Home NotizieItalia Squinzi all’Assemblea: “zavorre intollerabili sulle imprese”

Squinzi all’Assemblea: “zavorre intollerabili sulle imprese”

da Redazione

Sulle imprese gravano zavorre intollerabili. Lo ha detto questa mattina Giorgio Squinzi, nel suo primo discorso da Presidente di Confindustria, all’assemblea pubblica dell’associazione, all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Ad ascoltare le parole del successore di Emma Marcegaglia circa 3 mila imprenditori e alcune delle principali cariche politiche, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà ai Presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani ai Ministri e ai Ministri Corrado Passera e Filippo Patroni Griffi, oltre naturalmente al Presidente uscente di Confindustria.

Squinzi ha specificato che parlando di zavorre non si riferisce solo al carico fiscale, ma anche alla burocrazia (la sua grande battaglia, come avevamo già anticipato), che “per i soli adempimenti ci costa 45 miliardi in più rispetto ai migliori esempi nel resto d’Europa” e al costo dell’energia elettrica, più alto in media del 30% rispetto agli altri paesi europei.

“Fare l’imprenditore in Italia – ha ribadito Squinzi, Ad del Gruppo Mapei – non è mai stato un mestiere facile. Oggi è diventata una sfida temeraria”. Occorre ridare speranza al Paese e lo Stato deve fare i sacrifici come sono costretti a farli anche gli italiani (applauso): “Gli italiani stanno sopportando grandi sacrifici e non capiscono perché l’Azienda Stato non possa risparmiare”.

Naturalmente non sono mancati gli elogi a Emma Marcegaglia (“Donna coraggiosa e appassionata”, “i tempi della tua presidenza sono stati duri i miei lo saranno ancora di più”). A cui si è aggiunto, proprio nell’apertura della relazione, l’elogio al Presidente Giorgio Napolitano (“l’Italia ha bisogno di lui e di altri come lui”).

 

 

SCARICA IL TESTO DEL DISCORSO (pdf)

 

 

 

 

LA SCHEDA: CHI E’ GIORGIO SQUINZI

 

 

 

Sulle imprese gravano zavorre intollerabili. Lo ha detto questa mattina Giorgio Squinzi, nel suo primo discorso da Presidente di Confindustria, all’assemblea pubblica dell’associazione, all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Ad ascoltare le parole del successore di Emma Marcegaglia circa 3 mila imprenditori e alcune delle principali cariche politiche, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà ai Presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani ai Ministri e ai Ministri Corrado Passera e Filippo Patroni Griffi, oltre naturalmente al Presidente uscente di Confindustria.

 

Squinzi ha specificato che parlando di zavorre non si riferisce solo al carico fiscale, ma anche alla burocrazia (la sua grande battaglia, come avevamo già anticipato), che “per i soli adempimenti ci costa 45 miliardi in più rispetto ai migliori esempi nel resto d’Europa” e al costo dell’energia elettrica, più alto in media del 30% rispetto agli altri paesi europei.

“Fare l’imprenditore in Italia – ha ribadito Squinzi, Ad del Gruppo Mapei – non è mai stato un mestiere facile. Oggi è diventata una sfida temeraria”. Occorre ridare speranza al Paese e lo Stato deve fare i sacrifici come sono costretti a farli anche gli italiani (applauso): “Gli italiani stanno sopportando grandi sacrifici e non capiscono perché l’Azienda Stato non possa risparmiare”.

Naturalmente non sono mancati gli elogi a Emma Marcegaglia (“Donna coraggiosa e appassionata”, “i tempi della tua presidenza sono stati duri i miei lo saranno ancora di più”). A cui si è aggiunto, proprio nell’apertura della relazione, l’elogio al Presidente Giorgio Napolitano (“l’Italia ha bisogno di lui e di altri come lui”).

 

SCARICA IL TESTO DEL DISCORSO (pdf)

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento