Home NotizieSan Marino SIMPAR, falso il dossier di Civico 10

SIMPAR, falso il dossier di Civico 10

da Redazione

La Società di gestione del parcheggione, la SImPAR, risponde per le rime al dossier di Civico 10 che parlava di cifre iperboliche erogate dallo Stato.

La vicenda, ricostruita da Enzo Zafferani E dall’avv.Marino Nicolini, parte nel 1990 su iniziativa del segretario di Stato per le Finanze, Clara Boscaglia, che decide per la costruzione del parcheggio multipiano.  Viene indetto un concorso vinto dalla Sinpar. 2 anni di lavri e costa 30 miliardi di lire, 6,5 li mette lo Stato; la convenzione firmata prevede che la società gestisca tutti i parcheggi della Repubblica per 40 anni con tariffe predefinite e soggette ad aumenti Istat. Le cose cambiano però nel 1994: il congresso di stato vuole modificare il meccanismo, passare da “concessionario a imprenditore”. Cos’ allo Stato finiscono gli incassi di tutti i posti auto, P9 compreso, e alla Sinpar, che lo gestisce, va un minimo garantito, dal 2010 1,86 milioni di euro. Dal 2004 al 2012 il valore del parcheggione è aumentato di circa 450mila euro, passando da 13,7 a 14,1 milioni di euro; gli investimenti per macchinari e impianti hanno raggiunto i 680mila euro con un incremento di oltre 71 mila nei nove anni considerati; e nello stesso periodo le spese per manutenzione ordinaria e straordinaria ammontano a 554mila euro. Il cambio di convenzione, prosegue la versione Sinpar, porta inoltre con sé una “notevole flessione negli incassi” dai parcheggi, soprattutto a causa dell’eliminazione delle sbarre e al conseguente esplodere del fenomeno dei “portoghesi”, circa “la metà non paga la sosta”. Ma anche per una politica molto sociale nelle tariffe, che “vengono di molto ridotte”. Attualmente le più basse del circondario: se sul Titano l’abbonamento mensile costa tra i 24 e i 26 euro, a Santarcangelo e Rimini 31 e a Riccione tra i 100 e i 300 nei periodi di punta. Il dossier di C10, prosegue Zafferani, dà quindi “una rappresentazione falsata della realtà”, non tiene conto degli incassi dagli altri parcheggi, 11,8 milioni di euro dal 2004 al 2012. Per cui sommati incassi e imposte lo Stato ha speso dal 2004 poco meno di 900mila euro e da quando sono terminate le agevolazioni fiscali per la Sinpar ha cominciato a recuperare. E potrebbe andare tranquillamente in attivo, sottolinea Nicolini, rivedendo del 10% le tariffe e reintroducendo le sbarre.

Anche per i dipendenti, passati da 52 a 18 di cui 12 rimborsati dallo Stato.

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