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PSD, tutta la verità sul conto Mazzini

da Redazione

Già nel settembre 2011 il Partito dei Socialisti e dei Democratici presentò un esposto denuncia presso il Tribunale di San Marino al fine di indagare sul caso Fincapital, ma anche su tutti gli altri casi aperti in Italia e non ancora in Repubblica e che coinvolgevano personalità politiche.

Gia nel settembre 2011 il Partito dei Socialisti e dei Democratici presentò un esposto denuncia presso il Tribunale di San Marino al fine di indagare sul caso Fincapital, ma anche su tutti gli altri casi aperti in Italia e non ancora in Repubblica e che coinvolgevano personalità politiche. Anche oggi,  – continua la nota – il PSD conferma la necessità di far emergere tutta la verità e tutti i fatti rilevanti, sia penalmente che politicamente, anche nel caso del “conto Mazzini” aperto presso la Banca Commerciale Sammarinese, utilizzato, per quanto emerso sulla stampa, come un “bancomat” per incassare probabilmente tangenti da parte di imprenditori, professionisti e politici sammarinesi.

Dispiace osservare che dal 2011 ad oggi molte vicende riguardanti illeciti abbiano coinvolto la classe dirigente e dispiace osservare che ancora non sono emerse responsabilità o meno da processi.

Nel caso del “conto Mazzini” poi si intravede, per quanto finora noto, un sistema di corruzione consolidato in cui ingenti somme di dubbia provenienza partivano da un unico libretto verso una molteplicità di soggetti. Alcune domande hanno necessità di puntuali risposte: per cosa e a che titolo venivano incassate tali somme? Da chi e a chi venivano erogate? Vi erano ulteriori connivenze oltre ai soggetti principali? Quanto è durato tale sistema? Quali dispositivi di legge o di controllo, nel caso, sono stati aggirati o non hanno funzionato e perché?

Auspichiamo che si giunga velocemente a sentenze, qualunque sia il verdetto, è bene che la credibilità delle nostre istituzioni e della nostra classe dirigente, politica e non, non rimanga in sospeso a lungo e chiaramente è imperativo che chi ha commesso misfatti, soprattutto se autorità pubblica, paghi per quanto fatto.

Attendiamo, nel rispetto del segreto istruttorio, il riferimento in Commissione Giustizia, anche al fine di poter meglio valutare quali passi politici

 

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