Home NotizieSan Marino San Marino, da oggi è legge il Codice di Condotta per Agenti Pubblici

San Marino, da oggi è legge il Codice di Condotta per Agenti Pubblici

da Redazione

E’ stato approvato con 32 voti a favore un solo no e 14 astenuti.

 

SAN MARINO – La seconda giornata di lavori del Consiglio Grande e Generale si è aperta questa mattina con la votazione del Codice di condotta per gli agenti pubblici, approvato con 32 voti a favore un solo no e 14 astenuti.

Il Codice colma una lacuna evidenziata nel nostro ordinamento accogliendo le Raccomandazioni formulate dal GRECO, Gruppo di Stati contro la Corruzione, cui la Repubblica di San Marino ha aderito tramite l’Accordo parziale allargato del Consiglio d’Europa, ed è in linea anche con le raccomandazioni OCSE in materia di integrità ed etica pubblica. Il testo è redatto sulla base del modello contenuto nella Raccomandazione 10 (2000) del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ed esplicita e declina principi già esistenti nella legislazione vigente.

Il nuovo Codice indica i doveri di comportamento dei dipendenti delle PA tracciando i principi guida dell’azione pubblica che devono tradursi in azioni ispirate alla solerzia, alla cortesia, al senso di responsabilità, al senso etico del proprio ruolo e delle proprie funzioni, all’imparzialità, al rispetto delle gerarchie e dei beni pubblici.

L’intento della Legge – spiega il titolare della Funzione Pubblica, Gian Carlo Venturini – è quello di definire la funzione dell’Agente Pubblico, che è quella di servire gli interessi della collettività rendendo possibile per i cittadini ottemperare alle disposizioni normative ed espletare appieno la propria partecipazione al contesto civile. I dipendenti pubblici devono quindi ispirare la loro azione ai principi di efficienza, efficacia e trasparenza del servizio pubblico, assicurare l’equità nella fruizione dei servizi da parte dei cittadini e di ogni altro utente e l’imparzialità nell’esercizio delle loro funzioni, rifuggendo da qualunque comportamento che possa intaccare l’immagine della Pubblica Amministrazione, ledere interessi legittimi degli utenti, favorire la percezione di discrezionalità nell’applicazione di regolamenti, procedure, norme. Rientrano in questa ottica ad es. i divieti di ricevere regali, compensi o altre utilità, l’ obbligo di astenersi da attività in conflitto di interesse con le mansioni svolte, nonché l’obbligo di dichiarare per iscritto la propria adesione o appartenenza ad associazioni, fondazioni od organizzazioni, i cui ambiti di interesse possano creare situazioni di conflitto oppure influenzare lo svolgimento dell’attività pubblica.

L’agente pubblico è tenuto inoltre alla riservatezza riguardo alle informazioni e ai documenti acquisiti nell’esercizio delle proprie funzioni.

Le disposizioni del Codice valgono anche per coloro che si trovino a lavorare per la Pubblica Amministrazione con contratti di collaborazione o di consulenza con carattere di continuità e per tutti coloro che ricoprono la funzione di pubblico ufficiale ai sensi del codice penale. Costituiscono inoltre principi di riferimento per la condotta dei membri del Consiglio Grande e Generale, dei Capitani e dei membri delle Giunte di Castello, dei membri del Congresso di Stato, dei magistrati e degli appartenenti alle Forze di Polizia per gli aspetti compatibili, fatte salve speciali norme ad essi applicabili. A tal proposito, la Legge prevede l’emanazione di un Decreto Delegato con uno specifico codice di condotta per le Forze di Polizia, in conformità alle linee guida contenute nel Codice Europeo di Etica per la Polizia di cui alla Raccomandazione REC (2001) 10 adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 19 settembre 2001.

Sarà cura del Dipartimento della Funzione Pubblica avviare una campagna di comunicazione per portare a conoscenza di tutto il personale della pubblica amministrazione le linee guida e le disposizioni necessarie per l’applicazione del presente codice, promuovendo la relativa formazione dei dipendenti, nell’interesse prioritario degli utenti e della migliore cooperazione interna ad ogni organizzazione.

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