico l’ONU ha già fatto una risoluzione che dice che i Paesi dovranno intervenire ad aiutare la Libia sulla base delle richieste dell’autorità libica. Da questo punto di vista il parere positivo dell’ONU è contenuto in quella risoluzione”.
INTERVERREMO SE SITUAZIONE IN LIBIA PEGGIORA
Il Ministro della Difesa Roberta Pinotti intervistata a Mix 24 da Giovanni Minoli su Radio 24 sottolinea che una nuova probabile ondata di migranti per la primavera non può essere la ragione per anticipare un intervento in Libia, invece “la ragione per anticipare un intervento – spiega il Ministro – è determinata dal fatto che una Libia fuori controllo può diventare, come già in alcune parti della Libia è, la zona di espansione del Daesh, tanto più quando ci sono delle sconfitte in Iraq e in Siria, quindi con una strategia che il califfato può avere, e sicuramente ha, di espansione in Libia.”
ESCLUDO INTERVENTO AUTONOMO DI FRANCIA E INGHILTERRA, STAVOLTA AGIREMO INSIEME
Il Ministro della Difesa Roberta Pinotti intervistata a Mix 24 da Giovanni Minoli su Radio 24 esclude che Francia e Inghilterra si muoveranno in autonomia come nel 2011 e specifica: “Lo escludo perché abbiamo fatto una riunione erano presenti paesi più impegnati nella coalizione, c’era Carter, c’era Le Drian, c’ero io, c’era l’inglese, l’olandese, l’Australia, la relazione sulla Libia era affidata a me e il punto che ha anche ribadito Fabius, ma anche Le Drian nella sua intervista, è che si agirà in modo coordinato e l’Italia avrà il ruolo guida.”
I POZZI DELL’ENI SONO PROTETTI
“Noi siamo nel mare per proteggere l’Italia, e per proteggere anche i lavoratori e i pozzi dell’Eni che ci sono in Libia”. Queste le parole del Ministro della Difesa Roberta Pinotti intervistata da Giovanni Minoli a Mix 24 su Radio 24. Sul grado di protezione assicurata o meno alle piattaforme e ai pozzi dell’Eni in Libia il Ministro Pinotti spiega: “Noi da circa un anno abbiamo deciso con il parlamento una missione importante nel Mar Mediterraneo che si chiama Mare Sicuro, da non confondere con Mare nostrum. Mare Sicuro è una missione di sicurezza, l’abbiamo decisa un anno fa, per la situazione in Libia che diventava sempre più grave ed in generale la situazione delle coste africane che andava deteriorarsi. Abbiamo un numero significativo di navi nel Mediterraneo, un dispositivo importante che vede navi e sommergibili. L’abbiamo fatto perché se ci fossero attacchi anche alle nostre piattaforme, noi siamo in grado di difendere, come siamo stati in grado di difendere i pescherecci italiani. Noi siamo nel mare per proteggere l’Italia.” Per proteggere i pozzi dell’Eni, sottolinea Minoli, e il Ministro chiarisce: “per proteggere anche i lavoratori e i pozzi dell’Eni che ci sono in Libia”.