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Biennale di Venezia, San Marino: uno sguardo sul Canal Grande

da Redazione

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La facciata di Palazzo Riva del Vin, San Silvestro, San Polo 1097, sul Canal Grande, a pochi passi dal Ponte di Rialto, a pochi giorni dal’inaugurazione ufficiale del padiglione di San Marino (sabato 3 giugno, ore 12) ha cambiato fisionomia.

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Non un manifesto, più di un manifesto, che diventa luogo di pubblico di cultura. E insieme, biglietto da visita formato maxi, visibile da oltre 10 milioni di turisti. Una Repubblica di San Marino che non si può non vedere, di giorno e di notte, nelle sfumature delle luci, in quel messaggio sottile e intrigante che promana dall’arte, tocca le corde delle emozioni e arriva al cuore. La facciata di Palazzo Riva del Vin, San Silvestro, San Polo 1097, sul Canal Grande, a pochi passi dal Ponte di Rialto, a pochi giorni dal’inaugurazione ufficiale del padiglione di San Marino (sabato 3 giugno, ore 12) ha cambiato fisionomia. Ora ha il volto, anzi il grido di Daniela Comani: “Sono stata io” con la sua stampa digitale su stoffa vinilica che riproduce una sorta di diario lungo tutto il Novecento: i fatti, gli eventi, le circostanze, gli uomini che, ogni giorno dell’anno, per cento anni, hanno dato significato al tempo. Un’opera evocativa e dirompente, nei suoi sei metri per quattro, che scava abissi di memoria, suscita emozioni, gioie, sofferenze, traguardi, sconfitte, fallimenti e conquiste che sono stati dell’uomo e, insieme, dell’umanità. Come se l’autrice fosse vittima e autrice al contempo, di ogni evento. L’io e la storia in uno sguardo femminile. Non la verità, ma le tante verità che ciascuno di noi può, o deve, prendere in considerazione. Il valore di un’idea che diventa universale e che ha destato l’interesse di altri curatori, ma l’artista bolognese ha preferito il padiglione di San Marino alla Biennale, grazie all’intuizione e alla fermezza del curatore Valerio Pradal. E a San Marino lascerà quest’opera, già presente nei musei di Tel Aviv, Berlino, Bologna. Ma in tutti c’è emozione: il commissario, Leo Marino Morganti; il curatore Valerio Pradal, il comitato scientifico, il coordinamento, che da mesi stanno lavorando per questa performance di San Marino sul palcoscenico d’arte tra i più famosi al mondo.  E, in particolar modo, c’è emozione ed attesa per gli artisti, undici più due, che da sabato prossimo daranno al mondo la loro interpretazione di luce in questa “Luce in azione” che andrà a significare San Marino alla Biennale.

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