“Noi ci candidiamo a sperimentarla. Noi siamo pronti” Tito Boeri, Presidente dell’Inps a Mix 24 di Giovanni Minoli su Radio 24 a proposito della Riforma della Pubblica Amministrazione del Ministro Madia si dice pronto a recepirla e si augura che venga applicata “per il momento è soltanto una legge delega quindi non c’è nulla.” Quello che è più interessante della riforma secondo Boeri è “avere la possibilità di poter gestire in modo più efficiente la dirigenza, di spostare le persone, di poterle gestire nell’insieme della pubblica amministrazione”.
Negli ultimi 24 anni sono stati cambiati dieci volte i meccanismi di indicizzazione. Un pensionato che si sente perseguitato ha ragione allora, chiede Giovanni Minoli al presidente dell’Inps Tito Boeri a Mix24 su Radio 24. “È questo lo scandalo, sono perfettamente d’accordo – spiega Boeri – In questo sicuramente gli do ragione, di fatti noi proponiamo di fare la riforma definitiva e non è più indiscriminata come questa. Noi andiamo a colpire 230 mila persone, sono 230 mila su una platea di 16 milioni di persone, di pensionati quindi sono molto poche le persone. Persone che hanno delle pensioni alte quindi possono in qualche modo permetterselo e al tempo stesso che hanno delle pensioni molto più alte di quelle che sarebbero giustificate alla luce dei contributi che hanno versato e che sono andati in pensione presto rispetto all’età pensionabile”.
“Sì, noi siamo riusciti a coalizzare l’intero arco parlamentare, ma non mi scoraggio, perché devo dire che soprattutto le posizioni dei parlamentari, diciamo la pesantezza degli attacchi personali, sono strettamente proporzionali all’entità dei tagli che noi produciamo sui loro vitalizi. Brunetta è uno di questi, quindi io penso che sia questa la vera motivazione”. Intervistato a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24, Boeri risponde così alla serie di attacchi che alcuni parlamentari gli hanno rivolto in questi giorni. Solo per la proposta dei tagli ai vitalizi dei politici, chiede Minoli? E il Presidente dell’Inps risponde: “Non solo, quello certamente è un aspetto di equità importante. Non si vede perché i vitalizi non debbano essere trattati come le pensioni di tutti gli altri lavoratori”.
“Dobbiamo davvero smetterla di fare i tagli lineari in Italia, perché così si distruggono le amministrazioni pubbliche, invece bisogna dare la possibilità alle amministrazioni pubbliche di gestire bene, e noi è questo che stiamo chiedendo, di avere una flessibilità nel bilancio dell’Inps per poter tagliare davvero quelle cose, quelle spese improduttive, e invece potenziare quelle che…”. Così il presidente dell’Inps, Tito Boeri, intervistato da Giovanni Minoli su Radio 24. “Le posso fare un esempio – prosegue Boeri – in questi giorni vogliamo mandare a casa degli italiani che non hanno il Pin la busta arancione con la rendicontazione delle loro pensioni future, non possiamo farla con le regole attuali perché abbiamo delle spese contingentate”.
“Quelli che hanno fatto questo studio dovrebbero spiegarci perché in altri Paesi stanno imitando il nostro sistema.” Così il presidente dell’Inps, Tito Boeri, commenta durante Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 lo studio di un’organizzazione indipendente che ha definito l’Inps uno dei sistemi previdenziali più a rischio tra quelli occidentali su 25 esaminati quello italiano sarebbe il più fragile. Nell’intervista a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24, Boeri spiega: “Il nuovo sistema previdenziale che noi abbiamo viene imitato in tutto il mondo, adesso stiamo aiutando la Cina a mettere in piedi un sistema di questo tipo, per esempio”.
“Il punto di partenza è che noi vogliamo rendere il sistema non soltanto finanziariamente, ma anche socialmente sostenibile, perché siccome c’è un patto tra generazioni, se le persone non lo percepiscono come equo, questo patto rischia di non reggere” spiega Tito Boeri, presidente dell’Inps, intervistato a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio24.
“Non ci sono esuberi (all’Inps, ndr). Noi abbiamo ridotto già fortemente gli organici, abbiamo tagliato le spese di gestione, ridotte di circa il 20%, e siamo al di sotto della dotazione organica”. Così il presidente dell’Inps, Tito Boeri, intervistato a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. “Non ci saranno esuberi, dobbiamo comunque avere, vogliamo avere anzi, più flessibilità nelle assunzioni”. “Abbiamo bisogno di rinnovare. Noi vogliamo digitalizzare, però la ‘digital divide’ c’è. Noi abbiamo un’età media di 54 anni, quindi abbiamo bisogno di ringiovanire”.
E gli esodati, non ci saranno più soluzioni strutturali per loro?, chiede Minoli. “Le nostre proposte vogliono trovare una soluzione strutturale al problema” risponde Boeri. Ma è sicuro che gli Over 55 che perdono il lavoro non lo possono trovare più? Lo incalza Minoli e Boeri replica: “Questo ci dicono i dati, solo uno su dieci ci riesce”.
“Non voglio personalizzare, dobbiamo chiamarla Legge 2011, perché era un momento di crisi e bisogna contestualizzare, lì eravamo in una situazione di grandissima difficoltà”. Così commenta la Legge Fornero Tito Boeri, Presidente dell’Inps, ospite a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 e prosegue “adesso possiamo fare una cosa migliore: possiamo garantire quella flessibilità in uscita che ci viene richiesta, così quelli che non vogliono più investire sul lavoro potranno uscire e andare verso il sistema pensionistico”.
“Noi abbiamo anche proposto di cambiare le pensioni dei sindacalisti, perché quelli che hanno fatto la carriera sindacale, in aspettativa con cariche nel pubblico impiego, avevano delle regole molto vantaggiose per le loro pensioni. Verso la fine della carriera potevano pagarsi dei contributi molto elevati e poi andare in pensione con delle pensioni molto…(alte). Una delle proposte che noi facciamo è proprio cambiare questa cosa.” Così interviene a Mix 24 di Giovanni Minoli su Radio 24 Tito Boeri, Presidente dell’Inps, a proposito delle resistenze al cambiamento dei sindacati. E aggiunge che la resistenza del sindacato “non è piccola” e che il sindacato diventa un agente di conservazione quando “si è opposto a cambiare le regole dei sindacati.”
“La povertà è un problema serissimo, in Italia sono aumentati di 4 milioni i poveri e il nostro sistema di protezione sociale non fa abbastanza per i poveri”. Così il presidente dell’Inps, Tito Boeri, intervistato a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. “Bisognerebbe avere una rete di protezione sociale di base – prosegue Boeri – come quella che esiste in tutti i Paesi dell’Unione europea ad eccezione dell’Italia e della Grecia. “Esiste anche in America Latina, esistono anche in Africa dei Paesi che hanno un reddito minimo e l’Italia non ce l’ha, io credo che questo sia scandaloso”.