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Rapporto ECRI su San Marino, cambiare alcune norne

da Redazione

Il Comitato dei Delegati dei Ministri del Consiglio d’Europa ha ieri presso atto del rapporto della Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza – ECRI- su San Marino nel suo quarto ciclo di monitoraggio.

Il rapporto,  continua la nota, che sarà pubblicato nei prossimi giorni e disponibile sul sito Internet dall’Organizzazione di Strasburgo, è stato preparato dopo la visita a San Marino di una delegazione dell’ECRI nel marzo del 2012 e il successivo dialogo fra la Commissione e le Autorità sammarinesi. L’obiettivo del quarto ciclo di monitoraggio è principalmente la verifica dei progressi e delle mancanze dei singoli Paesi rispetto alle raccomandazioni contenute nei precedenti rapporti dell’ECRI. La Commissione, per quanto riguarda San Marino, ha constatato alcuni passi avanti, ma anche messo in evidenza quelli che ritiene i principali problemi che lo Stato deve ancora affrontare. Le due questioni sulle quali le Autorità sammarinesi sono chiamate a intervenire con maggiore urgenza sono la ridefinizione del mandato della Commissione per le Pari opportunità e la legislazione relativa alle assistenti domiciliari private. La Rappresentante Permanente sammarinese presso il Consiglio d’Europa, Ambasciatore Barbara Para, intervenendo al Comitato dei Delegati dei Ministri, ha detto:

Desidero esprimere il ringraziamento e l’apprezzamento delle Autorità del mio Paese nei confronti dell’ECRI. Ringraziamo la delegazione dell’ECRI che ha svolto la visita a San Marino nel marzo 2012 per l’approccio costruttivo che ha dimostrato nei confronti della realtà sammarinese. Il rapporto mette in evidenza quelle che l’ECRI ritiene le mancanze, le carenze e gli aspetti problematici, prospetta le modifiche che sono considerate necessarie. Tuttavia, dalla lettura del testo, così come era stato evidente durante lo svolgimento della visita, risulta lo sforzo dei relatori di comprendere la realtà del Paese, per effettuarne un’analisi veritiera e approfondita. Da qui il nostro apprezzamento, ma anche il nostro impegno. Le autorità sammarinesi sono impegnate ad analizzare il rapporto e a valutarne con attenzione le raccomandazioni, come è stato fatto in passato. A titolo d’esempio, è anche grazie alle sollecitazioni e alle raccomandazioni dell’ECRI che San Marino, nel 2008, ha introdotto nel proprio Codice Penale il reato di “discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o legati all’orientamento sessuale”, prevedendo quale circostanza aggravante il fatto che un reato sia commesso per tali finalità. Anche il rapporto del quarto ciclo di monitoraggio – le Autorità sammarinesi ne sono certe- sarà, innanzitutto, uno stimolo alla riflessione per il Governo e le Istituzioni. Da questa riflessione deriveranno le azioni i provvedimenti tesi al raggiungimento dell’obiettivo, certo non facile ma oggi quanto mai importante, comune a tutti i Paesi membri del Consiglio d’Europa: combattere, ridurre e, auspicabilmente, eliminare ogni forma di discriminazione e intolleranza.

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