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Finché la barca va. La manovra passa al senato, Tremonti e il Titanic

da Redazione

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Finché la barca va. Il Senato ha dato il via libera alla manovra economica (161 sì, 135 no, 3 astenuti) e il prossimo passo – domani sera – è il voto di fiducia anche alla Camera. Un buon risultato tutto sommato per una manovra che a molti non piace ma che è stata votata in fretta e furia per contrastare l’opera spregevole degli speculatori. Senza stare a guardare tanto per il sottile, con lo spirito votato ad un senso comune dello Stato più alto. Con l’opposizione che ha dimostrato senso di responsabilità cercando di non perdere tempo e con Kaiser Tremonti che a sua volta, facendo proprio il richiamo del Presidente Napolitano, ha dimostrato quel minimo di auspicata (e insospettata) flessibilità.

E alla fine di questo passaggio di fondamentale importanza è proprio Tremonti che ringrazia l’opposizione: “Il Paese ci guarda, siamo diversi certo, ma non troppo divisi. Per questo sono orgoglioso di essere qui con tutti voi”. E poi guardando all’Europa, dove “c’è l’appuntamento con il destino”, cita il Titanic, dove “non si salvano neanche i passeggeri di prima classe”.

Si parla poi di dimissioni, dopo i rumors di ieri. Le dimissioni di Tremonti, che lo stesso Ministro Smentisce, e di quelle dell’intero Governo dopo l’approvazione della manovra, ipotesi che il Ministro Franco Frattini da Zagabria considera “irricevibile”.

 

 

 

 

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